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STEFANEL tefanel ha emesso nel S1996 le azioni di risparmio. Erano state offerte in sottoscrizione ai soci nel rapporto di un’azione di risparmio ogni due azioni ordinarie possedute a Lit. 1.500. I possessori di Telecom Italia risparmio hanno sempre e solo contato sul succoso dividendo. Ma quest’anno si sono dovuti accontentare di 0,091 euro (0,151 per l’esercizio 2006). Il rendimento formalmente sembra esal- Queste azioni offrono un rendimento del 7,5% sul valore nominale di 1 euro e un dividendo complessivo maggiorato rispetto a quello delle azioni ordinarie in misura pari al 3% del valore nominale. L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. TELECOM ITALIA L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. Un titolo fantasma (83 pezzi scambiati al giorno!) tante (8,8%), ma quanto sopra è solo imputabile al crollo delle azioni, scese dal massimo di dodici mesi fa di 1,80 euro a quotazioni quasi dimezzate. Le azioni di risparmio nc sono oltre 6 milioni, le ordinarie 13,3 milioni. La Queste azioni venivano negoziate nel 2004 su valori leggermente superiori rispetto alle ordinarie. Una maggiore valutazione giustificata dall’elevato rendimento minimo. Il massimo del 2004, ad esempio, e’ stato di 1,98 euro per le ordinarie e di 2,25 euro per le risparmio. Ma poco tempo dopo è iniziata la scalata delle risparmio e la loro progressiva scomparsa. L’ultimo dividendo staccato dalle risparmio è del maggio 2006 con l’elargizione di una cedola di 0,075 euro. Attualmente la quotazione delle risparmio Stefanel - riferita all’ultima quotazione segnata a fine Superscambiate ma deludenti conversione delle risparmio in ordinarie è stata più volte proposta dagli investitori, ma ha trovato un ferreo diniego da parte degli azionisti di riferimento, controllori del pacchetto principale di azioni ordinarie. Questi avrebbero annacquato troppo la loro percentuale di possesso. Non hanno perciò pensato di diminuire l’incidenza dell’elevato rendimento elargito alle risparmio, ma hanno preferito mantenere inalterata la loro quota di controllo. Le risparmio infatti offrono il solito privilegio del 5% sul valore nominale di 0,55 euro e garantiscono un dividendo complessivo maggiorato rispetto a quello delle azioni ordinarie in misura pari al 2% del valore nomi- aprile - è di euro 4,48, mentre l’ordinaria passa di mano a 1,34 euro. Inoltre le trattative sulle risparmio non convertibili sono nulle. Infatti mediamente si scambiano al giorno 83 (!) titoli. Si tratta ovviamente di una media mensile. Dopo la negoziazione di un migliaio di pezzi bisogna attendere una settimana almeno per ritrovare qualche scambio. Ovviamente quanto sopra è dovuto alla scarsità di titoli di risparmio sul mercato. Sono soltanto 99.746 (contro 55.196.998 ordinarie). I loro possessori, con pochissimi scambi, possono provocare accentuatissime oscillazioni. ■ nale. Le azioni di risparmio Telecom sono attivamente scambiate in Borsa. Passano di mano giornalmente mediamente 100 milioni di titoli. Le ordinarie alimentano scambi tripli. Lo spread tra ordinarie e risparmio si è ormai fissato attorno agli attuali livelli da tempo. Gli arbitraggisti, che per anni hanno puntato sulle risparmio vendendo allo scoperto le ordinarie, in attesa della sospirata e sempre evitata conversione hanno chiuso le operazioni. Sul titolo la speculazione ha issato bandiera bianca. I possessori delle azioni di risparmio si augurano che i nuovi controllori della Telecom riportino la redditività su livelli più elevati. ■ giugno 2008 ■ <strong>Investire</strong> 111
REPORT AZIONI DI RISPARMIO e azioni di risparmio di LTelecom Italia Media sono oggetto di un’asta quotidiana al termine delle negoziazioni. Sono totalmente dimenticate dal mercato a causa della loro illiquidità e delle scarse e azioni di risparmio Ldella Vincenzo Zucchi offrono un dividendo privilegiato del 3% sul valore nominale di 1 euro e garantiscono un dividendo complessivo maggiorato, rispetto a quello delle azioni ordinarie, in misura pari al 3% del valore nominale. Le azioni di risparmio sono soltanto 3.427.403 contro le oltre 24 milioni ordinarie. Zucchi è alle prese con un deciso tentativo di rilancio aziendale dopo le forti perdite del bilancio consolidato del 2004 (15 milioni), 2005 (51 milioni) e 2006 (11 milioni). Quest’ultimo esercizio si è finalmente chiuso in nero. L’utile è tornato per la capogruppo che ha denun- 112 <strong>Investire</strong> ■ giugno 2008 TELECOM ITALIA MEDIA prospettive reddituali. Le azioni di risparmio in circolazione sono infatti meno di 55 milioni. Le ordinarie invece sono oltre 3.295 milioni. Offrono le solite garanzie (minime) del 5% di divi- L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. ZUCCHI ciato un profitto di 2,5 milioni, contro una perdita di 1,9 milioni per il 2006. In tal modo si sono remunerate le azioni di risparmio con una cedola di 0,03 euro. Una cifra estremamente limitata (l’azione quotava all’inizio di maggio circa 3,15 euro) ma significativa ed augurante per il futuro. Le azioni ordinarie e di risparmio quotano da tempo attorno ai 3 euro. Una cifra decisamente inferiore al patrimonio netto palese in bilancio. Se la società riuscirà a proseguire nella sua opera di contenimento dei costi la Borsa riscoprirà il titolo e ne tempererà la sottovalutazione. Ma Zucchi si trova ora ad affrontare una situazione economica nega- Dimenticata dagli emittenti? dendo privilegiato sul valore nominale di 0,03 euro e del dividendo maggiorato del 2% sul valore nominale rispetto alle ordinarie. Sono altamente illiquide. La media di titoli trattati è di solo 20.000 pezzi per seduta. Scambi perciò attorno ai 2000 euro di controvalore. Ma perché rimangono quotate comportando costi non indifferenti per l’emittente? La società non versa in ottime acque. Il 2007 si è chiuso con un margine operativo lordo negativo per 55 milioni. La perdita netta è stata di 88 milioni di euro. Le ordinarie capitalizzano 453 milioni. Le azioni di risparmio vengono invece Dopo 3 anni spunta un mini-dividendo tiva e dovrà sfruttare le potenzialità dei negozi diretti ed in franchising - specialmente in Francia - per vincere la sfida. L’azione di risparmio è inoltre totalmente illiquida. La media giornaliera dell’ultimo mese è di 70 valutate 7 milioni di euro. Non hanno certo offerto grandi soddisfazioni nel recente passato, dato che sono scese a 0,12 euro all’inizio di maggio contro una quotazione di 0,322 di un anno fa. L’ultima distribuzione di un dividendo è avvenuta nell’aprile 2006. In tale occasione gli azionisti di risparmio avevano incassato 0,167 euro, un ammontare superiore alle attuali quotazioni. La maggioranza del capitale è nelle mani di Telecom Italia. L’unica speranza è ovviamente speculativa. I soci si augurano che la società venga ceduta a prezzi superiori agli attuali. ■ L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. azioni scambiate giornalmente. Le ordinarie non brillano anch’esse per scambi in quanto le trattative si fermano a poche migliaia di pezzi per seduta. L’illiquidità del titolo frena perciò ogni interesse. ■
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