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LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011<br />
R<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
SERIE A POSTICIPO 27 a GIORNATA<br />
Natipersegnare<br />
FABIANA DELLA VALLE<br />
5RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
MILANO dSarà perché in campo<br />
hanno lo stesso vizio (segnare)<br />
che nel tempo libero condividono<br />
pure le stesse passioni (caccia<br />
e pesca). Zlatan Ibrahimovic<br />
ed Edinson Cavani: il confronto<br />
tra i due è un cocktail di<br />
affinità e di differenze, condito<br />
da numeri stagionali che chiariscono<br />
perché Milan e Napoli lottano<br />
tutte e due per lo scudetto.<br />
Cifre e caratteristiche Cavani<br />
ha fatto 20 gol in 26 partite e ha<br />
una media realizzativa impressionante<br />
(un gol ogni 105 minuti).<br />
Ibrahimovic ha segnato meno:<br />
13 gol in 24 partite in campionato,<br />
una rete ogni 162 minuti.<br />
Cavani ha fatto due triplette<br />
e tre doppiette, Ibrahimovic<br />
non è mai andato oltre un gol a<br />
partita, però ha portato più punti<br />
al Milan: 11 contro i 10 dell’attaccante<br />
del Napoli. Ibrahimovic<br />
nasce centravanti puro,<br />
però adesso vorrebbe lasciare<br />
l’area a un compagno, Cavani<br />
invece ha iniziato come attaccante<br />
esterno e ora si sta convertendo<br />
al ruolo di prima punta.<br />
Ibra ama avere la palla tra i piedi,<br />
Cavani vuole essere servito<br />
nello spazio. Lo svedese s’affida<br />
al fisico per la potenza, l’uruguaiano<br />
per la velocità. Zlatan<br />
ama segnare ma anche far segnare:<br />
11 gli assist per i compagni,<br />
spesso decisivi come i suoi<br />
gol. Cavani ha fatto solo 3 assist,<br />
però ha un grande spirito<br />
di sacrificio e aiuta tantissimo<br />
la squadra in fase difensiva.<br />
Presente e futuro Tutti e due trovano<br />
rapidamente la coordinazione<br />
e sanno calciare in controtempo,<br />
sono bravi in acrobazia<br />
e nel dribbling e aprono gli spazi<br />
per gli inserimenti dei compagni.<br />
Tutti e due sono arrivati<br />
quest’anno a Milano e Napoli,<br />
però con un bagaglio diverso:<br />
Ibrahimovic ha 29 anni, una<br />
lunga carriera alle spalle (ha<br />
vinto lo scudetto con Ajax, Juventus,<br />
Inter e Barcellona) e ha<br />
già dimostrato di saper essere<br />
decisivo, Cavani ha cinque anni<br />
in meno, un solo titolo (lo scudetto<br />
in Uruguay), ma non sa<br />
ancora cosa significa vincere<br />
nel calcio europeo. «Cavani è<br />
molto lontano da Ibra, anche se<br />
è un giocatore straordinario —<br />
Ibra contro Cavani<br />
Lo scudetto passa<br />
anche dai loro gol<br />
Non solo: dallo svedese assist e tanti punti al Milan<br />
Che media per l’uruguaiano: 1 rete ogni 105 minuti<br />
Stadio San Paolo, sfida di andata: Zlatan Ibrahimovic (a destra) infila di testa il secondo gol del Milan CUOMO<br />
Ibrahimovic ha già<br />
dimostrato di saper<br />
essere decisivo:<br />
dovunque è stato<br />
finora ha sempre<br />
vinto lo scudetto<br />
Cavani è giovane e<br />
sta facendo grandi<br />
cose, ma non sa<br />
ancora che cosa<br />
significa vincere<br />
nel calcio europeo<br />
è il parere di Massimiliano Allegri<br />
—. Ibrahimovic è stato un<br />
acquisto molto importante per<br />
noi e gli chiedo di continuare a<br />
dare quel contributo che ci ha<br />
dato finora, di fare la differenza<br />
in campo».<br />
Il guerriero e il bambino Ibrahimovic<br />
è un gigante con la passione<br />
del taekwondo (sport che<br />
praticava da bambino) e un’alta<br />
considerazione di se stesso<br />
(«Che cosa abbiamo in comune<br />
io e Van Basten? Non si possono<br />
paragonare due leggende»,<br />
ha detto di recente); Cavani in<br />
Uruguay era soprannominato<br />
«il ragazzino» per i lineamenti<br />
da bambino e il fisico gracilino<br />
e al paragone con lo svedese risponde<br />
così: «Io quest’anno ho<br />
segnato di più, ma Ibrahimovic<br />
è un campione e mi piacerebbe<br />
un giorno diventare come lui».<br />
Stasera gli occhi dei 70 mila e<br />
