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prefer<strong>it</strong>i del Maestro e Margher<strong>it</strong>a di Bulgakov<br />
davanti allo specchio”. Giusto per avere chiaro<br />
in mente il personaggio. Il romanzo è ambientato<br />
in un futuribile 2013, anno in cui nella nostra<br />
Italietta il Parlamento approva una legge volta<br />
a snidare i bamboccioni, affinché questi siano<br />
“prima uomini e poi figli”. Tale progetto va<br />
sotto il nome di Campagna per lo Sradicamento<br />
dell’Adolescenza Prolungata e quindi il nostro<br />
Candido Neve è costretto ad abbandonare<br />
l’ab<strong>it</strong>azione della nonna, s<strong>it</strong>uata nello stesso<br />
pianerottolo dei suoi, e a ricominciare la sua<br />
esistenza da zero, considerandosi rapidamente<br />
in una nuova prospettiva. Il libro è breve, scorre<br />
veloce, diverte ma non lascia il segno. Però ho una<br />
mia convinzione. Se per una volta la barriera che<br />
separa realtà e finzione crollasse determinando<br />
un irriguardoso mescolamento, credo che la mia<br />
attrice troverebbe molto attraente Candido Neve<br />
e chissà forse la voglia dello stesso di divenire<br />
padre, espressa più volte nel libro, potrebbe<br />
trovare un suo convincente approdo.<br />
Rossano Astremo<br />
PAOLO VINCENTI<br />
A volo d’Arsapo<br />
Il raggio verde edizioni<br />
Imprend<strong>it</strong>ore, scr<strong>it</strong>tore, poeta, giornalista. Paolo<br />
Vincenti è una sorpresa, è un catino di idee<br />
che prova a realizzare e mette, soprattutto per<br />
iscr<strong>it</strong>to. Ogni volta che lo incontri ti regala la<br />
sua nuova opera. Articoli, saggetti, poesie. Mi ha<br />
colp<strong>it</strong>o molto però la presentazione di questo volume<br />
che raccoglie gli articoli scr<strong>it</strong>ti da lui su un<br />
altro personaggio della cultura salentina Maurizio<br />
Nocera. Nel volume c’è anche una prima<br />
bozza di bibliografia dell’intellettuale salentino<br />
(classe 1947) dal 1979 ad oggi. Un pezzo della<br />
storia culturale di questa terra tra Antonio Verri<br />
e Salvatore Toma, Fernando Bevilacqua e Giuliana<br />
Coppola, riviste, incontri, volumi, convegni.<br />
Nocera è il passato e il presente, ponte tra<br />
generazioni, Vincenti è il presente e il futuro.<br />
Di un Salento curioso di provare nuove forme di<br />
scr<strong>it</strong>tura e di lettura.<br />
ROBERTO VALENTINI<br />
La tana del polpo<br />
L’autore libri Firenze<br />
Cosa non basta a un amore? Ci sono cose che<br />
appartengono a noi solamente. È parte di un<br />
istinto, di qualcosa che finisce per straripare<br />
dalle convenzioni di una v<strong>it</strong>a normale e rovina.<br />
Sono i segreti a volte, qualcosa che neanche a noi<br />
44 LIBRI<br />
stessi abbiamo ammesso. Non basta una donna,<br />
un bambino, una carriera contraddistinta da<br />
brillantezza. La catarsi incombe e solo questa<br />
può salvare, cucire, offrire una soluzione. La<br />
tana del polpo racconta una storia, una storia<br />
che è dentro a un racconto. Lo fa in modo vivido,<br />
a tratti lirico a volte ironico. Lo fa con sincer<strong>it</strong>à, è<br />
vicina tanto che sembra di riconoscersi in alcune<br />
meccaniche tipiche del logorio dell’amore. In ogni<br />
tragedia c’è un momento per sorridere, magari<br />
amaramente. Quello che conta è il dopo, la cura.<br />
Per l’autore è la scr<strong>it</strong>tura e noi non possiamo che<br />
essere d’accordo. (O.P.)<br />
ANDRÉ GORZ<br />
Carta a D. Historia de un amor.<br />
El Arco de Ulises Si arriva a un punto<br />
nella v<strong>it</strong>a, presto o tardi,<br />
in cui si sente il bisogno<br />
di fermarsi nella corsa<br />
estenuante in avanti,<br />
guardarsi indietro e<br />
tentare di capire come<br />
si sia arrivati a quel<br />
punto, cosa o chici abbia<br />
dato la forza di arrivarci.<br />
André Gorz, pseudonimo<br />
sotto il quale si cela il<br />
viennese Gérard Host,<br />
filosofo e giornalista<br />
riconosciuto, numerosi scr<strong>it</strong>ti di teoria pol<strong>it</strong>ica<br />
e cr<strong>it</strong>ica sociale pubblicati, una v<strong>it</strong>a dedicata<br />
allavoro di riflessione e scr<strong>it</strong>tura, è arrivato a<br />
quel punto. Poco dopo la scoperta della malattia<br />
che aveva colp<strong>it</strong>o la moglie,Gorz decide di<br />
fermarsi, ripercorrere i momenti vissuti per<br />
dare un sensoal passato, per capire la storia d’<br />
amore lunga una v<strong>it</strong>a. Lo fa attraverso questa<br />
lunga lettera indirizzata a D., sua moglie. Una<br />
lettera dalle parole semplici e dirette, come per<br />
confessarle le cose taciute, spiegare le decisioni<br />
complicate, motivare le azioni, ricordare quei<br />
momenti passati insieme che nel ricordo si fanno<br />
ancora piú speciali. Questa lettera,ë peró sopra<br />
ogni cosa, un ringraziamento a lei. A lei, bella<br />
come un sogno, elegante come un fiore, e come<br />
un fiore dai tratti fragili e dal forte carattere,<br />
lei col suo francese dall’accento inglese, lei che<br />
lo ha sempre spinto alla scr<strong>it</strong>tura e appoggiato<br />
nel lavoro, a lei, senza la quale non sarebbe<br />
arrivato dove é arrivato. André Gorz, forse tardi<br />
ma non troppo se n’é accorto e la ringrazia. Nel<br />
1997, Gorz e sua moglie si suicidano nella loro<br />
casa francese. Sempre si erano detti che se esiste<br />
un’altra v<strong>it</strong>a avrebbero voluto viverla insieme...<br />
Valentina cataldo