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40 Gli aironi coloniali in Toscana. Andamento, distribuzione e conservazione Le specie 41<br />

Svernamento<br />

La presenza dell’Airone bianco maggiore in inverno è passata dai<br />

circa 70 individui censiti nel 1991, ai 600-700 del periodo 2003-10,<br />

in cui sembra essersi stab<strong>il</strong>izzato numericamente. La sua diffusione<br />

è invece costantemente aumentata e nel 2010 è stato r<strong>il</strong>evato in<br />

circa 100 zone umide IWC (Fig. 16), divenendo dunque una tra le<br />

specie di uccelli acquatici più diffuse. In effetti è ampiamente diffuso<br />

in tutta la regione, anche se è più frequente nei settori costieri e<br />

lungo la valle dell’Arno (Fig. 17). In periodo invernale frequenta una<br />

vasta gamma di ambienti: paludi di acqua dolce e salmastre, lagune,<br />

stagni, medio corso dei fiumi, bonifiche, prati umidi e pascoli, in cui<br />

caccia anche su terreni asciutti. I conteggi eseguiti presso i dormitori<br />

nel 2009, che hanno riguardato quasi tutti quelli noti, indicano che<br />

<strong>il</strong> numero complessivo di Aironi bianchi maggiori presenti in inverno<br />

in Toscana potrebbe essere di circa <strong>il</strong> 10% superiore a quelli censiti<br />

nelle zone umide e quindi aggirarsi tra 650 e 800.<br />

Stato di conservazione<br />

Figura 16 – Numero di individui di<br />

Airone bianco maggiore censiti in<br />

Toscana nel mese di gennaio nel periodo<br />

1991-2010 e numero di zone<br />

IWC occupate.<br />

Figura 17 – Presenza invernale della Airone bianco maggiore. A sinistra: numero medio di individui censiti nel mese di<br />

gennaio degli anni 2006-10 nelle zone umide individuate per <strong>il</strong> progetto IWC; a destra, numero di individui conteggiati<br />

presso i dormitori nel 2009 (due dormitori ut<strong>il</strong>izzati ma non censiti nel 2009 sono indicati da un rombo entro un cerchio<br />

bianco). I simboli sono proporzionali al numero di individui e sono riferiti alla medesima scala.<br />

Tutela<br />

L’Airone bianco maggiore ha subito nel corso degli ultimi 150 anni<br />

un drammatico declino dovuto in particolare alla caccia finalizzata<br />

alla raccolta e sfruttamento commerciale delle sue penne (Kushlan<br />

e Hafner, 2000) di cui erano ben consapevoli anche gli ornitologi<br />

del passato (Giglioli, 1907). Nei decenni appena trascorsi, le sue<br />

popolazioni europee hanno recuperato ed hanno dato luogo ad un<br />

processo di espansione distributiva (Kushlan e Hafner, 2000).<br />

A livello globale, la specie è considerata avere uno stato di conservazione<br />

di minima preoccupazione (least concern; IUCN, 2008).<br />

In Europa era stimata una consistenza di circa 12.000 coppie all’inizio<br />

degli anni ’90, sostanzialmente stab<strong>il</strong>e e pertanto classificata<br />

Non-SPEC – sicura (Tucker e Heath, 1994), anche in virtù del fatto<br />

che l’Europa accoglie una frazione secondaria dell’intera popolazione<br />

globale della specie. Pochi anni dopo, tale stima era modificata<br />

in 12.900-17.500, largamente concentrate in Russia e, in misura<br />

secondaria, in Ucraina; si registrava inoltre una tendenza al consolidamento<br />

delle popolazioni ed all’espansione verso ovest (Kushlan<br />

e Hafner, 2000). Per l’anno 2000, la stima era ulteriormente rivista,<br />

modificando sensib<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> suo limite superiore: 11.000-24.000,<br />

si registrava inoltre l’insediamento della specie in paesi prima non<br />

occupati e l’incremento generalizzato della maggior parte delle popolazioni<br />

nazionali, ad esclusione di quella russa (BirdLife International,<br />

2004).<br />

In Italia, la prima nidificazione era avvenuta nel 1990 con una coppia<br />

e nel 2000 si stimavano 37-45 coppie in 8 siti, per lo più concentrate<br />

nell’Em<strong>il</strong>ia Romagna (Brichetti e Fracasso, 2003); nel 2002<br />

sono state censite 36 coppie (Fasola et al., 2007). Per quanto in<br />

aumento, la popolazione di Airone bianco maggiore italiana è ancora<br />

molto contenuta e localmente soggetta a marcate osc<strong>il</strong>lazioni (Fasola<br />

et al., 2011). La popolazione italiana è considerata prossima alla<br />

minaccia (NT; Peronace et al, in stampa).<br />

Lo stato di conservazione della popolazione toscana di Airone bianco<br />

maggiore è non valutato in ragione della recente ed ancora contenuta<br />

colonizzazione della regione (Castelli e Sposimo, 2009).<br />

L’Airone bianco maggiore è:<br />

- inserito nell’allegato I della Direttiva Uccelli (2009/147/CE);<br />

- inserito nell’allegato II della Convenzione di Berna;<br />

- inserito nell’allegato II della Convenzione di Bonn;<br />

- inserito tra le specie di interesse regionale ai sensi della LRT<br />

56/2000 e successive modifiche;<br />

- specie protetta ai sensi della LN 157/92.

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