Il Libro Bianco della Medicina Nucleare in Italia - AIMN
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Sez. II – Gli strumenti<br />
La domanda di nulla osta deve essere corredata da una relazione contenente le richieste<br />
dell’allegato IX ed eventuali ulteriori richieste delle leggi e/o regolamenti regionali e delle<br />
prov<strong>in</strong>ce autonome.<br />
In generale, la relazione deve contenere <strong>in</strong>formazioni ed <strong>in</strong>dicazioni atte a valutare l’impatto<br />
dosimetrico <strong>della</strong> pratica che si <strong>in</strong>tende svolgere, sia <strong>in</strong> condizioni normali di attività che <strong>in</strong> caso<br />
di <strong>in</strong>cidenti o eventi anomali, sul lavoratore e sulla popolazione, dimostrando il rispetto di tutte<br />
le disposizioni e norme di buona tecnica per il contenimento del rischio radiologico a livelli più<br />
bassi ragionevolmente ottenibili.<br />
A tal f<strong>in</strong>e la relazione deve contenere:<br />
- una descrizione <strong>della</strong> normale attività di reparto, che comprenda le modalità di manipolazione<br />
delle sorgenti radioattive sigillate e non sigillate;<br />
- una descrizione dei locali, che comprenda la classificazione delle aree e l’<strong>in</strong>dividuazione dei<br />
percorsi del personale, dei pazienti, nonché delle sorgenti <strong>in</strong> <strong>in</strong>gresso e <strong>in</strong> uscita dal reparto;<br />
- una descrizione dei mezzi di protezione posti <strong>in</strong> atto, che comprenda la valutazione delle<br />
schermature fisse e mobili, dell’idoneità degli arredi e del sistema di ventilazione, ai f<strong>in</strong>i di<br />
dimostrare la sicurezza sia del lavoratore che delle persone del pubblico presenti nelle sale<br />
d’attesa e nei locali limitrofi il reparto;<br />
- la descrizioni <strong>della</strong> modalità di ottemperanza agli obblighi del datore di lavoro e dell’Esperto<br />
Qualificato <strong>in</strong> merito alle attività di sorveglianza fisica <strong>della</strong> radioprotezione e alle cautele di<br />
protezione e sicurezza previste dagli articoli 61, 79 e 80 del D.Lgs 230;<br />
- una descrizione delle modalità di gestione dei rifiuti radioattivi solidi, liquidi e dei reflui dei<br />
pazienti;<br />
- l’<strong>in</strong>dividuazione e l’analisi degli eventuali scenari comportanti esposizioni potenziali per<br />
lavoratori e popolazione, e delle specifiche modalità di <strong>in</strong>tervento;<br />
- una descrizione delle modalità previste per la disattivazione dell'<strong>in</strong>stallazione.<br />
Per quanto riguarda lo smaltimento <strong>in</strong> ambiente di rifiuti radioattivi, solidi, liquidi o<br />
aeriformi, esso può avvenire <strong>in</strong> esenzione, cioè considerando tali rifiuti come rifiuti ospedalieri<br />
trattati, se la radioattività <strong>in</strong> essi contenuta è caratterizzata sia da un tempo di dimezzamento<br />
<strong>in</strong>feriore ai 75 giorni sia da una concentrazione <strong>in</strong>feriore al Bq/g. In questo caso rimane solo<br />
l’obbligo di registrare le s<strong>in</strong>gole immissioni con la dimostrazione del rispetto dei limiti sopra<br />
<strong>in</strong>dicati.<br />
Negli altri casi lo smaltimento <strong>in</strong> ambiente è soggetto a sistema regolatorio, costituito da uno<br />
specifico provvedimento autorizzativo, se la pratica è soggetta alla sola comunicazione<br />
preventiva, o da specifiche prescrizioni contenute nel nulla osta.<br />
Per quanto riguarda rifiuti solidi o liquidi, scarti <strong>della</strong> manipolazione di sorgenti non sigillate<br />
nei reparti di <strong>Medic<strong>in</strong>a</strong> <strong>Nucleare</strong> “<strong>in</strong> vivo”, essi hanno tempi di dimezzamento <strong>in</strong>feriori ai 75<br />
giorni e normalmente è possibile lasciarli decadere <strong>in</strong> un idoneo deposito, f<strong>in</strong>o al<br />
raggiungimento del limite di concentrazione richiesto per lo smaltimento <strong>in</strong> esenzione. Per le<br />
sorgenti sigillate o rifiuti provenienti da laboratori RIA, con tempo di dimezzamento superiore<br />
ai 75 giorni, è <strong>in</strong>vece opportuno servirsi di soggetti terzi, provvisti dell’autorizzazione alla<br />
raccolta e stoccaggio di materie radioattive.<br />
Per quanto riguarda i reflui dei pazienti ambulatoriali o ricoverati, se non è possibile il<br />
raggiungimento delle condizioni di smaltimento nel sistema fognario <strong>in</strong> regime d’esenzione, è<br />
necessario dimostrare che la loro immissione <strong>in</strong> ambiente rispetta i criteri di non rilevanza<br />
radiologica espressi dall’allegato I, punto 0, del D.Lgs. 241/00, ovvero che siano<br />
congiuntamente verificate le due condizioni:<br />
- la dose efficace cui si prevede sia esposto un qualsiasi <strong>in</strong>dividuo <strong>della</strong> popolazione sia<br />
<strong>in</strong>feriore a 10 µSv all’anno;<br />
<strong>Il</strong> processo autorizzativo