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BANCO DI SARDEGNA e azioni di risparmio Ldel Banco di Sardegna sono quotate dal dicembre 1986. Allora erano denominate “quote di risparmio”. Hanno la prelazione nella distribuzione degli utili pari al 5% del nominale, uzzi Unicem aveva Bproposto anni fa la conversione delle risparmio in ordinarie con un rapporto, troppo penalizzante per le risparmio, criticato dagli analisti. Le adesioni alla proposta non furono consistenti. Attualmente, all’inizio di maggio, la società capitalizza, con le azioni ordinarie, circa 2.800 milioni di euro mentre la capitalizzazione delle risparmio raggiunge a malapena 460 milioni. L’entità delle risparmio in circolazione è ovviamente molto ridotta. Questa categoria di titoli è stata più volte offerta in sottoscrizione ai dipendenti (luglio 2003, luglio 2004, giugno 2005 etc). Fimedi, la so- cumulabile nei due esercizi successivi, e hanno comunque diritto a un dividendo superiore del 2% rispetto alle ordinarie. I soci possessori delle risparmio si attendevano nel 2001 la conversione delle risparmio in ordina- L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. BUZZI UNICEM cietà controllante che fa capo alla famiglia Buzzi, per non annacquare la partecipazione in ordinarie, ha optato per l’offerta in sottoscrizione ai dipendenti delle risparmio. Le azioni di risparmio di Buzzi Unicem sono però interessanti. Non c’è fretta di convertirle, a meno di ricevere una nuova offerta meno penalizzante. Assicurano infatti un dividendo privilegiato del 5% sul valore nominale e un dividendo complessivo maggiorato rispetto a quello delle azioni ordinarie in misura pari al 4% del valore nominale. In caso d’esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie tale percentuale salirà al 4,5%. Si tratta di una clausola po- Le uniche quotate, e sotto i mezzi propri rie. Il Banco, infatti, è l’unica società quotata - dopo la cancellazione dal listino del Banco di Napoli - ad avere quotate le sole azioni di risparmio. Una situazione che in teoria non dovrebbe essere permessa dal regolamento di Borsa che richiede le duplice quotazione delle due categorie di titoli. Ma sette anni fa, invece della conversione, il Banco di Sardegna preferì emettere delle azioni privilegiate, mai quotate, che assicurano un dividendo privilegiato del 10% subordinato a quello riservato alle azioni di risparmio e un dividendo complessivo maggiorato rispetto alle ordinarie in misura pari Poche in circolo, ma rendono bene co presente nei regolamenti delle altre azioni di risparmio. Buzzi Unicem ordinaria rende il 2,5% circa. Il dividendo è stato infatti di 0,42 euro. Buzzi Unicem risparmio offre invece un all’1% del valore nominale. Ora sono perciò in circolazione 41.666.693 azioni ordinarie, 873.332 azioni privilegiate e 6.600.000 azioni di risparmio, le uniche quotate. Il Banco di Sardegna è controllato, con oltre il 50% del capitale ordinario, dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna. La banca modenese rastrella regolarmente i titoli del Banco di Sardegna in Borsa come da comunicazioni alla Consob nei recenti anni. L’azione rende il 3,8% (dividendo di 0,56 euro) e quota largamente sotto i mezzi propri. Il rapporto capitalizzazione / mezzi propri, è infatti inferiore a 0,75. ■ L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. rendimento del 4% grazie all’elargizione di un dividendo di 0,444 euro. Tale maggiore rendimento è in massima parte riconducibile al forte spread esistente tra le due categorie di azioni. ■ giugno 2008 ■ <strong>Investire</strong> 101
REPORT AZIONI DI RISPARMIO e azioni di risparmio LDanieli vennero emesse nel 1986 nel rapporto di 79 azioni ogni 80 ordinarie possedute. In tal modo, seguendo la moda del momento, la proprietà non si privava della mag- uando Edison lanciò Q il pesante aumento di capitale del 2003, molti pronosticavano anche la conversione delle (poche) risparmio in ordinarie.Invece i vertici aziendali, con una strana decisione, offrirono condizioni interessanti di redditività ai possessori delle risparmio pur di non convertirle in ordinarie. Le azioni di risparmio Edison garantiscono ora infatti un dividendo privilegiato del 5% sul valore nominale cumulabile nei 4 esercizi successivi e un dividendo complessivo maggiorato, rispetto a quello delle azioni ordinarie, in misura pari al 3% del valore nominale. Le 102 <strong>Investire</strong> ■ giugno 2008 DANIELI gioranza della società e otteneva liquidità a costo contenuto. Le azioni di risparmio hanno diritto alla prelazione sugli utili dell’esercizio in misura del 5% del valore nominale cumulabile nei L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. Performanti in Borsa, ma dividendi micro stesse risparmio sono convertibili in ordinarie tra il 1° gennaio ed il 31 marzo del sesto esercizio qualora alle stesse non venga assegnato un dividendo per cinque esercizi successivi. Queste clausole hanno riportato l’interesse sulle risparmio che hanno spesso quotato su livelli superiori rispetto alle ordinarie. La quantità di Edison risparmio in circolazione è ridicola. Solo 110 milioni di titoli. La loro capitalizzazione tocca a malapena 180 milioni di euro mentre le ordinarie capitalizzano 8.000 milioni. Il rendimento delle Edison ordinarie è stato del due esercizi successivi ed hanno comunque diritto ad un dividendo superiore del 4% sul valore nominale rispetto a quello delle azioni ordinarie. Le azioni ordinarie hanno mediamente quotato in questo ventennio sempre il 40%-70% in più delle risparmio. I risultati economici colti dalla Danieli hanno offerto buone soddisfazioni anche ai possessori delle azioni di risparmio. Queste quotavano 1,30 euro nel 2003. Ora, dopo un massimo superiore a 20 euro nel 2007, quotano attorno a 15 euro. Una performance invidiabile. Il dividendo è stato però sempre omeopatico. Le ordinarie sono state re- EDISON Buoni dividendi con (poche) speranze di conversione 3,2% mentre per le risparmio si tocca il 5%.Le possibilità di una conversione sembrano essersi allontanate dopo la decisione di favorire le risparmio con i suddetti rendimenti. munerate nel novembre 2007 con una cedola di 0,14 euro mentre le risparmio hanno incassato 0,161 euro per azione. Il rendimento perciò è risultato bassissimo: 0.6% per le ordinarie, 1,1% per le risparmio. La capitalizzazione delle ordinarie è di circa 1000 milioni di euro, quella delle risparmio si aggira sul 65% di tale cifra. Come per quasi tutte le risparmio, sono circolate negli ultimi anni voci di una possibile conversione in ordinarie. Voci non concretizzatesi in quanto questa operazione avrebbe comportato l’annacquamento del controllo della società friulano, in mano alla Sind International. ■ L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. Ma gli irriducibili propugnatori della conversione non demordono. Mai dire mai. Nel frattempo incassano un dividendo decisamente superiore a quello elargito alle ordinarie.■
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