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UNICREDIT L’errore della banca: non aver convertito tanti anni fa... ndici anni fa le azioni Uordinarie del Credito Italiano quotavano 4.700 lire. Le risparmio, che godono della prelazione nella distribuzione degli utili pari al 5% del nominale, cumulabile ovviamente nei due esercizi successivi, ed hanno comunque diritto a un dividendo superiore del 3% sul nominale rispetto a quello delle azioni ordinarie, passavano invece di mano a 2.800 lire. Questo consistente spread tra le due categorie di azioni si è mantenuto inalterato per qualche anno, proprio mentre molte società che avevano in circolazione le ri- e azioni di risparmio In- Ltek capitalizzano soltanto 16 milioni di euro. Le ordinarie invece vengono valutate quasi 200 milioni. Sul mercato erano già sparmio ne decidevano la conversione in ordinarie. Nel biennio 2003/2004 le quotazioni delle due categorie di titoli della banca ormai denominata Unicredito Italiano coincidevano. Dal 2005 la risparmio ha invece iniziato a essere trattata a premio. La lezione di Snia e di Ras aveva insegnato qualcosa agli investitori. Eppure Alessandro Profumo, indiscusso principe del sistema bancario italiano ed artefice del grande successo internazionale dell’istituto, non ha ceduto alle richieste di mercato per una conversione. Ma la quantità di azioni di risparmio in circolazione è INTEK L’andamento in Borsa nell’ultimo anno. quotate “altre” azioni Intek risparmio, convertite in ordinarie nel 2004 e cancellate dal listino dall’aprile di tale anno. La successiva incorporazione in Intek della società L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. veramente ridottissima: 21.706.552 titoli. Le ordinarie invece sono oltre dieci miliardi. Le prime capitalizzano 108 milioni, le seconde 62 miliardi. E ovviamente le risparmio offrono un dividendo più pingue: 0,275 euro contro 0,26 euro delle ordinarie. Perché non sono state convertite a suo tempo Rendono, ma sono poco liquide GIM del gruppo Orlando, che aveva in circolazione le azioni di risparmio, ha provocato la nuova riquotazione di questa categoria di titoli. Le risparmio quotano però quasi il doppio delle ordinarie. Hanno reso quest’anno quasi il 7% contro il 4% delle ordinarie. Il dividendo delle risparmio è stato infatti fissato a 0,072 euro, mentre quello delle ordinarie è stato di 0,025 euro. Le risparmio hanno diritto infatti a un dividendo privilegiato del 27,85% sul valore nominale di euro 0,26 e a un dividendo complessivo maggiorato rispetto a quello delle azioni ordinarie in misura pari al 7,97% del valore quando quotavano sotto la parità con le ordinarie e si è preferito mantenere in Borsa, con ovvie spese burocratiche, una categoria di azioni che rappresentava lo 0,2% della capitalizzazione complessiva? Gli azionisti “ordinari” iscritti a libro soci sono circa 256.000. Non si conosce il numero dei possessori delle risparmio. ■ nominale. In caso d’esclusione permanente e definitiva dalla negoziazione delle azioni ordinarie o di risparmio, gli azionisti di risparmio avranno diritto alla conversione in azioni ordinarie alla pari o, in alternativa, in azioni privilegiate. L’elevata quotazione delle Intek risparmio è perciò giustificata dalla redditività. Non bisogna però dimenticare che gli scambi medi si aggirano attorno ai 2400 titoli per seduta. L’azione di risparmio è perciò molto illiquida. Di quanto sopra devono tassativamente tenere conto i potenziali acquirenti. Troveranno analoghe difficoltà al momento della vendita. ■ giugno 2008 ■ <strong>Investire</strong> 113
REPORT AZIONI DI RISPARMIO l numero delle azioni di Irisparmio Impregilo continua percentualmente a diminuire rispetto alle ordinarie in circolazione. L’ultimo aumento di capitale, avvenuto nel giugno 2005 con emissione di azioni ordinarie a euro 2 nel rapporto di due nuove azioni ordinarie per ogni 5 titoli precedentemente posseduti di tutte le categorie ha ancor più aggravato la situazione. Le risparmio sono infatti soltanto poco più di 1.600.000. Capitalizzano soltanto una dozzina di milioni di euro contro quasi 1600 milioni dell’ordinaria (inizio maggio 2008). Gli scambi sono al lumicino. La media infatti mensile non raggiunge i 200 el lontano 1986 Sai- Npem effettuò un aumento di capitale offrendo ai soci ordinari la possibilità di sottoscrivere una nuova azione di risparmio convertibile per ogni tre titoli precedentemente posseduti al prezzo di 2.000 li- 114 <strong>Investire</strong> ■ giugno 2008 IMPREGILO SAIPEM pezzi per seduta. La società Impregilo non distribuisce dividendo dal 2004, allorquando le ordinarie incassarono 0,126 euro per azione e le risparmio 0,165 euro. Nel prossimo futuro, in occasione dello stacco di un auspicato dividendo, scatterà perciò la clausola del cumulo dei dividendi. Ma stiamo parlando di poche decine di centesimi, mentre la quotazione delle risparmio risulta praticamente doppia rispetto a quella delle ordinarie. Una situazione analoga a quella di svariate azioni di risparmio, come Stefanel, facilitata dalla totale illiquidità dei titoli. Chi vuole spingere alle stelle le quotazioni, in assenza di “let- re. Le successive operazioni sul capitale sono state effettuate, come nel 1988 e nel 1991, offrendo azioni ordinarie anche ai possessori delle azioni di risparmio. L’entità delle azioni di risparmio è così continua- L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. Poche, care e con scambi al lumicino tera” trova una porta aperta. Anche se quanto è successo con la Mondadori risparmio deve essere sempre tenuto presente dagli speculatori. Queste azioni di risparmio offrono la solita pre- mente diminuita grazie anche alla possibilità offerta ai soci di convertirle in ordinarie. Un anno fa le risparmio convertibili si erano ridotte a 159.101 e tale cifra è probabilmente ancor più diminuita alla fine del 2007. In tal modo la capitalizzazione delle risparmio raggiunge a malapena 4 milioni di euro contro oltre 12 miliardi delle ordinarie. Questa azione di risparmio, al contrario di molte altre negative proposte degli anni 80, è risultata una scelta vincente. La quotazione dell’azione di risparmio si è moltiplicata per 30 volte dalla data di emissione e inoltre i soci hanno ovviamente incassato un dividendo superiore a quello delle ordi- lazione sugli utili del 5% sul nominale, cumulabile nei due esercizi successivi e hanno comunque diritto a un dividendo superiore del 2% sul nominale rispetto a quello delle azioni ordinarie. ■ L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. Un titolo d’oro (nero) ma totalmente illiquido narie. La prelazione offerta infatti ai sottoscrittori delle risparmio convertibili garantisce un dividendo superiore del 3% sul nominale rispetto a quello delle azioni ordinarie, oltre ai soliti altri privilegi. Quest’anno le azioni risparmio convertibili incasseranno un dividendo di 0,47 euro contro 0,44 elargito alle ordinarie. La differenza di dividendo sembra di poco conto: 0,03 euro. Ma se si moltiplica tale maggior incasso per venti anni si apprezza ben diversamente questo privilegio. In pratica con solo tale extra - incasso si copre il prezzo pagato nel lontano 1986 per sottoscriverle. Purtroppo questa interessante azione di risparmio è totalmente illiquida. ■
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