frammenti - Maya Idee

Professioniste in rosa
Quando conciliare è difficile
Impegno lavorativo e quotidianità domestica: la parola alle farmaciste
di Maria Angela Masino
Sono sempre di più, ma per loro è difficile
conciliare lavoro e vita privata.
Essere buone madri, mogli e contempora-
neamente efficienti farmaciste ospedaliere
non è affatto semplice. In gioco, nel caso di
questa professione, non c’è la solita inconciliabilità
casa-lavoro. Ma qualcosa di più:
«Sono soprattutto la responsabilità e l’impegno
emotivo che fanno parte del lavoro di
farmacista a pesare nelle dinamiche familiari»,
dicono le donne intervistate. Infatti, ad
esempio, molti impegni professionali non
si esauriscono con l’orario di lavoro. E la
stanchezza psicologica non va a vantaggio
della mediazione domestica che, invece, è
fondamentale per un buon andamento dei
rapporti con figli, compagno, genitori anziani.
Ma ascoltiamo dalle testimonianze delle
donne come vivono questo doppio ruolo.
«GRANDE IMPEGNO EMOTIVO
CHE CREA DIFFICOLTÀ FAMILIARI»
Per tutta la giornata è impegnata ad assicurare
la terapia ai malati oncologici e non
riesce a staccare la spina dal loro dolore.
Questa sofferenza entra in casa sua ed è
paralizzante. Il coinvolgimento emotivo la
rende nervosa, triste, irritabile. E così non
fa altro che portare il peso del lavoro a casa,
scaricandolo su chi le è vicino. «Mi accorgo
spesso non solo di essere adombrata, ma di
avere una scala di valori diversa a seconda
di come è andata la giornata al lavoro – spiega
Laura Pimavo, 47 anni, di Biella - chiarisco
con un esempio. Dopo una giornata
di lavoro, sentire che mio marito si lamenta
del capo mi fa sorridere, trovo la cosa molto
sciocca. Mi irrito e, a volte, mi lascio andare
a dire qualcosa che non devo. Questo at-
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