Il Libro Bianco della Medicina Nucleare in Italia - AIMN
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Sez. I – Gli operatori<br />
sigillata” per attività sia di tipo diagnostico che terapeutico. E’ strutturata <strong>in</strong> tre settori<br />
pr<strong>in</strong>cipali:<br />
Diagnostica <strong>in</strong> vivo: somm<strong>in</strong>istrazione diretta al paziente di sostanze radioattive a scopo<br />
diagnostico.<br />
Diagnostica <strong>in</strong> vitro: determ<strong>in</strong>azione diretta sui campioni biologici di analiti con tecniche di<br />
tipo immunometrico basate sull’uso di radionuclidi.<br />
Terapia: somm<strong>in</strong>istrazione di radiofarmaci per il trattamento di diverse patologie, <strong>in</strong><br />
particolare oncologiche.<br />
La MN si propone di fornire prestazioni efficaci e tempestive, <strong>in</strong>tegrate <strong>in</strong> percorsi cl<strong>in</strong>icoassistenziali,<br />
coerenti con le LG emanate dalle Società Scientifiche e con i criteri <strong>della</strong> Evidence<br />
Based Medic<strong>in</strong>e (EBM), e nel rispetto <strong>della</strong> normativa vigente (D.Lgs. 241/00; D.Lgs. 187/00;<br />
D.Lgs. 230/95 - ex D.P.R. 185/1964 e D.M. collegati M<strong>in</strong>istero Sanità 3/12/1996; d.p.r.<br />
14/1/1997).<br />
Nota 2.- <strong>Il</strong> Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187 (Suppl. Ord. Gazz. Uff. n. 157 del<br />
7/7/2000, N. 105/L) tutela la professionalità specialistica nell’Art. 7, comma 3. In base al DM<br />
30/1/1998 risultano equipollenti allo specifico diploma di specializzazione <strong>in</strong> <strong>Medic<strong>in</strong>a</strong><br />
<strong>Nucleare</strong> i diplomi <strong>in</strong> passato conseguiti nelle discipl<strong>in</strong>e: Fisica <strong>Nucleare</strong> applicata alla<br />
medic<strong>in</strong>a; Radiologia Medica e <strong>Medic<strong>in</strong>a</strong> <strong>Nucleare</strong>; Radiologia Medica e Radioterapia.<br />
Nota 3.- <strong>Il</strong> DM del MURST del 11 maggio 1995, n. 88 (Suppl.Ord. Gazz. Uff. n. 167 del<br />
19/7/1995) def<strong>in</strong>isce nel dettaglio per la Scuola <strong>in</strong> <strong>Medic<strong>in</strong>a</strong> <strong>Nucleare</strong> le modalità di formazione<br />
teorico-pratica mediante un Corso di quattro anni svolto <strong>in</strong> varie Aree (propedeutica, delle<br />
tecniche <strong>in</strong> vitro, delle metodologie per le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i <strong>in</strong> vivo, delle applicazioni cl<strong>in</strong>iche, <strong>della</strong><br />
radiobiologia e <strong>della</strong> radioprotezione), <strong>in</strong>tegrato da uno standard pratico professionalizzante<br />
(comprendente: effettuazione di almeno 2000 <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i diagnostiche nei vari ambiti applicativi;<br />
frequentazione per almeno tre mesi di una sezione di terapia con sorgenti non sigillate;<br />
partecipazione ad almeno tre sperimentazioni cl<strong>in</strong>iche).<br />
Nota 4.- <strong>Il</strong> DL 187/00 conferisce allo specialista la responsabilità cl<strong>in</strong>ica <strong>della</strong> prestazione e<br />
ne dettaglia (Art. 5, comma 2) il contenuto: la responsabilità comporta, <strong>in</strong> particolare, la<br />
giustificazione dell’esposizione, la sua ottimizzazione, la valutazione cl<strong>in</strong>ica del risultato, la<br />
cooperazione con altri specialisti e con il personale eventualmente delegato per aspetti pratici, il<br />
reperimento di <strong>in</strong>formazioni su esami precedenti, la trasmissione, su richiesta, di <strong>in</strong>formazioni<br />
radiologiche esistenti o di documenti ad altri medici specialisti o prescriventi, l’<strong>in</strong>formazione<br />
dei pazienti e delle altre persone <strong>in</strong>teressate, se del caso, circa i rischi delle radiazioni ionizzanti.<br />
Nota 5.- Le pr<strong>in</strong>cipali norme per la radioprotezione del paziente sono contenute nel D.Lvo<br />
187/00 e nei suoi Allegati. Esse impongono al Medico <strong>Nucleare</strong> di:<br />
- avvalersi delle <strong>in</strong>formazioni acquisite o assicurarsi di non essere <strong>in</strong> grado di procurarsi<br />
precedenti <strong>in</strong>formazioni diagnostiche o documentazione medica, pert<strong>in</strong>enti alla prevista<br />
esposizione e necessarie a giustificare una nuova esposizione del paziente alle radiazioni<br />
ionizzanti;<br />
- per tutte le esposizioni a scopo terapeutico, programmare <strong>in</strong>dividualmente l’attività da<br />
somm<strong>in</strong>istrare, tenendo conto che le dosi a volumi e tessuti non bersaglio devono essere le più<br />
basse ragionevolmente ottenibili e compatibili con il f<strong>in</strong>e terapeutico perseguito con<br />
l’esposizione;<br />
- avvalersi di un esperto <strong>in</strong> fisica medica nelle attività terapeutiche;<br />
- fornire al paziente, se del caso nelle prestazioni diagnostiche e di regola <strong>in</strong> quelle terapeutiche,<br />
istruzioni scritte volte a ridurre, per quanto ragionevolmente conseguibile, le dosi per le<br />
persone a diretto contatto con lui, nonché <strong>in</strong>formazioni sui rischi delle radiazioni ionizzanti;<br />
- verificare se la donna da sottoporre alla procedura medico-nucleare è <strong>in</strong> stato di gravidanza o<br />
se allatta al seno;<br />
La figura del Medico <strong>Nucleare</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: profilo professionale