IMPRENDITORI CORAggIOSI - Confindustria Udine
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Economia<br />
Focus- Sicurezza tra la gente<br />
Sei visite guidate al cantiere per la ristrutturazione<br />
della scuola media “Manzoni”, 24<br />
seminari, quattro convegni, otto tra corsi ed<br />
incontri di istruzione, quattro incontri con<br />
dimostrazioni cui si aggiungono le dimostrazioni<br />
di interventi di salvataggio da parte dei<br />
Vigili del Fuoco, la testimonianza di Nives<br />
Meroi e Romano Benet, due rappresentazioni<br />
cinematografiche, due rappresentazioni<br />
di Ocjo con i Trigeminus, una rappresentazione<br />
del Palio Studentesco; gli incontri con<br />
la gente da otto postazioni collocate nella<br />
Loggia del Lionello, due mostre fotografiche,<br />
quella dell’ANMIL in Casa Cavazzini e quella<br />
promossa dal Comune di <strong>Udine</strong> e dall’Istituto<br />
Statale d’Arte Sello. Tutto questo è stato<br />
il Festival della “Sicurezza Tra la Gente”, di<br />
cui <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> è stata importante<br />
punto di riferimento.<br />
Palazzo Torriani è stato, infatti, sede di<br />
numerosi incontri, dibattiti e convegni, a<br />
ulteriore conferma dell’impegno preso con<br />
la sottoscrizione, nel settembre 2004, del<br />
protocollo d’Intesa sulla Sicurezza, nella ferma<br />
convinzione che questa debba costituire<br />
una componente integrante della cultura<br />
civica.<br />
Il Festival ha avuto una sua anticipazione già<br />
martedì 29 marzo con la conferenza stampa<br />
di presentazione dell’iniziativa. Nell’occasione,<br />
Adriano Luci, presidente di <strong>Confindustria</strong><br />
16 maggio11<br />
Le iniziative<br />
di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
29 marzo 2011- La conferenza stampa di<br />
presentazione del Festival a palazzo Torriani<br />
(foto Gasperi)<br />
<strong>Udine</strong>, che ha provveduto a coordinare le<br />
due settimane di iniziativa, ha esortato tutti,<br />
nessuno escluso, a non abbassare mai la<br />
guardia su questi temi in quanto “gli infortuni<br />
si portano dietro oltre a costi sociali ed<br />
economici significativi, costi morali che lasciano<br />
il segno soprattutto nei casi più gravi;<br />
perché, se l’imponderabile è immanente,<br />
è doveroso minimizzarne il rischio con la<br />
cultura della prevenzione che significa cura<br />
dell’organizzazione, rispetto delle regole di<br />
comportamento, attenzione e responsabilità,<br />
rispetto per sé e per gli altri; perché gli infortuni<br />
non accadono solo nei luoghi di lavoro,<br />
né in quelli più esposti al rischio, ma come<br />
documentano le statistiche, in casa ed in<br />
strada”.<br />
Il Festival ha preso poi ufficialmente il via<br />
lunedì 4 aprile in Sala Aiace, con l’osservazione<br />
di un minuto di silenzio, su espressa<br />
richiesta del sindaco di <strong>Udine</strong> Furio Honsell,<br />
in memoria di Dragan Jelinic, il carpentiere<br />
di nazionalità croata che venerdì 1 aprile<br />
ha perso la vita schiacciato mortalmente<br />
da una lastra di metallo all’interno di un<br />
cantiere edile a <strong>Udine</strong>: “Mi sono chiesto<br />
che senso avesse un Festival della sicurezza<br />
dopo un fatto così grave - ha dichiarato il<br />
primo cittadino -. Poi invece ho capito che<br />
questa può essere finalmente l’occasione<br />
per riflettere senza retorica sul problema<br />
della sicurezza sul posto di lavoro. La qualità<br />
di una vita sicura- ha concluso- deve essere<br />
il fine ultimo di tutte le nostre azioni”.<br />
Il primo appuntamento svoltosi a palazzo<br />
Torriani nell’ambito del Festival è stato il seminario<br />
di martedì 5 aprile dal titolo “Come<br />
Comunicare la sicurezza: come comunicare<br />
e promuovere la cultura e gli strumenti per<br />
la prevenzione dei rischi in tutti gli ambiti<br />
della vita civile”. Per il moderatore dell’incontro<br />
Giuseppe Carlini, senior partner di M.C.<br />
Management Consulting, “una comunicazione<br />
che ricerca solo lo shock e il sensazionalismo<br />
non sempre paga; è infatti più funzionale<br />
all’essere vista, che a fungere da fattore<br />
di educazione. Educare significa far vedere<br />
le cose non con il filtro del cervello, ma con<br />
gli occhi. La corretta comunicazione ha il<br />
compito non solo di creare attenzione sul<br />
problema, ma anche di aprire la strada verso<br />
possibili soluzioni”. L’incontro – apertosi con<br />
i saluti per conto di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> del<br />
capogruppo del Terziario Avanzato, Giovanni<br />
Claudio Magon, e del vice-presidente Matteo<br />
Tonon, che hanno ricordato l’impegno<br />
a tutto campo dell’Associazione sul fronte<br />
della sicurezza – è stato arricchito anche da<br />
una tavola rotonda cui hanno preso parte<br />
quattro tra titolari, manager e responsabili<br />
della sicurezza dei settori delle costruzioni,<br />
del mobile, delle meccaniche e della<br />
siderurgia: Piero Petrucco (ICOP), Alberto<br />
Gortani (Moroso), Carlo Tonutti (Tonutti) e<br />
Gianfranco Magnano, esperto e consulente<br />
per la sicurezza: unanime l’opinione che la<br />
sicurezza sia un fatto culturale da insegnare<br />
e imparare, prima di tutto, a casa e a scuola.<br />
Le iniziative di Largo Melzi sono proseguite<br />
mercoledì 6 aprile con l’incontro a cura del<br />
Consorzio per lo Sviluppo Industriale della<br />
Zona dell’Aussa Corno “Edmosis best practices-Mobilità<br />
e Sicurezza integrata sostenibile”.<br />
Edmosis è acronimo di Educazione,<br />
Mobilità e Sicurezza Integrata Sostenibile.<br />
Infatti, “La sicurezza non si fa solo nei luoghi<br />
di lavoro- ha sottolineato l’ingegner Marzio<br />
Serena, direttore del Consorzio per lo Sviluppo<br />
Industriale della Zona del’Aussa Corno<br />
- dobbiamo ricordarci che più della metà<br />
degli infortuni mortali si verifica in strada. La<br />
sicurezza stradale, quindi, è determinante<br />
nell’educazione complessiva alla sicurezza