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n. 244 - Amici di Monte Mario

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Catene e lucchetti al senso civico<br />

Parapetti, porte, ogni angolo del<br />

Ponte Milvio appare ormai imbrattato<br />

da corrispondenze d’amorosi<br />

sensi in massima parte datate –<br />

dagli innamorati che le hanno<br />

apposte – fra l’estate 2006 e il<br />

marzo 2007. In quel periodo la<br />

moda <strong>di</strong> appendere i lucchetti –<br />

rimasta fino ad allora a carattere<br />

semispontaneo, e perciò dai contenuti<br />

effetti – è esplosa: prima, propagandata<br />

a ogni pie’ sospinto da<br />

pessimi servizi televisivi (più<br />

rimarchevoli quelli prodotti dalla<br />

TV pubblica), e poi declamata da<br />

qualche politico <strong>di</strong> maggioranza<br />

del XX Municipio. Fa riflettere il<br />

ruolo assunto, nel frangente, da<br />

certe imprese <strong>di</strong>scografiche e cinematografiche,<br />

grazie alle quali quel<br />

lampione, completamente bardato<br />

<strong>di</strong> lucchetti, è finito nell’immaginario<br />

collettivo degli adolescenti,<br />

almeno <strong>di</strong> quelli meno dotati <strong>di</strong> fantasia.<br />

Così, all’induzione del bisogno,<br />

è seguita l’emulazione del<br />

gesto: appendere il lucchetto e buttare<br />

via la chiave, nel Tevere, esattamente<br />

nel modo in cui accade, sul<br />

grande schermo, fra i due belli <strong>di</strong><br />

turno, protagonisti <strong>di</strong> un certo film.<br />

Film <strong>di</strong> successo, ispirato a un<br />

romanzo d’amore, il cui autore è<br />

uno scrittore quarantaquattrenne<br />

romano che si <strong>di</strong>verte a inventare<br />

l’amore dei <strong>di</strong>ciottenni, lui che,<br />

però, è un autore per la televisione<br />

e per il cinema. E allora qualche<br />

dubbio viene spontaneo. Non sarà<br />

che qualcuno ha trovato il modo <strong>di</strong><br />

sfruttare, per interessi legittimi ma<br />

in<strong>di</strong>viduali, un fenomeno innocuo,<br />

qual è la spontanea aggregazione<br />

(serale) <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> giovani sul<br />

Ponte, in atto ormai da circa sette<br />

anni? Fino al 2003 ci si poteva stupire<br />

che, malgrado le moltitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

frequentatori, nessuno avesse ancora<br />

dato corso ai consueti atti <strong>di</strong> vandalismo.<br />

Allora il senso del bello<br />

prevaleva. Oggi, invece, il Ponte<br />

più bello <strong>di</strong> Roma è ridotto come<br />

fosse un troiaio, ma <strong>di</strong> fronte a questo<br />

scempio il Sindaco esprime il<br />

consenso ai lucchetti, a patto che<br />

sia garantita la stabilità dei lampio-<br />

6<br />

ni. Come se i lucchetti fossero<br />

oggetti avulsi dal clima <strong>di</strong> sottocultura<br />

che ha determinato il lacrimevole<br />

stato del nostro monumento. E<br />

la cultura che c’entra con tutto questo?<br />

Se Goethe re<strong>di</strong>vivo tornasse a<br />

Roma, per la via Cassia, inorri<strong>di</strong>rebbe<br />

a vedere com’è stato ridotto<br />

il ”Suo” Ponte Molle. Proprio come<br />

fanno quoti<strong>di</strong>anamente una parte<br />

degli abitanti <strong>di</strong> questa città: quelli<br />

che vi si sono ra<strong>di</strong>cati nel rispetto<br />

del patrimonio pubblico e con l’orgoglio<br />

<strong>di</strong> potere contemplare quello<br />

storico-monumentale. Chi invece<br />

esprime il proprio viscerale attaccamento<br />

al nostro monumento, perché<br />

a Ponte Milvio ci è nato, non<br />

può non sentirsi preso per i fondelli<br />

da tanta ipocrisia. E chi scrive fa<br />

parte <strong>di</strong> questo ristretto gruppo.<br />

S.P.<br />

A li tutori de’ lucchetti<br />

Queli lucchetti appesi a Ponte Mollo<br />

- frutto politico de ‘na mattana -<br />

chissà che quarche brava popolana<br />

nun ve li metta pe’ corona ar collo.<br />

Chi ha deciso, ha deciso come un pollo,<br />

riuscenno solamente a fa’ buriana<br />

senza manco penza’, porca puttana,<br />

a chi se fionna e intruia a scapicollo.<br />

‘Gni pischello, accusì, si nun se scote<br />

riduce er parapetto un luridume<br />

pe’ scrive du’ patrocchie co’ le note.<br />

Chi invece ha incoraggiato ‘sto sfasciume<br />

dovrebbe, pe’ l’insurti che ariscote,<br />

mettese in barca e abbandonasse ar fiume.<br />

Stefano Panella<br />

Visto da vicino<br />

Come<br />

“Il sorpasso”<br />

Domenica, poco prima delle 13.<br />

Raiuno e SAT 2000 hanno appena<br />

<strong>di</strong>ffuso le immagini del Papa in<br />

visita al carcere minorile <strong>di</strong> Casal<br />

CAAF FENALCA<br />

<strong>di</strong> MARZIA RICCI<br />

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del Marmo che, rivolgendosi ai<br />

giovani detenuti, ha detto: “Il lavoro,<br />

l’umiltà e la <strong>di</strong>sciplina creano la<br />

vera libertà”.<br />

Piazzale delle Medaglie d’Oro è<br />

invasa dal mercatino. La giornata<br />

assolata ha spinto giovani coppie a<br />

portare i bambini alle giostre. In<br />

questa atmosfera festosa un’auto<br />

percorre a velocità moderata via<br />

della Camilluccia dove si devono<br />

rispettare i 40 km l’ora e non si può<br />

superare e al volante un signore<br />

anziano con accanto la moglie si<br />

appresta a girare a sinistra per tornare<br />

a casa. Dietro, su una spider,<br />

qualcuno freme e suona ripetutamente<br />

il clackson.<br />

Sembra una scena del film <strong>di</strong> Dino<br />

Risi, girato in questo quartiere. A<br />

bordo non c’è Vittorio Gassman ma<br />

un nuovo bullo che quando finalmente<br />

riesce a riprendere la corsa<br />

rombando, rivolto ai due signori,<br />

alza un <strong>di</strong>to in un modo che solamente<br />

il pudore impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> raccontare.<br />

Suonare, rombare e ...<br />

alzare quel <strong>di</strong>to è una pratica <strong>di</strong>ffusa<br />

anche fra le giovani donne che<br />

non somigliano certo a Catherine<br />

Spaak ma sono parte <strong>di</strong> quella “fragorosa<br />

volgarità” che il film così<br />

bene aveva raccontato.<br />

Esse<br />

Nonostante la spoliazione eseguita<br />

da un gruppo <strong>di</strong> ladri <strong>di</strong> metalli,<br />

continua a svilupparsi l’apposizione<br />

<strong>di</strong> lucchetti sui lampioni <strong>di</strong> Ponte<br />

Milvio, uno dei quali sembra quasi<br />

inclinarsi sotto tanto peso.<br />

La fioritura dei lucchetti<br />

è accompagnata da scritte <strong>di</strong> ogni<br />

tipo, colore e misura sui parapetti<br />

del ponte ed anche nel passaggio<br />

all’interno della torretta.<br />

Visitate il sito dell’Associazione <strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

www.montemario.org

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