Capitolo III I CORSI D'ACQUA - Facoltà di Agraria
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Principi e linee guida per l’ingegneria naturalistica – Vol.1<br />
140<br />
0.7<br />
⎡ A(<br />
x)<br />
⎤<br />
Q( x)<br />
Q(<br />
xo<br />
) ⋅ ⎢ ⎥<br />
⎣A(<br />
xo<br />
) ⎦<br />
= [3.18]<br />
in cui Q(xo) e A(xo) rappresentano, rispettivamente, i valori <strong>di</strong> portata e <strong>di</strong> superficie,<br />
sottesi alla progressiva xo;<br />
S(<br />
x)<br />
−αx<br />
o ) e<br />
= S(<br />
x<br />
[3.19]<br />
in cui S(xo) e α sono costanti da determinare per ciascun profilo altimetrico;<br />
D(<br />
x)<br />
−βx<br />
o ) e<br />
= D(<br />
x<br />
[3.20]<br />
in cui D(xo) e β sono costanti da determinare per ciascun corso d'acqua.<br />
Nella realtà, gli andamenti delle grandezze <strong>di</strong> cui sopra risultano molto più irregolari e<br />
<strong>di</strong>scontinui per effetto <strong>di</strong> vari fattori: le portate subiscono, ad esempio, delle <strong>di</strong>scontinuità in<br />
corrispondenza delle confluenze, mentre il profilo altimetrico risente delle varie vicende<br />
geologiche e tettoniche del bacino; la <strong>di</strong>mensione dei se<strong>di</strong>menti è la grandezza a<br />
comportamento più irregolare, in quanto <strong>di</strong>pende sia dalle caratteristiche generali del bacino<br />
(geologia, litologia, clima), sia dalle caratteristiche locali del tratto (morfologia, portata,<br />
apporti laterali).<br />
Gli andamenti forniti dalle equazioni 3.18, 3.19, 3.20 sono pertanto da intendersi come<br />
in<strong>di</strong>cativi del comportamento me<strong>di</strong>o del corso d'acqua, ricordando che i valori reali possono<br />
avere oscillazioni anche importanti rispetto ai valori me<strong>di</strong>.<br />
La <strong>di</strong>fferenza, sezione per sezione, tra capacità <strong>di</strong> trasporto e portata solida in<strong>di</strong>ca l’entità<br />
della tendenza evolutiva, secondo quanto in<strong>di</strong>cato dalla eq. 3.16.<br />
In particolare si possono in<strong>di</strong>viduare tre zone: il tratto <strong>di</strong> monte, ove la <strong>di</strong>fferenza (Qs-Qi)<br />
risulta positiva e quin<strong>di</strong>, a norma della 3.16, si verifica erosione; un tratto interme<strong>di</strong>o, ove la<br />
<strong>di</strong>fferenza può essere trascurabile e l’alveo è in equilibrio; il tratto finale ove, essendo (Qs-<br />
Qi)