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<strong>Det</strong>..<strong>tagli</strong> <strong>di</strong> <strong>carne</strong><br />
Fra <strong>tagli</strong> e frat<strong>tagli</strong>e la riscoperta del<br />
“Quinto quarto”<br />
Autori<br />
Alunni della classe 2 C seguiti dalle professoresse Giulia Tinelli, Maria Matarresse e con la collaborazione<br />
della professoressa Maria Gentile in qualità <strong>di</strong> docente referente.<br />
Riassunto<br />
Frat<strong>tagli</strong>e, ovvero “bassa macelleria” si usava <strong>di</strong>re una volta, sino alla fine dell’Ottocento, quando alcuni<br />
cuochi famosi non le nobilitarono inserendole nei loro ricettari. Relativamente alla loro storia,<br />
alla loro presenza tra i popoli antichi e tra quelli a noi contemporanei, alla loro presenza nella tra<strong>di</strong>zione<br />
culinaria, nei versi e nelle prose e per le curiosità, il valore delle frat<strong>tagli</strong>e conferisce piacere<br />
e convivialità tra gli uomini, nonché riscoperta delle tra<strong>di</strong>zioni e ponte tra le generazioni. Forse un<br />
modo antico <strong>di</strong> mangiare, roba povera e popolare, ma che prende per la gola i veri inten<strong>di</strong>tori delle<br />
cose buone che hanno rivalutato quel concentrato <strong>di</strong> gusto e sapori che sono le frat<strong>tagli</strong>e.<br />
Introduzione<br />
Dopo l’incertezza iniziale è subentrata la curiosità e la proposta ha trovato terreno fertile per consentire<br />
ai ragazzi <strong>di</strong> recuperare attraverso i sapori del passato, una storia e un modo <strong>di</strong> essere che<br />
<strong>di</strong>venta anche modo <strong>di</strong> far cultura. La piacevole e curiosa avventura gastronomica del “quinto<br />
quarto” abbraccia il percorso dell’utilizzo delle frat<strong>tagli</strong>e da parte dell’uomo attraverso le civiltà, le<br />
fasi storiche, i luoghi, gli aspetti <strong>di</strong> costume. Ogni alimento, dal più semplice a quello più articolato,<br />
nasconde la vita e la storia <strong>di</strong> un popolo, custo<strong>di</strong>sce il suo stile <strong>di</strong> vita ed esprime i sentimenti dei<br />
momenti lieti o tristi che egli vive.<br />
Materiali<br />
Materiale multime<strong>di</strong>ale – Laboratori multime<strong>di</strong>ali – Testi letterari – Testi specifici.<br />
Risultati e meto<strong>di</strong><br />
Perfezionamento dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricerca – confronto – scelta – classificazioni – elaborazioni – realizzazione<br />
– recupero <strong>di</strong> abilità <strong>di</strong> base – affinamento delle capacità operative.<br />
Risultati e <strong>di</strong>scussioni<br />
L’attività svolta ha offerto agli studenti l’opportunità <strong>di</strong> conoscere, apprezzare e gustare i sapori della<br />
nostra tra<strong>di</strong>zione dal gusto ricco e dal grande patrimonio nutrizionale. Dimenticati o “snobbati”<br />
per molto tempo, in perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà niente è meglio del recupero dei punti <strong>di</strong> riferimento.<br />
Ora più che mai è importante che in cucina si abbia intelligenza e attenzione ai det<strong>tagli</strong> che possono<br />
valorizzare anche i prodotti più semplici che con poco possono sfamare e fare piacere.<br />
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<strong>Det</strong>..<strong>tagli</strong> <strong>di</strong> <strong>carne</strong><br />
Bibliografia e fonti: Internet – Libri vari<br />
• Paolo Puddu – Ri<strong>tagli</strong>, Frat<strong>tagli</strong>e e Rigaglie nella storia della gastronomia” – ATESA E<strong>di</strong>trice<br />
• Giuseppe Coria – La <strong>carne</strong> <strong>di</strong> maiale – Cavallotto E<strong>di</strong>zioni<br />
“Quinto quarto”: definizione<br />
“Quinto quarto” è uno strano ossimoro,<br />
intendendo per ossimoro<br />
una figura retorica che consiste<br />
nell’accostamento <strong>di</strong> due termini<br />
<strong>di</strong> significato opposto.<br />
In età imperiale il cosiddetto<br />
“Quinto quarto” era il quarto che<br />
rimaneva della bestia dopo che<br />
erano state vendute ai benestanti<br />
le parti pregiate: i due quarti anteriori<br />
e i due quarti posteriori.<br />
Era quella parte che veniva scartata<br />
dopo la macellazione senza<br />
essere messa in commercio. Per<br />
queste sue caratteristiche <strong>di</strong>venne<br />
nel passato, insieme ad altri<br />
ingre<strong>di</strong>enti “poveri”, la base dei frugali pasti delle famiglie conta<strong>di</strong>ne.<br />
Si tratta, in conclusione, <strong>di</strong> tutto quanto è commestibile delle interiora e degli scarti degli animali,<br />
che in relazione ai quadrupe<strong>di</strong> prendono il nome <strong>di</strong> frat<strong>tagli</strong>e, mentre nei volatili vengono detti<br />
rigaglie.<br />
Origine e significato dei<br />
termini<br />
Il termine frat<strong>tagli</strong>e sta ad in<strong>di</strong>care le<br />
parti meno nobili degli animali quadrupe<strong>di</strong><br />
(trippa, intestini, cuore, animelle,<br />
coratella, fegato, stinchi, guance, testa,<br />
testicoli, coda, mammelle, cotenna, zampette,<br />
grifi e sangue) e deriva dal latino<br />
fractus, participio passato del verbo frangere<br />
con l’aggiunta del suffisso “aglia”.<br />
Le rigaglie o regaglie sono le interiora<br />
<strong>di</strong> pollo, <strong>di</strong> piccione o <strong>di</strong> altro volatile selvatico<br />
e da cortile: fegatino, cuore, cresta,<br />
bargigli, uova non nate e stomaco (chiamato<br />
anche cipolla, ventriglio o durello)<br />
e fagioli (testicoli) dei galli.<br />
Anche la parola regaglie deriva dal latino<br />
“regalia” che significa cosa degna <strong>di</strong> un<br />
re.<br />
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