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na criticatissima fu- Usione tra Latina e La Fondiaria, con strascichi giudiziari, ha dato origine nel 1995 alle azioni di risparmio della compagnia fiorentina Fondiaria. Queste sono non convertibili e hanno diritto di prelazione in sede di distribuzione dell’utile del 6,5% sul valore nominale. Garantiscono inoltre un dividendo complessivo maggiorato rispetto alle ordinarie in misura pari al 5,2% del valore nominale. La capitalizzazione delle azioni ordinarie Fondiaria - SAI è pari a circa 3.300 milioni, quella delle risparmio si aggira attorno a 750 milioni. L’azione di risparmio ri- trano destino quello Sdelle Gemina risparmio. Emesse nella notte dei tempi sono state trattate per moltissimi anni sul chiacchierato Terzo Mercato milanese, spesso a livelli decisamente superiori all’ordinaria.Successivamente, una volta quotate ufficialmente, hanno invece pedissequamente seguito le evoluzioni dell’ordinaria. Fino a pochi mesi fa solitamente venivano negoziate su livelli inferiori alle ordinarie. Nel frattempo, causa continue operazioni sulle ordinarie, la percentuale delle risparmio rispetto alle ordinarie è continuamente scesa. Attualmente la capitalizzazione delle Gemina risparmio tocca a malapena i 3 milioni di euro, mentre le FONDIARIA - SAI GEMINA sulta molto interessante per l’elevato rendimento. La compagnia di assicurazione ha distribuito infatti una cedola di 1,10 euro alle azioni ordinarie (rendimento oltre il 4%) e di 1,152 euro per le rispar- La conversione? Ai prezzi attuali non conviene più ordinarie capitalizzano 1.180 milioni. Le risparmio godono di prelazione nella distribuzione degli utili pari al 5% del nominale di 1 euro e di un dividendo complessivo maggiorato, rispetto a quello delle azioni ordina- Con l’ultimo dividendo ha reso il 6,7% mio (rendimento attorno al 6,7%). La forbice tra le due categorie di azioni non si è chiusa nel recente passato. Attualmente la differenza tra le due azioni sfiora 10 euro. L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. rie, in misura pari al 2% del valore nominale. Le caratteristiche non sono perciò più favorevoli del minimo richiesto dalla normativa sulle risparmio. Perché non si è provveduto, magari in occasione della recente ricapitalizzazione, alla con- Anche nel caso di Fondiaria le ipotesi di conversione sono rimaste nel campo delle illazioni speculative che caratterizzano il mercato italiano. La recente incorporazione dell’Immobiliare Lombarda in Milano Assicurazioni, controllata dalla Fondiaria-SAI, è stata apprezzata dagli analisti per le conseguenze positive che avrebbe avuto sui conti economici della Fondiaria. L’azione di risparmio, che era scesa fortemente da oltre quota 30 euro fino ai 17 euro segnati all’inizio dello scorso maggio, è tornata perciò al centro dell’interesse degli operatori. ■ versione in ordinarie delle poco più di 3,7 milioni di azioni di risparmio? I delicati equilibri tra i soci di riferimento di Gemina non dovrebbero temere la conversione. Fino a pochi mesi fa i possessori delle Gemina risparmio avrebbero accettato con piacere la conversione. Le azioni infatti quotavano su livelli inferiori rispetto alle ordinarie. Ora invece, con l’ ordinaria spesso negoziata su valori di oltre il 10% in meno della risparmio, l’accettazione di una simile proposta verrebbe probabilmente bocciata. Anche perché Gemina risparmio ha distribuito un dividendo di 0,05 euro (rendimento 5,6%) mentre i soci ordinari sono rimasti senza cedola. ■ giugno 2008 ■ <strong>Investire</strong> 105
REPORT AZIONI DI RISPARMIO IFIL el maggio 2003 oltre N266 milioni di azioni di risparmio Ifil vennero convertite in ordinarie sulla base del rapporto di 17 ordinarie ogni 20 risparmio proposto dal Consiglio di Amministrazione di IFIL. 106 <strong>Investire</strong> ■ giugno 2008 Se la società fosse stata più generosa, offrendo una conversione alla pari, avrebbe cancellato dal mercato questa categoria di azioni. Sul listino, infatti, le risparmio in circolazione capitalizzano 165 milioni L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. e proposte di conver- Lsione lanciate da Indesit sulle risparmio hanno quasi provocato la sterilizzazione delle trattative. Il numero delle azioni di risparmio in circolazione è ormai praticamente ridotto al lumicino. INDESIT L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. Chi le ha tenute ha fatto bene. E anche in futuro... Si tratta di circa 500.000 titoli che vengono negoziati sulla base di una spiccata propensione alla speculazione. Le quotazioni delle risparmio, infatti, forti della mancanza di “lettera” (offerte di vendita) av- di euro contro i 700 milioni dell’ordinaria. I soci che non hanno partecipato alla proposta hanno incassato negli anni successivi dividendi più consistenti rispetto alle ordinarie. Quest’anno ad esempio hanno preso il 2,7% contro l’1,9% delle ordinarie. Sorprendentemente il mercato continua a mantenere spesso inalterato quel rapporto di 17:20 che era stato utilizzato nel 2003 per il concambio. Ma, vista la scarsa partecipazione alla precedente proposta di conversione, i vertici di Ifil dovrebbero migliorare tale rapporto se volessero riproporlo. Nel frattempo però sfruttano l’arma del buy back Solo 50 scambiate al giorno, alla larga! vengono su livelli superiori del 40% rispetto alle ordinarie. Queste capitalizzano circa 860 milioni di euro contro i 6 milioni di euro delle risparmio. Le risparmio sono non convertibili, dal valore nominale di 0,90 euro, e garantiscono un dividendo privilegiato del 5% sul valore nominale e un dividendo complessivo maggiorato, rispetto a quello delle azioni ordinarie, in misura pari al 2% del valore nominale. Tra il 2003 ed il 2005 le risparmio erano negoziate su livelli inferiori rispetto alle ordinarie. Poi la speculazione ha vinto, spingendo le risparmio alle stelle. Ma la media dei titoli di rispar- (riacquisto di azioni proprie da parte della stessa società) sia sulle ordinarie che sulle risparmio. In tal modo il numero dei titoli in circolazione continua a diminuire. I piccoli risparmiatori hanno a questo punto tutto l’interesse a mantenere la posizione sulle risparmio rispetto alle ordinarie: si assicurano una maggiore redditività condita da un pizzico di pepe speculativo. Se veramente le azioni di risparmio sono una razza in via d’estinzione, gli azionisti che le possiedono possono attendere. Incasseranno nel frattempo un dividendo certamente più pingue rispetto a quanto incassavano con le ordinarie. ■ mio trattati giornalmente è come si dice omeopatica. Solo 50 pezzi mediamente. Attenzione perciò ad avventurarsi su questi valori caratterizzati da una totale illiquidità. Il rendimento delle ordinarie risulta addirittura superiore (6,7% contro 4,8%) a quello delle risparmio per l’elevata quotazione delle risparmio. Le ordinarie hanno incassato 0,509 euro per azione, le risparmio 0,527 euro. Ma il dividendo delle risparmio, più pingue rispetto alle ordinarie a causa della valutazione stellare in Borsa e dell’illiquidità, non deve attrarre. ■
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