09.06.2013 Views

Scarica il pdf - CentrOrnitologicoToscano

Scarica il pdf - CentrOrnitologicoToscano

Scarica il pdf - CentrOrnitologicoToscano

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

92 Gli aironi coloniali in Toscana. Andamento, distribuzione e conservazione Aree di nidificazione 93<br />

La presenza invernale di ardeidi è stata praticamente<br />

nulla fino alla metà degli anni ’90, quindi<br />

ha conosciuto un incremento continuo tanto da<br />

raggiungere i circa 500 individui nel 2010. Mentre<br />

fino al 2000 <strong>il</strong> popolamento svernante era costituito<br />

quasi esclusivamente dall’Airone cenerino,<br />

Numero di aironi coloniali censiti nel mese di gennaio nell’area Fucecchio<br />

Nel 2010 nell’area Righetti, non lontano dalla garzaia<br />

ivi presente, si è insediata una piccola colonia<br />

(sei nidi) di Cormorano. Un caso di nidificazione<br />

isolato di questa specie si era già verificato nel<br />

2009 nell’area Le Morette. I nidi si trovano su un<br />

f<strong>il</strong>are di pioppi maturi, che, unitamente ad altri<br />

pioppi adiacenti, ospita da tempo un consistente<br />

dormitorio invernale di Cormorano (250-350 soggetti).<br />

Le aree immediatamente circostanti sono<br />

caratterizzate da ampie estensioni di canneti e<br />

specchi d’acqua. La specie trova nel Padule di Fucecchio<br />

elevate quantità di prede (pesci e gamberi<br />

della Louisiana), tuttavia in periodo estivo può<br />

avere difficoltà a causa dei bassi livelli idrici, non<br />

consoni alla tecnica di pesca in immersione del<br />

Cormorano. Questa colonia, situata all’interno<br />

della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, è<br />

posta in divieto di accesso e di sorvolo a bassa<br />

quota. I pioppi sono di proprietà pubblica ed hanno<br />

una funzione unicamente paesaggistica, di conseguenza<br />

non vi è alcuna previsione di abbattimento.<br />

negli anni successivi è aumentata la presenza di<br />

Garzetta ed Airone guardabuoi. Queste tre specie<br />

rappresentano attualmente la quasi totalità degli<br />

aironi svernanti; ad esse si associa anche qualche<br />

decina di Aironi bianchi maggiori e, irregolarmente,<br />

singoli individui di Nitticora.<br />

L’intera area di Fucecchio è interessata da quattro<br />

siti riconosciuti come SIC/SIR: “Padule di Fucecchio”,<br />

“Paduletta del Ramone”, “Lago di Sibolla”<br />

e “Cerbaie”. I primi due sono riconosciuti anche<br />

come ZPS. Il Lago di Sibolla è tutelato da una Riserva<br />

Naturale della Provincia di Lucca; all’interno<br />

del Padule di Fucecchio le Province di Firenze<br />

e Pistoia hanno istituito una Riserva Naturale, di<br />

estensione notevolmente maggiore nel settore pistoiese,<br />

costituita da due aree disgiunte.<br />

La conservazione di quest’area è minacciata da<br />

diversi fattori. La sottrazione di una notevole quantità<br />

di risorsa idrica a monte del bacino per usi agricoli,<br />

civ<strong>il</strong>i e industriali, l’inadeguatezza del sistema<br />

della depurazione delle acque e varie forme di uso<br />

del suolo all’interno o al margine del sito, come<br />

la caccia o <strong>il</strong> vivaismo ornamentale, hanno un’influenza<br />

elevata sullo stato di conservazione degli<br />

habitat e delle specie presenti. L’introduzione di<br />

alcune specie esotiche ed in particolare di Procambarus<br />

clarkii alla fine degli anni ’90 hanno portato<br />

alla profonda alterazione delle cenosi vegetali ed<br />

animali acquatiche. Il ripetersi di insediamenti ed<br />

abbandoni di garzaie all’interno o in stretta prossimità<br />

del Padule di Fucecchio è collegata a fenomeni<br />

di disturbo, in alcuni casi ben documentati,<br />

che solo negli ultimi anni sembrano aver trovato<br />

un efficiente ostacolo nella effettiva protezione di<br />

alcune aree tutelate come Riserva Naturale.<br />

Garzaia dell’Uggia<br />

Questo sito, ubicato circa 1,5 km più a nord della<br />

garzaia delle Morette e a pari distanza, ma in<br />

direzione opposta, rispetto a quella di Righetti, è<br />

occupato sin dal 1998, quando vi si insediarono<br />

Nitticora e Garzetta. A queste specie negli anni<br />

successivi si sono aggiunti anche Sgarza ciuffetto<br />

ed Airone guardabuoi. Qui, inoltre, ha ripetutamente<br />

nidificato intorno al 2000 <strong>il</strong> Mignattaio. Nel periodo<br />

compreso fra <strong>il</strong> 1999 e <strong>il</strong> 2004 ha ospitato<br />

<strong>il</strong> nucleo riproduttivo principale del comprensorio,<br />

anche se gli aironi di grossa taglia non vi si sono<br />

mai insediati.<br />

Veduta aerea del sito Righetti (Foto L. Puglisi)<br />

In questa garzaia mista nidificano dunque quattro<br />

specie: Airone guardabuoi, Garzetta, Nitticora e<br />

Sgarza ciuffetto, che nel 2010 hanno fatto registrare<br />

un totale di 768 nidi.<br />

Dal 2006 al 2008 <strong>il</strong> sito non è stato ut<strong>il</strong>izzato,<br />

mentre negli altri anni si sono registrate importanti<br />

fluttuazioni, principalmente dovute a spostamenti<br />

da o verso altre garzaie, soprattutto quella delle<br />

Morette. Nel 2010, in particolare, questa garzaia<br />

ha ospitato molte coppie provenienti dalla colonia<br />

delle Morette, dopo che questa aveva subito due<br />

eventi di piena in periodo primaver<strong>il</strong>e.<br />

La colonia è insediata su una densa boscaglia di<br />

Amorpha fruticosa e Salix cinerea, che occupa una<br />

superficie di forma rettangolare, estesa per circa due<br />

ettari. Sono presenti anche una decina di pioppi bianchi<br />

che svettano dalla boscaglia, ut<strong>il</strong>izzati solo come<br />

posatoio. L’area è quasi impenetrab<strong>il</strong>e per la densità<br />

della vegetazione e la presenza di una fitta rete di canaletti,<br />

ma lungo i lati perimetrali sono presenti argini<br />

percorrib<strong>il</strong>i che consentono di arrivare, con le dovute<br />

cautele, a pochi metri dai nidi più esterni.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!