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e azioni di risparmio LItalcementi vennero emesse nel 1985 al prezzo di Lit.7500. Era il momento di massimo fulgore per questa categoria di titoli. I possessori di questi titoli videro nel 1992 più che dimezzato il valore dell’azione di risparmio. Ma sul lungo termine, considerando anche i buoni dividendi, l’operazione non è risultata negativa. Le azioni di risparmio Italcementi godono di prelazione nella distribuzione di utili dell’esercizio in misura del 5% del valore nominale, cumulabile nei due esercizi successivi e hanno comunque diritto a un dividendo superiore del 3% sul valore nominale rispetto a quello delle ITALMOBILIARE l fondo Hermes da setti- Imane è presente nei titoli dei giornali finanziari. Ha chiesto la conversione delle azioni di risparmio Italmobiliare, di cui possiede una discreta percentuale. Si tratterebbe di un’operazione favolosa per Hermes ITALCEMENTI azioni ordinarie. Le azioni di risparmio sono 105 milioni circa. Le ordinarie circa 177 milioni. Un’eventuale conversione priverebbe Italmobiliare del controllo della principale compagnia posseduta. Un’eventualità che ragionevolmente si può per il momento scartare. Le azioni ordinarie di Italcementi capitalizzano quasi 2500 milioni. Le risparmio poco più di 1000 milioni. Il rendimento dell’azione ordinaria è stato quest’anno pari al 2,6%, mentre le risparmio hanno reso il 3,8%. Una ragione valida per mantenerle in portafoglio, se interessati ai titoli cementiferi e se ottimisti L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. in quanto le azioni di risparmio, che quotavano poco sopra 40 euro al momento della richiesta, sarebbero concambiate con titoli trattati allora ben oltre 60 euro. Quante possibilità ha il fondo inglese di vincere que- Meritano per il rendimento L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. sull’evoluzione della Borsa, rispetto al possesso delle ordinarie. Tutto questo anche in mancanza del pepe speculativo spesso offerto dalle risparmio per una possibile conversione. Un fondo inglese le vorrebbe convertite, ma... sta battaglia? Mentre scriviamo questo commento tali possibilità sono scarsissime. Per non dire nulle. Infatti Pesenti non si priverebbe mai del controllo della sua finanziaria per favorire le mire speculative di un fondo inglese. Le azioni di risparmio le aveva infatti emesse nel lontano 1985 a Lit. 20.000 proprio per evitare un’eccessiva diluizione del suo pacchetto di controllo. Queste azioni assicurano un dividendo privilegiato del 5% sul valore nominale e un dividendo complessivo maggiorato, rispetto a quello delle azioni ordinarie, in misura pari al 3% del valore nominale. Sono perciò le stesse caratteristiche di Italcementi risparmio. L’azione di risparmio, trattata all’inizio di maggio attorno a 10 euro, aveva toccato un massimo di 15,88 euro un anno fa. L’azione mostra un contenuto rapporto prezzo/utile inferiore a 7. ■ La forbice tra le due categorie di azioni non si è molto ridotta nel tempo. Il massimo del 2005 è stato di 60 euro per le ordinarie Italmobiliare e di 45 euro per le risparmio. Praticamente non siamo lontani dalle quotazioni odierne. I possessori delle risparmio Italmobiliare hanno però goduto di un dividendo superiore. Le risparmio infatti hanno reso quest’anno il 3,7% (cedola di 1,678 euro) mentre le ordinarie hanno mostrato un rendimento del 2,7% (cedola di 1,60 euro per azione). Non crediamo che il fondo Hermes ottenga la conversione alla pari. Ma l’azione di risparmio quota su valori decisamente inferiori al patrimonio sociale. ■ giugno 2008 ■ <strong>Investire</strong> 103
REPORT AZIONI DI RISPARMIO orgosesia ha una lun- Bga storia borsistica. Formalmente è stata infatti fondata nel 1850. E’ stata riquotata con le ordinarie e le risparmio nel 1978. Poi ha ancora cambiato molte volte i suoi investimenti.Contemporaneamente mutava l’azionista di riferimento. Attualmente, dopo un’infelice esperienza negli anni Novanta nel settore degli articoli di lusso - allorquando era controllata da Iniziativa Sa - rientra negli interessi del Gruppo Gabbiano. I suoi investimenti ora spaziano dalla produzione e commercio di prodotti e macchinari tessili alle operazioni mobiliari ed immobiliari. Le azioni di risparmio, el 1985 Fiat emise Nazioni di risparmio a 5.000 lire nel rapporto di un’azione risparmio ogni 10 titoli ordinari o privilegiati posseduti. Non si trattò di una felice esperienza. Soltanto sette anni dopo le azioni di risparmio passavano di mano a 1.450 lire pur tenendo conto della mini assegnazione gratuita (1: 25) avvenuta nel 1987. Vennero inoltre emesse 22.500.000 azioni di risparmio nel 1986 offerte in sottoscrizione ai dipendenti a 5.000 lire. Le azioni di risparmio offrono un rendimento privilegiato del 6,2% sul valore nominale (euro 5) e un dividendo complessivo maggiorato rispetto a quello delle azioni ordina- 104 <strong>Investire</strong> ■ giugno 2008 BORGOSESIA quotate su Expandi, sono soltanto 909.677. Questi titoli sono non convertibili e dal valore nominale di euro 1,20. Le risparmio hanno staccato un discreto dividendo nel 2003 e hanno of- FIAT rie in misura pari al 3,1% del valore nominale. Le privilegiate invece garantiscono una prelazione sugli utili fino al 6,2% del loro valore nominale. Le Fiat risparmio in circolazione sono quasi 80 milioni. Le ordinarie quasi Occhio, scambi quasi inesistenti L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. ferto nello scorso febbraio un dividendo di 0,06 euro. Le ordinarie invece non hanno distribuito alcunché.La risparmio quota sistematicamente su valori superiori rispetto all’ordinaria. Aveva toccato un Alternativa alle ordinarie sui tempi lunghi 1.100 milioni, le privilegiate poco più di 100 milioni. Più volte si è ventilata la possibilità della conversione delle privilegiate e delle risparmio in ordinarie, ma questa ipotesi non si è concretizzata. La voce sulle privilegiate circola L’andamento in Borsa negli ultimi tre anni. massimo di 2,41 euro nel 2007. Ora veleggia attorno a 1.65 mentre l’ordinaria, all’inizio di maggio, quotava attorno a 1,55 euro. Le azioni ordinarie in circolazione sono oltre 13,5 milioni. Perciò più che 13 volte l’ammontare delle risparmio. Ma i possessori delle risparmio non sarebbero felici di un’eventuale conversione. Il dividendo, infatti, ha permesso di limitare (molto parzialmente) la discesa del valore dei titoli. L’azione di risparmio è ovviamente illiquida. La media di titoli trattati giornalmente risulta inferiore ai 700 pezzi. Occhio perciò all’estrema farraginosità degli scambi. ■ fin dal 1969. Prima o poi forse avverrà, ma l’attesa è stata indubbiamente lunga... Le risparmio Fiat hanno staccato una cedola di 0,55 euro (rendimento del 5,5%) contro la cedola di 0,40 euro delle ordinarie (rendimento 3%) e delle privilegiate (rendimento 3,9%). Chi voglia puntare sul titolo automobilistico italiano può valutare la convenienza di scegliere le risparmio. Otterrà un rendimento decisamente superiore. E potrà sfruttare eventuali voci estremamente speculative su ipotetiche conversioni. Ricordando però che, come detto, dal 1969 c’è chi si attende la conversione delle privilegiate. ■
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