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n. 244 - Amici di Monte Mario

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segue da pagina 2<br />

comprovato dai numerosi soci<br />

che, ogni giorno, come noi frequentano<br />

il Centro e, ci sembra<br />

<strong>di</strong> capire dalla vostra lettrice,<br />

sottolineato anche da Enti da lei<br />

stessa interpellati. Conclu<strong>di</strong>amo<br />

invitando la vostra lettrice e chi<br />

come lei abbia dei dubbi sulla<br />

professionalità dell’associazione<br />

a venire pure a trovarci e<br />

magari approfittare per appassionarsi<br />

ad un nuovo sport!<br />

Enrica Malvagna<br />

e altre 14 firme<br />

Sull’allargamento<br />

della Trionfale<br />

a Sant’Onofrio<br />

Nel ringraziarLa per lo spazio<br />

de<strong>di</strong>cato all’assemblea pubblica<br />

dei citta<strong>di</strong>ni tenuta il 17 gennaio<br />

u.s. a via Fornelli per<br />

<strong>di</strong>scutere sul progetto <strong>di</strong> allargamento<br />

<strong>di</strong> via Trionfale, nella<br />

tratta compresa da via Stresa al<br />

nuovo ingresso del policlinico<br />

Gemelli, e dello spazio che<br />

vorrà concederci con questa<br />

nostra precisazione, ci preme<br />

tuttavia sottolineare che alcune<br />

sue considerazioni a nostro<br />

parere non possono trovare<br />

riscontro <strong>di</strong> fronte ad una verifica<br />

oggettiva degli interventi<br />

che andranno ad interessare la<br />

zona in questione. I motivi per<br />

cui le Associazioni e i citta<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong> zona riuniti nel Comitato<br />

