foto Mauro Topini - Campo de'fiori
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28<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Come eravamo<br />
Ivan Rossi, morire da eroe con la musica nel cuore<br />
E’ ormai passato un<br />
mese: giornalisti,<br />
di Alessandro Soli<br />
telecronisti, telegiornali,<br />
ti hanno fatto<br />
conoscere a tutti,<br />
per il tuo eroico<br />
gesto sulla spiaggia<br />
di Noto, quando salvasti<br />
dei bagnanti in<br />
difficoltà sacrificando<br />
la tua vita.<br />
Anch’io, che non ti<br />
vedevo da tanti<br />
anni, voglio testimoniare in questo particolare<br />
“Come eravamo” le tue doti umane ed<br />
artistiche. Ti ricordi Ivan, quando ad appena<br />
nove anni frequentavi il corso di pianoforte<br />
presso il “Circolo culturale E. Medi”,<br />
qui a Civita Castellana? Arrivavi puntuale e<br />
preciso, col quaderno sottobraccio, accompagnato<br />
da mamma Rita, orgogliosa,<br />
come tutte le mamme, di questo “genietto”,<br />
che amava la musica e il canto più di<br />
tutti gli altri giochi. Ti ricordi, quando ai<br />
Sassacci, durante i festeggiamenti per la<br />
festa di San Luigi, partecipavi con succes-<br />
Ivan Rossi, a destra, con un dei suoi tanti amici<br />
Centro culturale Enrico Medi - 29.06.1987 saggio di pianoforte<br />
Ivan Rossi, secondo in basso da destra<br />
so all’ Usignolo d’Argento, il nostrano<br />
Zecchino d’Oro, ed eseguivi, tra gli applausi,<br />
pezzi di gente famosa come Massimo<br />
Ranieri?<br />
Ti ho sempre ammirato, anche con un pizzico<br />
di invidia, perché a differenza di mio<br />
figlio, tuo compagno di corso, tu hai continuato<br />
lo studio del pianoforte, era evidente<br />
che avevi la musica nel sangue. Non<br />
sapevo del tuo nuovo lavoro di animatore<br />
turistico, un lavoro ambito da moltissimi<br />
giovani, perché si ha l’opportunità di conoscere<br />
tanti luoghi e tanta gente che conta,<br />
e perché no, diventare magari come<br />
Fiorello (che ti ha ricordato nella sua trasmissione<br />
radiofonica). Era il realizzarsi dei<br />
tuoi sogni, tutti insieme: il cantare , il suonare,<br />
lo stare in mezzo a gente che si<br />
diverte, sempre allegra, e spensierata,<br />
come lo eri tu durante il carnevale civitonico.<br />
Il mio più grosso rammarico, caro Ivan,<br />
è quello di non averti più incontrato,<br />
avremmo parlato di te, soprattutto di te,<br />
che gli studi avevano salvato dal lavoro in<br />
fabbrica, destino di tanti tuoi coetanei,<br />
della tua scelta di vivere una nuova avventura.<br />
Ti ricordi Ivan, quando ai primi saggi<br />
di fine anno, là, al circolo “Enrico Medi”, io,<br />
presentatore per l’occasione, annunciavo<br />
la tua piccola esibizione e tu, come tutti gli<br />
allievi, emozionato e titubante, sedevi al<br />
pianoforte, mai così lungo e grande da<br />
nasconderti quasi completamente? La tua<br />
insegnante era lì, pronta ad intervenire ad<br />
ogni tua incertezza; poi alla fine l’applauso<br />
di tutti, di mamma Rita e papà Vittorio, di<br />
Don Mario e di tutti i presenti. Applausi:<br />
piccolo, grande, sonoro riconoscimento,<br />
che viene da sempre tributato ad artisti,<br />
atleti ed eroi, e tu Ivan ne hai ricevuti<br />
tanti, perché sei stato un artista, un atleta,<br />
un eroe! Ciao Ivan.<br />
Personaggio misterioso<br />
Di lato è riportata la <strong>foto</strong><br />
deformata di un famoso<br />
personaggio del mondo<br />
dello spettacolo. Sai dire<br />
di chi si tratta?<br />
I primi tre che indovineranno<br />
e si recheranno<br />
presso la redazione, riceveranno<br />
un simpatico<br />
omaggio offerto dal<br />
Centro Parati Selli.