foto Mauro Topini - Campo de'fiori
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Le stori st rie e di<br />
Max Max<br />
Nasce questa rubrica per raccontare gli<br />
inizi delle carriere artistiche dei cantanti di<br />
successo nel panorama della musica leggera<br />
italiana.<br />
La ricerca delle notizie non è stata facile<br />
ma, affascinato dall’argomento e animato<br />
da un’indomita passione, spero di essere<br />
riuscito a mettere insieme quanto basta<br />
per soddisfare la mia e la vostra curiosità.<br />
Le pubblicazioni che via via si susseguiranno<br />
non avranno un ordine cronologico o<br />
alfabetico, ma solo quello obbligato dal<br />
reperimento delle notizie necessarie.<br />
Inizio questo lavoro con la storia di uno dei<br />
cantautori che più ho amato ed amo: il<br />
grandissimo Lucio Battisti.<br />
Nasce a Poggio Bustone (Rieti) e fin da<br />
bambino incomincia ad imparare a suonare<br />
la chitarra, sua grande passione.<br />
Suo padre Alfiero è contrario a questo<br />
“perditempo” e, in un eccesso d’ira, gliela<br />
rompe in testa.<br />
Eppure in casa si era sempre respirata aria<br />
di musica perché fin dai nonni paterni e<br />
materni, l’appartenenza alla banda del<br />
paese era stato un impegno costante.<br />
Per accontentare il padre prende il diploma<br />
di perito industriale e gli promette di<br />
cercare un lavoro, ma ad una condizione:<br />
se non l’avesse trovato, avrebbe tentato la<br />
carriera artistica.<br />
Non ci crederete, ma quel lavoro non lo<br />
troverà mai!<br />
Lucio benché non conosca la musica, incomincia<br />
subito a suonare la chitarra con<br />
diversi gruppi musicali in tutti i locali di<br />
Roma.<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 13<br />
LUCIO BATTISTI<br />
Origini artistiche dei nostri cantautori e cantanti più famosi<br />
Suona con i Campioni, quando il<br />
loro leader era Roby Matano che<br />
aveva sostituito Tony Dallara.<br />
Nasce un buon sodalizio fra Lucio<br />
e Roby e scrivono insieme le loro<br />
prime canzoni: “Se non sai cos’è<br />
un bacio”, “Vogliamo il surf” e<br />
“Torno stasera”.<br />
Ancora minorenne, ha già un<br />
carattere deciso e volitivo e, così,<br />
incomincia a dar corso alla sua<br />
vasta produzione artistica.<br />
E’ già iscritto alla SIAE e deposita,<br />
a suo nome, anche i brani scritti<br />
con Matano, come “Se rimani con<br />
me”.<br />
Questo brano viene inciso dai Dik<br />
Dik che da questo momento<br />
diventeranno suoi grandi amici,<br />
specialmente Pietruccio.<br />
Nella sua casa di Milano infatti,<br />
l’amico Lucio soggiornerà tante<br />
volte.<br />
Nello stesso periodo il Clan di Celentano<br />
sceglie per i Ribelli e Milena Cantù (la<br />
ragazza del Clan) rispettivamente “Per una<br />
lira” e “Che importa a me”.<br />
Battisti incomincia a comporre, allora,<br />
copiosi successi che affida all’interpretazione<br />
dei maggiori gruppi musicali del<br />
momento, come il brano “Le ombre della<br />
sera” per i Profeti e “Dolce di giorno” per<br />
i Dik Dik. Collabora<br />
continuamente con<br />
la Ricordi.<br />
Vorrebbero fargli<br />
interpretare alcune<br />
sue canzoni per gratificarlo<br />
dei successi<br />
ottenuti quale compositore,<br />
ma quella<br />
voce stridula, particolare,<br />
proprio non<br />
convince nessuno e<br />
nessuno ha il coraggio<br />
di rischiare.<br />
Determinante è allora<br />
l’incontro con<br />
Mogol (Giulio<br />
Repetti) che gode lì<br />
di una stima incondizionata.<br />
Quest’ ultimo,<br />
con un intuito<br />
formidabile, dopo<br />
aver sentito Battisti<br />
suonare la chitarra e<br />
cantare per insegnare<br />
agli interpreti le<br />
sue canzoni in sala di incisione, impone<br />
letteralmente alla casa discografica che gli<br />
faccia incidere un 45 giri, pena le sue<br />
dimissioni.<br />
Nasce così il primo disco cantato da Lucio<br />
Battisti.<br />
E’ il 23 Luglio 1966 e viene stampato “Per<br />
una lira” e “Dolce di giorno”.<br />
continua sul prossimo numero ......