Sant’Onofrio a <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

(già Forum delle associazioni a<br />

Nord/Ovest) si oppongono ai<br />

lavori, così come progettati,<br />

sono stati ampiamente illustrati<br />

nella delibera che è scaturita al<br />

termine dell’assemblea <strong>di</strong> cui il<br />

suo giornale ne da ampio e dettagliato<br />

resoconto, e su cui riteniamo<br />

<strong>di</strong> non dovere ulteriormente<br />

definire. Diversamente<br />

ci lasciano perplessi alcuni giu<strong>di</strong>zi<br />

riportati al termine dell’articolo<br />

per la loro genericità,<br />

come quando <strong>di</strong> afferma che<br />

l’intervento <strong>di</strong> ampliamento,<br />

malgrado la totale inutilità finale,<br />

i danni sociali che arreca, e<br />

lo spreco <strong>di</strong> pubblico denaro,<br />

debba essere comunque realizzato<br />

nella tratta in questione.<br />

Scendendo più nello specifico,<br />

ci preme sottolineare che per<br />

quanto riguarda l’innesto della<br />

nuova uscita dell’Università<br />

Cattolica del Sacro Cuore l’intervento<br />

può essere tranquillamente<br />

essere effettuato in<br />

10<br />

Ristorante<br />

quanto in quel punto la strada è<br />

già stata ampiamente ingran<strong>di</strong>ta.<br />

Porterebbe invece a conseguenze<br />

pesantissime l’allargamento<br />

progettato da quel punto<br />

fino all’incrocio con via Stresa,<br />

in termine <strong>di</strong> sicurezza degli<br />

attraversamenti e <strong>di</strong> inquinamento<br />

atmosferico ed acustico,<br />

soprattutto davanti al nascente<br />

parco Sant’Onofrio e davanti<br />

alla scuola “Nazario Sauro”<br />

che si vede ridotto il piazzale<br />

antistante, vissuto giornalmente<br />

da centinaia <strong>di</strong> bambini, con<br />

connesso taglio degli attuali<br />

parcheggi <strong>di</strong>sponibili. A tal proposito<br />

risulta poco chiaro il<br />

riferimento nell’articolo ad<br />

operazioni <strong>di</strong> riconfigurazione<br />

e compensazione dei parcheggi<br />

che verranno a mancare al termine<br />

dei lavori. Scarsamente<br />

con<strong>di</strong>visibile ci sembra poi la<br />

considerazione che i platani<br />

(tutti in buona salute) debbano<br />

essere comunque abbattuti per<br />

far posto, a lavori ultimati,<br />

forse, a degli arbusti <strong>di</strong> nessuna<br />

utilità analogamente a quanto<br />

avvenuto all’uscita del Passante<br />

a Nord/Ovest dove confluiscono<br />

via Trionfale e via Pineta<br />

Sacchetti. Siamo completamente<br />

d’accordo invece sull’istituzione<br />

<strong>di</strong> un tavolo comune<br />

<strong>di</strong> confronto tra l’Amministrazione<br />

e gli abitanti del quartiere<br />

che possa favorire una serie <strong>di</strong><br />

interventi <strong>di</strong> riqualifica della<br />

viabilità nel nostro quartiere,<br />

tavolo già richiesto e promesso<br />

dalle autorità pubbliche circa<br />

tre anni fa in occasione <strong>di</strong> una<br />

raccolta <strong>di</strong> circa 3000 firme<br />

contro l’opera che sta andando<br />

in questi giorni in appalto.<br />

Oltre a riba<strong>di</strong>re quin<strong>di</strong> il nostro<br />

apprezzamento per lo spazio e<br />

l’attenzione riservata dal Vostro<br />

giornale ad una questione che<br />

riteniamo importante, riba<strong>di</strong>amo<br />

in ogni caso la nostra forte<br />

avversione verso questa opera e<br />

la richiesta all’Amministrazione<br />

Comunale, centrale e periferica,<br />

<strong>di</strong> aprire un confronto<br />

serio con i citta<strong>di</strong>ni sui veri<br />

problemi della viabilità del<br />

quartiere che, a nostro parere,<br />

probabilmente nulla hanno a<br />

che vedere con le <strong>di</strong>mensioni<br />

della sede stradale <strong>di</strong> via Trionfale<br />

nel tratto considerato.<br />

Per il Comitato<br />

Davide Iacovoni<br />

Questa lunghissima lettera,<br />

riportata integralmente, richiede<br />

un commento, perché può<br />

instillare il dubbio che questa<br />

rivista (e l’Associazione che la<br />

cucina tra<strong>di</strong>zionale e non solo...<br />

Via degli Scolopi, 31 - Tel. 06 35504965<br />

esprime) persegua ciecamente<br />

la promozione del traffico automobilistico,<br />

incurante della vivibilità<br />

dei luoghi attraversati.<br />

Nulla <strong>di</strong> più lontano dai nostri<br />

criteri: abbiamo sempre ritenuto<br />

che qualsiasi progetto urbano<br />

debba essere esaminato organicamente,<br />

esaminandone ogni<br />

aspetto e rifiutando sia le adesioni<br />

superficiali sia le sindromi<br />

“Nimby” (Not in my backyard).<br />

Nello specifico, fin dalla presentazione<br />

del progetto del Passante,<br />

più <strong>di</strong> 6 anni fa, abbiamo evidenziato<br />

la necessità <strong>di</strong> garantire<br />

tranquillità e sicurezza alla<br />

citta<strong>di</strong>nanza della zona <strong>di</strong><br />

Sant’Onofrio (e nel maggio del<br />

2002, scrivendo dell’ampliamento<br />

della chiesa, intitolammo<br />

ironicamente “Una parrocchia<br />

sull’autostrada”). Da qui a<br />

volere che non si faccia nulla, ci<br />

corre, però. Un’adeguata sistemazione<br />

dell’innesto <strong>di</strong> via degli<br />

Scolopi è urgentemente richiesta<br />

da motivi <strong>di</strong> sicurezza; un raccordo<br />

<strong>di</strong> ritorno, a valle del<br />

nuovo ingresso dell’Università<br />

Cattolica, serve ad evitare traffico<br />

parassita e manovre rischiose;<br />

anche l’uscita da via Stresa<br />

verso il centro deve trovare un<br />

<strong>di</strong>verso assetto, per ragioni <strong>di</strong><br />

sicurezza; forse il tratto in questione<br />

della Trionfale non deve<br />

essere allargato <strong>di</strong> molto, ma<br />

una corsia riservata ai mezzi<br />

pubblici e <strong>di</strong> soccorso potrà<br />

risultare vitale, per esempio nei<br />

casi <strong>di</strong> chiusura del Passante.<br />

Certamente, Sant’Onofrio non<br />

deve essere spezzato in due, ma<br />

l’attuale situazione <strong>di</strong> piazza <strong>di</strong><br />

<strong>Monte</strong> Gau<strong>di</strong>o, già tagliata<br />

dalla Trionfale (senza un attraversamento<br />

pedonale semaforizzato)<br />

e ridotta per il resto ad un<br />

<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato parcheggio non ci<br />

