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LA CITTà COME NON L'AVETE MAI VISTa - Urban

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SHOPPING<br />

ANTICO E MODERNO<br />

DITELO IN EBRAICO<br />

Nel ghetto di<br />

Bologna biglietti<br />

d’auguri per ogni<br />

ricorrenza ebraica<br />

Daniela e il Talmud. Un po’ come<br />

(ve la ricordate?) Barbara<br />

Streisand nel film Yentl: una giovane<br />

donna ebrea che ha ereditato<br />

dal padre la passione per gli<br />

studi religiosi, passione talmente<br />

forte che la spinge a travestirsi<br />

da uomo, ma inutilmente, perché<br />

di fatto, anche fuori dal set cinematografico,<br />

lo studio dei testi<br />

sacri è prerogativa degli uomini.<br />

Daniela questo lo sa, e oltre a<br />

non essere maschio non è nemmeno<br />

ebrea. Ma con l’ebraismo<br />

a suo modo ha preso familiarità,<br />

un po’ per caso e un po’ per passione.<br />

Amante della calligrafia,<br />

ha reso il suo piccolo negozio<br />

di incisioni (tel. 051-237022),<br />

nel cuore del ghetto di Bologna,<br />

Dove vai, se le<br />

rotaie non ce le hai?<br />

Locomotive degli anni ’30 che<br />

trascinano senza fatica vagoni di<br />

lusso, convogli formati solo da vagoni<br />

merci, ogni tipo di segnale<br />

ferroviario, rotaie di ogni lunghezza:<br />

trovate tutto nel negozio di<br />

Enrique Konigsman (tel. 02-<br />

70006430). Fin dall’età di 7 anni<br />

ROMA: 4 SCUSE PER FARE SPESE<br />

POGGI<br />

Via del Gesù, 74<br />

I nostalgici dei negozi di belle<br />

arti impazziranno sentendo l’odore<br />

di trementina, e saranno<br />

presi da una vera e propria<br />

vertigine osservando una parete<br />

piena di colori a olio. E poi<br />

pennelli, solventi e tele di tutti<br />

i tipi. L’antica coloreria Poggi<br />

offre un passo indietro nel<br />

tempo in un mondo dominato<br />

da immagini digitali e colori pixelosi,<br />

dispensando consigli<br />

esperti e sapienti.<br />

un’originale bottega che incuriosisce<br />

anche chi dell’ebraismo sa<br />

poco o nulla. Con l’aiuto di un<br />

(ora ne ha 54), Enrique sognava<br />

di possedere un treno, ovviamente<br />

elettrico e di piccole dimensioni.<br />

Ora ne ha tanti: li compra, li<br />

cura e li vende. A collezionisti come<br />

lui. “I bambini spiano dentro<br />

la vetrina e vanno via veloci” racconta.<br />

“I miei clienti sono cantanti,<br />

carabinieri, presentatori televisivi,<br />

gente strana e solo uomini. Mai<br />

conosciuta una donna collezionista<br />

di treni”. È però alle donne, in<br />

CARTOLERIA PANTHEON<br />

Via della Rotonda, 15<br />

Quaderni rilegati, carta interamente<br />

realizzata a mano, libretti<br />

in brossura, album e carta<br />

da lettere, sigilli, ceralacca,<br />

finezze da veri scrittori del<br />

tempo che fu: ecco la vera cartoleria<br />

di una volta, che occupa<br />

lo stesso angolo dietro il<br />

Pantheon dal 1910. Un paradiso<br />

per gli amanti dei negozi<br />

con gli scaffali antichi e per i<br />

maniaci degli articoli da cartoleria<br />

pregiati. Chic!<br />

valido maestro, Lucio Pardo, presidente<br />

della Comunità ebraica<br />

bolognese, Daniela ha ricostruito<br />

IL PARADISO DEL CAPOTRENO Altro<br />

particolare vedove, che il capotreno<br />

Konigsman deve parte della<br />

sua collezione, tanto che in famiglia<br />

lo chiamano “l’uomo delle vedove”.<br />

Accade spesso infatti che<br />

si rivolga a lui la vedova di un collezionista,<br />

che non sa cosa farsene<br />

di locomotive e vagoni stipati<br />

nell’armadio. Pezzi pregiati come<br />

la locomotiva tedesca costruita<br />

nel 1933 che riposa sullo scaffale.<br />

È 43 volte più piccola dell’ori-<br />

TABACCHERIA FINCATO<br />

Via Colonna Antonina, 35<br />

Un negozio elegantissimo tra<br />

Montecitorio e Palazzo Chigi è<br />

il paradiso dei collezionisti della<br />

pipa, e ne ospita anche un<br />

piccolo museo. Qui è possibile<br />

scoprirne forme di tutti i tipi, o<br />

imparare che i collezionisti le<br />

amano solo antiche o solo moderne,<br />

e che possono essere<br />

costruite in legno, radica o<br />

schiuma. Fausto Fincato, il padrone,<br />

ha istituito le prime gare<br />

di fumo lento per appassionati.<br />

immagine: Charles Szlakmann tratta da L’ebraismo per principianti / Editrice La Giuntina<br />

