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TIPI DA FESTIVAL - Coolclub.it

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di un pezzo richiede delle cadenze differenti.<br />

Non decidiamo a priori se cantare in inglese, ci<br />

proviamo e vediamo se funziona o no.<br />

Usare 4 sintetizzatori piuttosto che un<br />

sistema di campionamento pensate possa<br />

dare più profond<strong>it</strong>à e intens<strong>it</strong>à nella musica<br />

prodotta durante i vostri live shows?<br />

Attualmente abbiamo 8 sintetizzatori analogici<br />

quando suoniamo dal vivo e molti effects pedals.<br />

Questo ci permette di produrre un suono più<br />

caldo e molto meno piatto dei normali sistemi di<br />

campionamento.<br />

Quali sono le differenze, riguardo lo scopo<br />

e le aspettative tra il vostro primo lavoro e<br />

Velocifero?<br />

Il nostro primo lavoro, è stato un modo per iniziare<br />

a prendere confidenza con la strumentazione<br />

e aumentare le nostre conoscenze riguardo<br />

la produzione. Adesso ci piace pensare che<br />

abbiamo acquis<strong>it</strong>o più esperienza. 604 è stato<br />

un esperimento in cui la musical<strong>it</strong>à prodotta<br />

derivava semplicemente da un incontro di suoni<br />

dettati dalle esperienze e gusti di ognuno di noi.<br />

Velocifero è nato dopo uno studio comune, sia per<br />

quanto riguarda le musiche che i testi. Arrivare<br />

a comporre delle musiche così differenti tra loro<br />

vuol dire lavorarci sopra tanto e battersi fino<br />

ad arrivare a suonare dei pezzi che sono frutto<br />

di sforzi. I live shows sono delle palestre molto<br />

importanti per una band perché permettono<br />

di imparare a sviluppare le proprie abil<strong>it</strong>à, di<br />

assorbire nuove influenze e dare forma a un<br />

suono sempre differente.<br />

Pensate che una delle cose più importanti<br />

per la vostra band siano la flessibil<strong>it</strong>à<br />

e la sperimentazione per garantire<br />

un’evoluzione continua dei vostri r<strong>it</strong>mi<br />

o credete sia più importante trovare<br />

una sorta di marchio sonoro che vi<br />

contraddistingua?<br />

Per noi l’innovazione è una cosa molto<br />

importante. Sarebbe semplice fare un album<br />

con 13 o 17 differenti versioni di Destroy e molte<br />

bands lo fanno. Noi lottiamo ogni volta per far<br />

si che ogni album sia differente dal precedente<br />

e lottiamo per questo. Io credo che noi abbiamo<br />

un marchio sonoro che ci contraddistingua, ma<br />

questo è il frutto di un naturale processo che<br />

ingloba quello che facciamo volta per volta e<br />

quello che siamo.<br />

Un’ultima cosa: quando lavorate a un<br />

nuovo lavoro lo fate rispettando una<br />

scheda temporale o vi fate guidare solo<br />

dall’ispirazione?<br />

Un po’ un misto di tutte e due. Quando si suona<br />

un album per un lungo periodo di tempo, ad<br />

esempio in tour, è difficile non sentire l’esigenza<br />

di andare in studio per registrare qualcosa di<br />

nuovo per fare in modo di continuare a suonare<br />

senza annoiarsi. Poi non vedi l’ora di andare in<br />

tour e suonare dal vivo. È una sorta di circolo<br />

virtuoso che ci permette di produrre nuova<br />

musica ad intervalli più o meno regolari. Anche<br />

mentre si viaggia si ha molto tempo per pensare<br />

e trovare stimoli intorno, trovare delle nuove<br />

ispirazioni da cogliere per scrivere.<br />

Sergio Perrone<br />

<strong>TIPI</strong> <strong>DA</strong> <strong>FESTIVAL</strong><br />

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