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Det..tagli di carne - Crsa

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<strong>Det</strong>..<strong>tagli</strong> <strong>di</strong> <strong>carne</strong><br />

Strategie per la promozione e commercializzazione <strong>di</strong> carni ovine<br />

adulte e delle frat<strong>tagli</strong>e<br />

Dalle ricerche effettuate in merito ai gusti dei consumatori, in riferimento alle indagini sulle caratteristiche<br />

chimiche e sensoriali emerge quanto segue:<br />

1) è importante nella strategia <strong>di</strong> marketing per promuovere il consumo <strong>di</strong> carni alternative dare<br />

informazioni sulla provenienza della <strong>carne</strong> poiché l’acquirente è molto legato ai prodotti del<br />

territorio;<br />

2) è rilevante mettere in risalto alcuni aspetti nutrizionali delle carni ovine:<br />

A) Le moderne acquisizioni della <strong>di</strong>etologia attribuiscono una grande importanza per la salute<br />

umana alla presenza nella <strong>di</strong>eta <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> grassi insaturi, al loro rapporto con quelli saturi,<br />

all’incidenza negli alimenti <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> grassi saturi pericolosi per le arterie. Nella composizione<br />

in aci<strong>di</strong> grassi polinsaturi della <strong>carne</strong> ovina, rispetto a quella bovina, si ha una buona presenza<br />

<strong>di</strong> Ω 3, e un rapporto Ω 6/ Ω 3 più favorevole, e cioè più basso. Si è verificato che tale<br />

rapporto è tanto più favorevole quanto maggiore è l’apporto <strong>di</strong> Ω 3 con la <strong>di</strong>eta: ad esempio<br />

l’erba dei pascoli è particolarmente ricca <strong>di</strong> acido linoleico ed altri Ω 3. Quin<strong>di</strong> la <strong>carne</strong> ovina<br />

può apportare una quota consistente del fabbisogno in Ω 3, sempre all’interno <strong>di</strong> una <strong>di</strong>eta<br />

equilibrata;<br />

B) sempre dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>etologico il consumo delle frat<strong>tagli</strong>e (fegato, rognone, cervello,<br />

rene, stomaco, cuore, milza, polmone e le cosiddette animelle: pancreas, timo e ghiandole<br />

salivari) può apportare vitamina C; e in quanto organi animali sono, rispetto alle carni, più<br />

ricche <strong>di</strong> proteine e <strong>di</strong> ferro, in special modo il fegato e la milza;<br />

3) organizzare fiere e analisi sensoriali per verificare il livello <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento del consumatore.<br />

Sono stati effettuati “Panel Test” per valutare il livello <strong>di</strong> accettabilità e <strong>di</strong> apprezzabilità <strong>di</strong> un<br />

consumatore me<strong>di</strong>o relativamente al sapore, alla succosità, alla tenerezza e all’aroma <strong>di</strong> pecora<br />

che la <strong>carne</strong> <strong>di</strong> agnellone possiede rispetto alla <strong>carne</strong> <strong>di</strong> agnelli da latte. Queste indagini hanno<br />

messo in evidenza che non vi sono <strong>di</strong>fferenze statisticamente significative tra campioni <strong>di</strong> razze<br />

italiane ed estere e tra agnello leggero e agnello pesante;<br />

4) intervenire sulle tecniche <strong>di</strong> allevamento per migliorare il contenuto <strong>di</strong> Ω 3 (si è visto che l’erba<br />

dei pascoli contiene Ω 3) e ricorrere al miglioramento genetico delle razze locali per produrre<br />

<strong>carne</strong> <strong>di</strong> qualità e ridurre l’aroma <strong>di</strong> pecora;<br />

5) realizzare una filiera con un marchio <strong>di</strong> qualità a garanzia della salute del consumatore e per la<br />

rintracciabilità;<br />

6) mettere in atto campagne pubblicitarie per promuovere locali (macellerie, agriturismo, ristoranti)<br />

dove degustare piatti tipici: braciole <strong>di</strong> pecora, ragù <strong>di</strong> pecora, la pecora alla rezzaule, pecora<br />

alle cipolle, involtini, risotto con animelle e la testina <strong>di</strong> agnello al forno che un tempo era utilizzata<br />

per apportare nella <strong>di</strong>eta dei bambini il fosforo;<br />

7) intervenire sulle reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione delle carni fresche porzionate e confezionate.<br />

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<strong>Det</strong>..<strong>tagli</strong> <strong>di</strong> <strong>carne</strong><br />

Il confezionamento delle carni permetterà <strong>di</strong> preparare anche piatti tipici e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuirli in altre<br />

zone.<br />

Recentemente si va <strong>di</strong>ffondendo, oltre al sotto vuoto, il confezionamento con un sistema ad atmosfera<br />

mo<strong>di</strong>ficata che consente, grazie ad uno speciale vassoio, <strong>di</strong> cuocere nel microonde.<br />

Tutto questo permetterà <strong>di</strong> offrire alimenti <strong>di</strong> qualità e, al contempo, <strong>di</strong> facile preparazione soprattutto<br />

per le famiglie dove i ritmi del lavoro quoti<strong>di</strong>ano non permettono <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care molto tempo<br />

alla cucina.<br />

Conclusioni<br />

Al termine del lavoro <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sugli ovini si può affermare che l’allevamento ovino<br />

ha buoni margini <strong>di</strong> sviluppo. Però per promuovere il consumo <strong>di</strong> <strong>carne</strong> ovina adulta e <strong>di</strong> frat<strong>tagli</strong>e<br />

bisogna allestire una campagna pubblicitaria che metta in risalto le qualità nutrizionali <strong>di</strong> queste<br />

carni.<br />

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