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20 Gli aironi coloniali in Toscana. Andamento, distribuzione e conservazione Le specie 21<br />

Le specie<br />

Airone cenerino (Foto F. Cianchi)<br />

Airone cenerino Ardea cinerea<br />

Specie politipica, ampiamente distribuita in Europa, Asia ed Africa,<br />

dove nidifica in maniera diffusa nelle zone a clima temperato ed in<br />

maniera localizzata e fortemente discontinua nelle parti tropicali (Kushlan<br />

e Hancock, 2005). La distribuzione della sottospecie nominale<br />

interessa la maggior parte dell’areale della specie: Europa, Africa,<br />

Asia, fino a Pakistan, India e Sri Lanka; manca dalle regioni più settentrionali,<br />

mentre in Africa ha distribuzione puntiforme o fortemente<br />

discontinua dal Marocco alla Tunisia, nella fascia sub-sahariana tra <strong>il</strong><br />

Senegal e l’Etiopia, in Rwanda, Kenia e Tanzania mentre è ben diffuso<br />

in tutta l’Africa meridionale (Kushlan e Hancock, 2005; Cramp e Simmons,<br />

2006). In Europa la sua distribuzione è relativamente continua<br />

ed uniforme, tranne che nei paesi circum-mediterranei; non supera<br />

la latitudine di circa 60° N, eccetto che in Norvegia dove si spinge a<br />

raggiungere <strong>il</strong> circolo polare artico (Hagemeijer e Blair, 1997).<br />

Le popolazioni dell’Europa centrale, orientale e settentrionale sono<br />

migratrici o migratrici parziali, secondo un gradiente determinato<br />

dalla rigidità del clima invernale, mentre nel resto del continente la<br />

specie è sedentaria (Voisin, 1991; Cramp e Simmons, 2006). L’areale<br />

di svernamento delle popolazioni migratrici comprende l’Europa<br />

centro-occidentale, <strong>il</strong> bacino del Mediterraneo e l’Africa sub-sahariana<br />

(Kushlan e Hancock, 2005). In Toscana è presente tutto l’anno<br />

con popolazioni sedentarie, migratrici e svernanti (Tellini Florenzano<br />

et al., 1997). In Italia la migrazione primaver<strong>il</strong>e si concentra tra la<br />

seconda metà di marzo e l’inizio di apr<strong>il</strong>e mentre quella autunnale tra<br />

settembre e novembre, ma movimenti di individui si registrano continuamente<br />

tra la metà di luglio e apr<strong>il</strong>e (Spina e Volponi, 2008). Singole<br />

osservazioni di individui in migrazione sono note per l’Arcipelago<br />

Toscano ancora in maggio (Banca Dati del COT). Non appena indipendenti,<br />

i giovani danno luogo a movimenti dispersivi, che consistono<br />

in un irraggiamento in tutte le direzioni dalle colonie di nidificazione

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