Il Libro Bianco della Medicina Nucleare in Italia - AIMN
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Sez. I – Gli operatori<br />
l’organizzazione delle attività, la diversa distribuzione nelle varie sedi universitarie delle attività<br />
che concorrono alla formazione scientifica e culturale del TRMIR laureato.<br />
Questa eterogeneità trova anche spiegazione nella variegata situazione di offerta di lavoro e<br />
nell’elevata richiesta di Laureati <strong>in</strong> TRMIR che sollecita le Università alla formazione di un<br />
maggior numero di persone, talora <strong>in</strong> carenza di risorse dedicate a ricerca, didattica ed<br />
assistenza sanitaria che possano garantire adeguata formazione e sviluppo di nuove e <strong>in</strong>novative<br />
conoscenze.<br />
In una valutazione del percorso formativo, visto da un’ottica più strettamente mediconucleare,<br />
va messa <strong>in</strong> evidenza <strong>in</strong> primo luogo la difficoltà di <strong>in</strong>dividuare <strong>in</strong> tutte le sedi la<br />
presenza di strutture, apparecchiature e competenze <strong>in</strong> grado di fornire una formazione ottimale.<br />
Questo anche per la difficoltà a sviluppare sempre e <strong>in</strong> tutte le sedi un percorso di formazione<br />
specifica medico-nucleare all’<strong>in</strong>terno di un orientamento formativo che ha alla base la<br />
radiodiagnostica. <strong>Il</strong> problema emerge tenendo presente che al TRMIR per lavorare <strong>in</strong> un centro<br />
di <strong>Medic<strong>in</strong>a</strong> <strong>Nucleare</strong> sono richieste competenze altamente qualificate nella preparazione dei<br />
radiofarmaci, la conoscenza di nuove tecnologie e metodologie, quali quelle legate alle<br />
macch<strong>in</strong>e ibride (PET/TC e SPECT/TC), le capacità <strong>in</strong>formatiche <strong>in</strong> grado di permettere<br />
l’operatività dell’imag<strong>in</strong>g di fusione e la gestione <strong>in</strong>formatizzata di tutte le attività. A tali<br />
difficoltà si aggiungono quelle che possono essere legate alla preparazione del tecnico che deve<br />
lavorare anche <strong>in</strong> settori come la terapia medico-nucleare o il laboratorio. Su quest’ultimo<br />
punto, vale a dire sulla formazione di competenze da collegare con figure del tutto nuove come<br />
quella del radiochimico e del radiofarmacista, vale a dire di ambiti, ruoli e professionalità che<br />
non hanno ancora trovato un’articolazione def<strong>in</strong>itiva e che devono adeguarsi alle recenti leggi<br />
relative alla preparazione dei radiofarmaci, si rimane <strong>in</strong> attesa <strong>della</strong> formulazione di percorsi<br />
formativi meglio def<strong>in</strong>iti anche alla luce <strong>della</strong> più precisa caratterizzazione dei profili<br />
professionali, delle responsabilità e delle competenze.<br />
La figura del TSRM <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: percorso formativo