passa di San Siro saranno puntati<br />
soprattutto su di loro. All’andata,<br />
nella sfida del San Paolo,<br />
Ibrahimovic segnò il 2-0 e<br />
il Milan vinse, Cavani invece rimase<br />
a guardare. Zlatan non fa<br />
gol da quattro partite (cinque<br />
se contiamo anche la gara con il<br />
Tottenham di Champions League)<br />
e non è abituato alle lunghe<br />
astinenze, Edinson si è riposato<br />
solo nell’ultima partita di<br />
campionato, ma ci tiene a sfatare<br />
il tabù San Siro, visto che<br />
non ha mai segnato in casa del<br />
Milan (solo una rete all’Inter).<br />
Il guerriero e il ragazzino si giocano<br />
tutto per lo scudetto.<br />
y<br />
CAMPIONE<br />
DEL MONDO<br />
NEL 1958<br />
José Altafini è<br />
nato a<br />
Piracicaba<br />
(Brasile) il 24<br />
luglio 1938<br />
CARRIERA<br />
Fra i più grandi<br />
attaccanti di<br />
sempre, è<br />
cresciuto nel<br />
settore giovanile<br />
nel San Paolo e<br />
ha fatto<br />
l’ingresso nel<br />
calcio che conta<br />
col Palmeiras.<br />
Nel 1958 il<br />
trasferimento in<br />
Italia, dove ha<br />
confermato le<br />
grandi doti di<br />
bomber con<br />
Milan, Napoli e<br />
Juve. Ha chiuso<br />
l’attività in<br />
Svizzera<br />
BACHECA<br />
In carriera ha<br />
vinto 7 titoli: un<br />
Mondiale, una<br />
Coppa Campioni<br />
(Milan),<br />
4 scudetti e<br />
una Coppa<br />
delle Alpi<br />
V<br />
José Altafini<br />
attualmente<br />
lavora come<br />
opinionista a Sky<br />
L’EX DI ROSSONERI E AZZURRI<br />
«Era ora, Napoli<br />
ha trovato<br />
un campione»<br />
Altafini: «Le qualità di Cavani<br />
sono indiscutibili, Ibra non ha<br />
più nulla da dimostrare. Sono<br />
entrambi da titolo marcatori»<br />
MIMMO MALFITANO<br />
5RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
NAPOLI dUna carriera divisa a metà, tra Milan e<br />
Napoli, con una appendice alla Juve prima di appendere<br />
gli scarpini al chiodo, definitivamente.<br />
A José Altafini abbiamo chiesto di raccontarci le<br />
sue emozioni alla vigilia dello scontro diretto.<br />
Azzardiamo un pronostico?<br />
«É difficile. Si affrontano le due migliori squadre<br />
del campionato e la tripla è d’obbligo».<br />
Che importanza avrebbe, per entrambe, vincere<br />
questa sfida?<br />
«Il Milan creerebbe il vuoto alle proprie spalle e<br />
potrebbe guardare allo scudetto con maggiore<br />
convinzione anche se il suo calendario non è per<br />
niente agevole».<br />
E se vincesse il Napoli?<br />
«Non mi sorprenderei, perché è l’unica squadra<br />
che, finora, ha dimostrato di poter tenere testa al<br />
Milan. Non è da tutti avere una continuità nei<br />
risultati come quella del Napoli».<br />
Che cosa perde il collettivo napoletano senza Lavezzi?<br />
«Parecchio, perché il Pocho esalta le qualità sotto<br />
porta di Cavani. É un giocatore straordinario,<br />
che ti salta gli avversari come birilli. Magari, se<br />
fosse un po’ più concreto...».<br />
In questi giorni impazza il paragone tra Ibrahimovic<br />
e Cavani: lei chi preferisce?<br />
«Sono due ottimi attaccanti, però entrambi non<br />
potrebbero fare nulla di eccezionale se non avessero<br />
al fianco gente come Robinho, Pato, Cassano<br />
oppure Hamsik, Lavezzi. Rispetto a Cavani,<br />
Ibra è un campione già affermato, che non deve<br />
dimostrare nulla. Il napoletano è ancora giovane<br />
e deve confermarsi. Ma le qualità che ha evidenziato<br />
sono indiscutibili, giocano a suo favore. Napoli<br />
ha finalmente ritrovato un campione».<br />
Chi dei due potrebbe vincere la classifica dei cannonieri?<br />
«Hanno le stesse possibilità. Di Natale permettendo,<br />
ovviamente. Totò sono anni che ha una continuità<br />
impressionante sotto rete».<br />
A questa partita guarda con interesse soprattutto<br />
l’Inter: ritiene che i nerazzurri possano inserirsi<br />
in questa disputa tra Milan e Napoli?<br />
«L’Inter è lì, a una manciata di punti, uno svantaggio<br />
che si può annullare in un paio di settimane.<br />
Per me lo scudetto se lo giocheranno loro tre,<br />
con il Milan in leggero vantaggio».