pare il massimo della qualità<br />

urbana. Il progetto del “secondo<br />

stralcio” non deve dunque<br />

essere cancellato, bensì riesaminato,<br />

senza alcun pregiu<strong>di</strong>zio. È<br />

questo che chie<strong>di</strong>amo all’Amministrazione<br />

comunale; qualche<br />

mese <strong>di</strong> più per metterlo a punto<br />

non sarà grave, dopo anni <strong>di</strong><br />

attesa. Infine, è vero che la viabilità<br />

<strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> (vorremmo<br />

<strong>di</strong>re, più compiutamente, la<br />

mobilità a <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>) soffre<br />

<strong>di</strong> molti altri mali. Ma ciò non<br />

può essere una ragione per<br />

<strong>di</strong>smettere del tutto le soluzioni<br />

in corso <strong>di</strong> attuazione.<br />

Le chiusure del<br />

Passante a Nord-ovest<br />

Lunedì 19 febbraio 2007. Ore 9<br />

del mattino. Incrocio tra via<br />

della Pineta Sacchetti e via<br />

Mattia Battistini. Se fossero<br />

atterrati i marziani, ci sarebbe<br />

meno caos o forse sarebbero<br />

già fuggiti inorri<strong>di</strong>ti. Che cosa è<br />

successo? Ancora una volta è<br />

chiuso il tunnel Giovanni<br />

XXIII! Perché? Stavolta per un<br />

incidente. Una signora parla<br />

animatamente con il vigile<br />

lamentandosi d’aver impiegato<br />

45 minuti per percorrere via<br />

Mattia Battistini (!). Ma io<br />

<strong>di</strong>co, oltre ad alcune altre chiu-<br />

sure (plurale) dei giorni scorsi<br />

dovute al <strong>di</strong>stacco dei pannelli<br />

nel tunnel (complimenti! L’opera<br />

è stata ultimata solo due<br />

anni fa), ci si mettono anche gli<br />

incidenti che provocano traffico<br />

e quin<strong>di</strong> non consentono al<br />

carro attrezzi <strong>di</strong> rimuovere i<br />

veicoli coinvolti e quin<strong>di</strong>, con<br />

una spirale perversa e trafficata,<br />

tutti fermi. Agli incidenti<br />

(forse) non c’è facile soluzione,<br />

mentre per le deficienze<br />

costruttive basterebbe infliggere<br />

al costruttore/manutentore<br />

una multa miliardaria per prevenire<br />

la mancata in<strong>di</strong>viduazione<br />

<strong>di</strong> ulteriori <strong>di</strong>fetti strutturali,<br />

ma almeno si potrebbe evitare<br />

che i poveri automobilisti arrivino<br />

fino all’imbocco del tunnel<br />

per scoprire l’amara sorpresa<br />

e invece dar loro la possibilità<br />

<strong>di</strong> scegliere percorsi alternativi<br />

ben prima dell’intoppo.<br />

Mica <strong>di</strong>co tanto, ma almeno<br />

mettere dei cartelli segnaletici<br />

ai tre gran<strong>di</strong> incroci precedenti<br />

all’imbocco del tunnel, questo<br />

sì che si potrebbe fare! Dobbiamo<br />

chiamare ad<strong>di</strong>rittura i marziani<br />

per far questo?<br />

Luca Montanaro<br />

Gli incidenti possono purtroppo<br />

accadere (specie se poco si<br />

fa per <strong>di</strong>ssuadere dal frequentissimo<br />

superamento del limite<br />

<strong>di</strong> velocità) e la manutenzione<br />

ha le sue esigenze (ma forse<br />

potrebbe essere meglio organizzata).<br />

Nell’era della telematica,<br />

è però ben fondata la<br />

richiesta <strong>di</strong> pannelli a messaggio<br />

variabile che avvisino tempestivamente<br />

gli automobilisti<br />

(purché siano fatti funzionare<br />

bene, non come l’orologio<br />

posto nella galleria ascendente,<br />

che da mesi – o anni? – dà<br />

un’ora sbagliata, attualmente<br />

anticipata <strong>di</strong> 55 minuti.<br />

Senso unico in tutta<br />

via Lattanzio?<br />

Mentre ringrazio per la pubblicazione<br />

<strong>di</strong> un’altra mia lettera<br />

sul degrado della Balduina,<br />

devo fare alcune precisazioni<br />

sulla risposta da Voi data a<br />

un’altra, sempre a mia firma,<br />