i caratteri dell’alfabeto ebraico e,<br />

in un estroso connubio di fantasia<br />

e timore reverenziale, ha cominciato<br />

a creare esemplari unici<br />

fatti a mano di calendari, segnalibri,<br />

ex libris, bomboniere, inviti,<br />

biglietti d’auguri per Rosh<br />

Hashanàh, Pesach, Purìm, Bar-<br />

Mitzvàh e altre feste ebraiche.<br />

Ma l’originalità di questi lavori<br />

è anche nella contaminazione tra<br />

il religioso e l’urbano, come nelle<br />

incisioni che raffigurano le Due<br />

Torri bolognesi, emblema della<br />

città, sullo sfondo di simboli<br />

ebraici. La Tarlatana è un nome<br />

che sa di artigianato e che richiama<br />

la particolare stoffa usata<br />

dagli incisori per eliminare l’inchiostro<br />

in eccesso dalle lastre di<br />

rame. Uno straccio che ogni<br />

giorno tra le mani di Daniela rispolvera<br />

una storia antichissima.<br />

BEBA MINNA<br />

La Tarlatana<br />

Bologna, via de’ Giudei 1/c<br />

ginale, e costa 3 mila euro, ma un<br />

collezionista può spenderne anche<br />

300 mila per una di serie limitata.<br />

Ma qui trovate anche le<br />

cosidette “confezioni di avvio”<br />

(200 euro). Servono a iniziare<br />

il viaggio.<br />

SONIA SARTORI<br />

E-mark<br />

Milano, via Fiamma 17 (ingresso<br />

da via Archimede)<br />

L’IMAGE<br />

Via della Scrofa, 67<br />

Nonostante l’immagine un po’<br />

troppo anni ’80, l’Image è un negozio<br />

storico: infatti è stato il primo<br />

a importare dall’estero poster<br />

e cartoline con immagini d’arte e<br />

di grafica diffondendo questa<br />

moda ancora sconosciuta nella<br />

capitale. Quindi via con calendari,<br />

rubriche, quadretti, poster, affiches<br />

e manifesti tra Kandinsky, i<br />

muralisti messicani e le foto degli<br />

angoli più nascosti e inediti della<br />

città eterna.<br />

NAPOLI<br />

Oggetti che suonano:<br />

dischi per tutti<br />

FONOTECA MUSIC<br />

EXPLORER<br />

Via Cisterna dell’Olio, 10<br />

Napoli è una città che ha sempre<br />

avuto una fortissima passione<br />

per la musica; cantare e<br />

suonare è sempre stato proprio<br />

dei partenopei, veri e propri<br />

soul man. E nel centro ci<br />

sono ottimi e storici negozi<br />

di dischi. La Fonoteca per<br />

esempio, che oggi si è un po’<br />

globalizzata con il nome<br />

“Fonoteca Music Explorer”,<br />

è nata nel 1991 e nei primi<br />

anni di vita si limitava al noleggio<br />

dei cd per diventare oggi<br />

uno dei punti di riferimento<br />

musicali della città. Il negozio,<br />

specializzato in musica etnica,<br />

ma con grosse aperture al jazz<br />

e all’elettronica, è archivio di<br />

bellezze e rarità sonore. Uno<br />

dei pezzi forti è la sezione dell’usato,<br />

in cui si possono trovare<br />

a prezzi abbordabili ottimi<br />

dischi. Nonostante il negozio<br />

sia molto piccolo, quando è<br />

possibile vengono organizzate<br />

presentazioni di album a cui<br />

partecipano gli artisti.<br />

DEMOS<br />

Via San Sebastiano, 20<br />

negozio di culto che è<br />

anche una società di distribuzione<br />

di musica indipendente.<br />

Seguendo la passione per l’elettronica,<br />

le sperimentazioni<br />

e l’avanguardia, chi lo gestisce<br />

offre la possibilità di trovare<br />

dischi underground, introvabili<br />

perfino nei sotterranei di<br />

Berlino. Su due piani: al piano<br />

terra ci sono i vinili (sì, proprio<br />

i vinili), oltre a libri di musica e<br />

videocassette di ricerca. Sopra<br />

un’immensa raccolta di cd, che<br />

comporta ore e ore di studi<br />

prima di ogni acquisto.<br />

Andarci un po’ preparati con<br />

qualche idea in testa, mica come<br />

ai megastore. Info sul web:<br />

www.demosrecords.it.<br />

a cura di Leonard Catacchio<br />

URBAN 53

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