Capitolo III I CORSI D'ACQUA - Facoltà di Agraria
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I corsi d’acqua<br />
Quanto abbiamo detto si riferisce alla configurazione trasversale e altimetrica del corso<br />
d’acqua. Per quanto riguarda l’assetto planimetrico, si possono presentare varie<br />
configurazioni che qualitativamente possono essere schematizzabili come in Fig. 3.5 [Billi,<br />
1988]. In particolare si osserva che per alte pendenze e forte trasporto solido il tracciato del<br />
corso d’acqua tende ad essere rettilineo o <strong>di</strong> tipo braided, mentre per basse pendenze e basso<br />
trasporto solido si manifestano configurazioni <strong>di</strong> tipo meandriforme o, più raramente, del tipo<br />
multicanale (anastomizzato).<br />
Fig. 3.5 Configurazioni planimetriche dei corsi d’acqua naturali (Billi, 1988).<br />
Vari contributi sono stati proposti per caratterizzare l’assetto planimetrico dei corsi<br />
d’acqua.<br />
Leopold e Wolman (1957) sulla base <strong>di</strong> un’analisi dei dati sperimentali hanno proposto il<br />
criterio rappresentato nel grafico della Fig. 3.6, ove in or<strong>di</strong>nata è riportata la pendenza e in<br />
ascissa la portata. La retta <strong>di</strong> equazione<br />
S = 0.0116 Q -0.44 [3.9]<br />
con Q in m 3 /s, <strong>di</strong>vide il piano in due regioni, quella superiore con assetto rettilineo o<br />
braided e quella inferiore con assetto <strong>di</strong> tipo meandriforme.<br />
Parker (1976) ha introdotto il il parametro:<br />
E = S/(π FrY/B) [3.10]<br />
ove, oltre ai simboli noti, Fr è il numero <strong>di</strong> Froude. L’alveo tende ad essere <strong>di</strong> tipo braided<br />
per valori <strong>di</strong> E >1 e <strong>di</strong> tipo meandriforme per E< 1.<br />
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