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frammenti - Maya Idee

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Società scientifica è quello di valorizzarli e<br />

promuoverli, favorendone la crescita professionale».<br />

PATRIZIO PIACENTINI<br />

LOMBARDIA<br />

Devolution. È questa la parola d’ordine per<br />

Patrizio Piacentini, segretario regionale Sifo<br />

della Lombardia. «Ormai le Regioni hanno<br />

un ruolo in sanità che va nella direzione<br />

della decentralizzazione – afferma - e Sifo<br />

deve rappresentare il contenitore nel quale<br />

cercano di convivere tutte le diversità. La<br />

Società deve mantenere un ruolo forte a<br />

livello nazionale, tenendo conto delle specificità<br />

locali. Fondamentale, in questo contesto,<br />

il dialogo con le istituzioni». Secondo<br />

Piacentini è inoltre importante «impegnarsi<br />

per i grandi progetti a favore del farmacista<br />

clinico. In Lombardia questa figura è già stata<br />

riconosciuta dall’Istituto regionale lombardo<br />

di formazione per l’amministrazione<br />

pubblica (Iref), anche se le risorse restano<br />

carenti». Per quanto riguarda la questione<br />

del precariato dei giovani, «le assunzioni<br />

passano attraverso le dimostrazione del<br />

valore della categoria. Ed è a questo che<br />

dobbiamo puntare. Per il resto, la società<br />

scientifica è fatta di persone, dobbiamo dimostrare<br />

di lavorare non per l’interesse del<br />

singolo, ma per il bene della collettività».<br />

PAOLO SERRA<br />

SARDEGNA<br />

Focalizza l’attenzione sulle aspettative dei<br />

giovani, il farmacista ospedaliero Paolo Serra<br />

dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari.<br />

Parla delle loro necessità, dei loro desideri,<br />

dei loro sogni. «Prevale una forte insoddisfazione<br />

– fa notare Serra - dal nuovo direttivo<br />

si vorrebbe un’assunzione di responsabilità<br />

per promuovere l’evoluzione professionale<br />

verso i pazienti, i clinici e i reparti. Dalla<br />

farmacia i farmaci vanno in reparto, ma poi<br />

si sa poco delle modalità di somministrazione<br />

e degli esiti sul paziente. Si tratta di un<br />

percorso complementare oggi lontano da<br />

essere un modo di operare diffuso e consolidato.<br />

I giovani vorrebbero stare in reparto,<br />

essere dei consulenti a supporto dei clinici,<br />

implementare linee guida, effettuare farmacovigilanza<br />

attiva, essere coinvolti nelle<br />

sperimentazioni cliniche, svolgere informazione<br />

scientifica indipendente. Sono questi<br />

i ruoli sui quali si chiede un investimento<br />

forte da parte della Società scientifica, cui<br />

si riconosce un’attività progettuale e di indirizzo<br />

nei confronti della categoria». Quella<br />

del farmacista di reparto è una realtà poco<br />

diffusa, ma a detta di Serra «si è lontani dal<br />

riconoscere uno standard a questo ruolo. I<br />

tempi sono maturi per cambiamenti importanti,<br />

ai giovani il magazzino sta stretto ed<br />

è considerato un’eredità con poco futuro.<br />

L’informatica e le soluzioni innovative di approvvigionamento<br />

hanno semplificato una<br />

gestione che in un passato ormai remoto<br />

risultava molto più impegnativa». Secondo<br />

il farmacista «la Sifo ha un ruolo formativo<br />

fondamentale, convegni e corsi sono di alto<br />

valore, anche se di fatto nulla è cambiato.<br />

Sicuramente il processo di mutamento ha<br />

un metabolismo lento, ma i giovani chiedono<br />

alla Società scientifica di promuovere<br />

scambi con realtà più evolute, di consentire<br />

percorsi formativi di eccellenza. Si chiama<br />

Master and Back un progetto regionale sardo<br />

mirato a offrire ai neo-laureati la possibilità<br />

di effettuare un percorso formativo fuori<br />

dalla regione per poi riportare a casa il know<br />

how». A sentire Serra, negli ultimi anni «è<br />

mancata la capacità da parte della Società<br />

scientifica di interpretare i bisogni formativi<br />

per generare le opportunità professionali<br />

cui i giovani aspirano. Ora è proprio questo<br />

ciò che si vorrebbe». ■<br />

35<br />

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