che probabilmente, per mia<br />

colpa, non è stata ben compresa,<br />

e che ora solo ho letto in un<br />

numero precedente della rivista.<br />

Chiedevo il senso unico<br />

sulla via Lattanzio da piazza<br />

Giovenale in poi, visto che per<br />

metà c’è già. Non ho mai chiesto<br />

lo spostamento della linea<br />

990, ancora ritengo <strong>di</strong> intendere<br />

sufficientemente, che già<br />

passa per via Lattanzio quando<br />

questa è già senso unico e non<br />

pretendo nemmeno che “i turisti<br />

dell’Hotel Tiberio si portino<br />

le valigie a pie<strong>di</strong>”. Ho solo<br />

chiesto che il senso unico per<br />

tutta la strada, visto che ci passano<br />

anche i bus <strong>di</strong>retti all’Hotel<br />

Tiberio creando intralci. Ciò<br />

che è stato proposto da Voi, una<br />

<strong>di</strong>versa pianificazione della<br />

sosta, non è assolutamente fattibile,<br />

perché le auto non hanno<br />

altri molti posti dove parcheg-<br />

giare, visto i giusti <strong>di</strong>vieti su<br />

via Floro, perennemente sporca<br />

e senza nessuno addetto che la<br />

pulisca da mesi. Tutto ciò era<br />

solo per precisare il mio pensiero<br />

travisato e per complimentarmi<br />

ancora una volta per<br />

la Vostra rivista che tanti argomenti<br />

tratta e che forse se, spe<strong>di</strong>ta<br />

in omaggio al 19 Municipio,<br />

darebbe idee o suggerimenti<br />

vali<strong>di</strong> anche a Loro. Grazie<br />

ancora e continuate così.<br />

Roberto Cannavo’<br />

Stanca <strong>di</strong> vedere<br />

il gatto<br />

Passo ogni giorno in via Appiano<br />

per raggiungere il posto <strong>di</strong><br />

lavoro e a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> poco<br />

tempo da quando la stazione<br />

della FR3 è stata affrescata, già<br />

sono stufa <strong>di</strong> vedere quell’enorme<br />

gatto azzurro che sta per<br />

<strong>di</strong>vorare un pesce. Plaudo all’iniziativa<br />

ma perché non limitarsi<br />

a decorare l’interno delle<br />

stazioni, lasciando in pace i<br />

muri esterni?<br />

B.D.C. (lettera firmata)<br />

Pista ciclopedonale<br />

Sono un assiduo lettore della<br />

vostra (nostra) rivista, abitante<br />

dalla nascita a Balduina, che<br />

vorrebbe avere notizie riguardo<br />

la pista ciclabile che dovrebbe<br />

essere aperta sulla copertura<br />

della ferrovia Roma-Cesano-<br />

Viterbo. Mi spiego meglio,<br />

sapete per caso quando verrà<br />

aperta? In realtà mi pare già<br />

tutto pronto, in quanto non ci<br />

sono barriere anti-automobile<br />

da installare e forse l’unica<br />

spesa sarebbero gli eventuali<br />

scivoli <strong>di</strong> entrata e uscita al<br />

posto delle scale (ma la fermata<br />

Balduina non ne avrebbe<br />

bisogno). Non basterebbe<br />

togliere i cancelli che ne chiudono<br />

l’accesso?<br />

Stefano Bazzoli<br />

La storia della pista ciclopedonale,<br />

il cui principale se<strong>di</strong>me –<br />

ovvero la copertura della ferrovia<br />

– è pronto dal 2000 e già<br />

allora fu abusivamente e gioiosamente<br />

inaugurato da camminatori,<br />

ciclisti e mamme con<br />

carrozzine, è incre<strong>di</strong>bile. Dopo<br />

tanti rinvii, nel maggio scorso<br />

potemmo dare la notizia che<br />

era in ultimazione il progetto<br />

esecutivo ed imminente la gara<br />

d’appalto, ma quasi un anno<br />

dopo siamo ancora al palo ed il<br />

prossimo annuncio ci troverà,<br />

ormai, assolutamente increduli.<br />

Al nostro lettore dobbiamo<br />

comunque <strong>di</strong>re che la pista non<br />

è assolutamente pronta e devono<br />

essere realizzate varie opere<br />

per consentirne una fruizione<br />

confortevole e sicura. I sol<strong>di</strong> ci<br />

sono, stanziati da molto tempo.

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