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Il Libro Bianco della Medicina Nucleare in Italia - AIMN

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Sez. I – Gli operatori<br />

1.03 La figura del TSRM <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: percorso formativo<br />

G. Rub<strong>in</strong>i, L. Mansi<br />

La formazione di base e l’aggiornamento professionale hanno assunto grande importanza<br />

nelle d<strong>in</strong>amiche delle attività lavorative tanto che sono state varate disposizioni e norme dalle<br />

Istituzioni Europee ed <strong>Italia</strong>ne per rendere obbligatoria, cont<strong>in</strong>uativa e permanente la<br />

formazione <strong>in</strong> campo sanitario. Tale esigenza è particolarmente sentita nel mondo <strong>della</strong><br />

diagnostica per immag<strong>in</strong>i, caratterizzato da una elevata e rapida evoluzione tecnologica.<br />

In <strong>Italia</strong> l’evoluzione tecnologica e la contemporanea trasformazione del Sistema Sanitario<br />

Nazionale e <strong>della</strong> Pubblica Istruzione, attraverso un graduale processo di evoluzione, hanno<br />

determ<strong>in</strong>ato l’attuale profilo formativo del TRSM.<br />

Agli <strong>in</strong>izi del 900 i primi Medici radiologi com<strong>in</strong>ciarono ad avere la necessità di un<br />

collaboratore per eseguire la propria attività, l’assistente tecnico “ai raggi”. Questa figura,<br />

senza un ruolo ben def<strong>in</strong>ito, fu ricoperta da personale di varia estrazione (<strong>in</strong>fermiere, portant<strong>in</strong>o,<br />

fattor<strong>in</strong>o, ausiliario) già presente nella struttura sanitaria.<br />

L’esigenza di avere collaboratori tecnici qualificati per il buon funzionamento e la<br />

manutenzione delle apparecchiature, oltre che per la corretta esecuzione <strong>della</strong> prestazione<br />

diagnostica, portò a meglio def<strong>in</strong>ire la figura dell’assistente tecnico. In questo primo periodo la<br />

formazione fu spontanea, basata sulla pratica quotidiana svolta nella sede d’attività con un<br />

rapporto diretto con il medico.<br />

A partire dagli anni ’50, vari Enti Pubblici e Privati, <strong>in</strong>iziarono a tenere corsi, <strong>in</strong>izialmente di<br />

tre - sei mesi, <strong>in</strong> seguito annuali, e furono def<strong>in</strong>ite le materie fondamentali (fisica, elettrologiaelettrotecnica,<br />

anatomia, elettromeccanica delle apparecchiature, proiezioni dei vari esami),<br />

come premessa ed <strong>in</strong>tegrazione all’attività pratica. In quel periodo apparvero anche i primi<br />

manuali per tecnici di radiologia medica.<br />

Si identificarono sedi di formazione che non sempre co<strong>in</strong>cidevano con quella lavorativa.<br />

Nel 1964 fu emanata la legge n° 185, fondamentale per la utilizzazione medica delle<br />

radiazioni ionizzanti, seguita dalla legge n° 1103 (4 agosto 1965) sulla ”Regolamentazione<br />

giuridica dell’esercizio dell’arte ausiliaria sanitaria di tecnico di radiologia medica” <strong>in</strong> cui<br />

furono, per la prima volta, def<strong>in</strong>ite ed uniformate le scuole di tecnico di radiologia medica.<br />

Le scuole erano gestite da amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche regionali, l’accesso era consentito con<br />

il diploma di istruzione secondaria di primo livello <strong>in</strong> età compresa tra 17 e 32 anni, il corso di<br />

studi comprendeva sia lezioni che attività di tiroc<strong>in</strong>io pratico, l’esame f<strong>in</strong>ale aveva valore<br />

abilitante all’esercizio dell’arte ausiliaria sanitaria di tecnico di radiologia medica, previa<br />

iscrizione all’Albo professionale. La prima messa <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e delle scuole si può dire completata<br />

nel 1968 con la def<strong>in</strong>izione, mediante D.M., dei programmi d’<strong>in</strong>segnamento.<br />

La nuova def<strong>in</strong>izione <strong>della</strong> formazione del TSRM è arrivata dopo circa 20 anni con la legge<br />

n° 25 (31 gennaio 1983), che doveva rispondere ai requisiti di una professione sanitaria. Ciò<br />

comportava un deciso <strong>in</strong>nalzamento del livello culturale e delle conoscenze, a partire dalla<br />

richiesta del diploma di scuola media superiore per l’accesso alle scuole. Con questa legge<br />

furono def<strong>in</strong>ite le mansioni nel campo <strong>della</strong> radiologia e <strong>della</strong> radioprotezione, con def<strong>in</strong>izione<br />

di responsabilità tecnico-professionali. La direzione delle scuole venne affidata al professore<br />

universitario direttore dell’istituto di radiologia o al primario radiologo dell’ospedale sede <strong>della</strong><br />

scuola, mentre per i TSRM si def<strong>in</strong>ì la possibilità di <strong>in</strong>segnamento professionalizzante.<br />

Contemporaneamente all’evoluzione <strong>della</strong> formazione del TSRM f<strong>in</strong> qui descritta, la grande<br />

Radiologia si andava evolvendo <strong>in</strong> numerose branche con attività sempre più differenziate e<br />

specialistiche: radiodiagnostica tradizionale, pediatrica, urgenza, TC, ecografia, <strong>Medic<strong>in</strong>a</strong><br />

<strong>Nucleare</strong>, radioterapia esterna, radioterapia metabolica, neuroradiologia, RM, angiografia,<br />

La figura del TSRM <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: percorso formativo

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