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24 Gli aironi coloniali in Toscana. Andamento, distribuzione e conservazione Le specie 25<br />

Andamento<br />

L’Airone cenerino ha probab<strong>il</strong>mente nidificato con continuità in Toscana;<br />

nel 1981 l’unica garzaia attiva era quella della Diaccia, situata<br />

all’interno del canneto della Diaccia Botrona. Negli anni successivi<br />

si è insediato ad Orbetello e nel corso degli anni ’90 ha progressivamente<br />

colonizzato nuovi settori della regione, con una rapida crescita<br />

del numero di coppie. La specie è così passata da circa 20 coppie<br />

presenti nel 1981 (una garzaia), a circa 200 (due garzaie) nel 1998,<br />

a circa 300 (sette garzaie) nel 2002, fino alle attuali 600 (Fig. 2).<br />

Figura 2 – Numero di coppie di Airone cenerino e di garzaie occupate dalla specie in Toscana nel periodo 1981-2010.<br />

I dati mostrati si riferiscono agli anni per i quali si dispone di una stima relativa all’intera regione; le barre verdi si<br />

riferiscono a stime derivanti da censimenti approssimativi e/o relativi ad anni diversi per garzaie differenti, riportate<br />

da Tellini Florenzano et al. (1997).<br />

All’incremento numerico si è associata una chiara espansione distributiva:<br />

dapprima limitato alla Maremma, l’Airone cenerino si è<br />

insediato con numerose garzaie dislocate nella Toscana centro-settentrionale,<br />

in particolare lungo la valle dell’Arno in numerosi siti distribuiti<br />

dal medio corso fino al Casentino (garzaia di Corsalone, non<br />

occupata negli anni indicati in Fig. 3), e nelle valli del Magra, del Serchio<br />

e del Tevere. Alcune garzaie occupate dalla specie nel periodo<br />

esaminato sono situate in settori collinari o montani, in alcuni casi<br />

anche a distanza da zone umide, ivi compreso <strong>il</strong> medio corso di fiumi<br />

(ad es., Moncigoli e Rapolano). In molti casi, i singoli nuclei hanno<br />

una consistenza inferiore alle 10 coppie e sono noti casi di nidificazioni<br />

isolate o in piccolissimi nuclei, spesso effimeri (ad esempio, F.<br />

Ombrone, Oasi WWF di Orbetello); tuttavia è possib<strong>il</strong>e che situazioni<br />

di questo genere spesso non vengano r<strong>il</strong>evate.<br />

A partire dalla sua colonizzazione (Fig. 4), l’area Orbetello e Burano<br />

è divenuta la più importante e seppure con qualche fluttuazione ha<br />

mantenuto un numero costante di coppie dal 2000 in poi; <strong>il</strong> nucleo<br />

della Maremma grossetana ha mostrato delle fluttuazioni, in parte<br />

riconducib<strong>il</strong>i alle difficoltà di censire la garzaia delle Marze ma anche<br />

ad una riduzione locale; anche per l’area di Fucecchio la consistenza<br />

della specie sembra essersi stab<strong>il</strong>izzata dopo <strong>il</strong> 2004, mentre è in<br />

aumento la frazione della popolazione regionale che nidifica in aree<br />

secondarie<br />

Figura 3 – Distribuzione delle garzaie occupate dall’Airone cenerino in Toscana negli anni indicati. La dimensione dei<br />

cerchi ut<strong>il</strong>izzati per indicare la localizzazione delle garzaie è proporzionale al numero di nidi ivi presenti.<br />

Caratteristiche<br />

dei siti riproduttivi<br />

L’Airone cenerino nidifica in situazione molto disparate: boschi di latifoglie<br />

e conifere su terreno asciutto, boschi o boscaglie di latifoglie su<br />

terreno periodicamente inondato, canneti; la principale garzaia toscana<br />

è posta su un isolotto della Laguna di Orbetello dove, in seguito alla<br />

morte dei cespugli ivi presenti a causa delle deiezioni degli uccelli, gli<br />

aironi hanno preso a costruire <strong>il</strong> nido direttamente sul terreno. Le nidificazioni<br />

su alberi avvengono solitamente in formazioni con esemplari<br />

piuttosto alti, talvolta in prossimità, ma disgiunti, a raggruppamenti di<br />

nidi anche numerosi di altre specie, costruiti in boscaglie con ridotto<br />

sv<strong>il</strong>uppo verticale. Solo nella garzaia di Sibolla l’Airone cenerino nidifica<br />

in una formazione di altezza relativamente modesta.

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