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<strong>IL</strong> <strong>CALITRANO</strong> N. <strong>23</strong> n.s. – Maggio-Agosto 2003<br />
l 10 aprile 2003 l’IIS (Istituto di Istru-<br />
Izione Superiore) “A.M. Maffucci” è stato<br />
invitato al Quirinale.<br />
La nostra Scuola è stata prescelta dal<br />
Ministero dell’Istruzione perché si distingue,<br />
a livello nazionale, nella didattica<br />
della Fisica, grazie al progetto “Apprendimento<br />
e insegnamento interattivo”.<br />
Il progetto è diretto dai professori<br />
Pietro Cerreta e Canio Lelio Toglia i<br />
quali, adoperando le apparecchiature della<br />
Mostra “Le ruote quadrate”, coinvolgono<br />
gli alunni dell’ITC, dell’ISA e del<br />
Liceo Scientifico, le tre Scuole che compongono<br />
l’Istituto. In realtà, si tratta di<br />
una collaborazione – resa possibile dalla<br />
nuova Legge dell’Autonomia Scolastica<br />
– tra una Scuola, il “Maffucci”, e “ScienzaViva”,<br />
l’Associazione no-profit che gestisce<br />
la Mostra, di cui gli stessi professori<br />
fanno parte.<br />
Per la stessa data il Ministero aveva<br />
invitato al medesimo scopo altre scuole,<br />
9 per la precisione, per i loro progetti<br />
sull’Astronomia, la Geografia e la Fisica.<br />
Il giorno precedente io e altri 19 allievi<br />
delle tre Scuole del Maffucci, accompagnati<br />
dal vicepreside, prof. Giovanni<br />
Melaccio e dai professori Cerreta e<br />
Toglia, siamo partiti per Roma. I membri<br />
della delegazione meritano di essere qui<br />
ricordati: Valeria Basile, Clementina Capasso,<br />
Gerardina Cesta, Luisa Ciano, Serafina<br />
D’Annunzio, Massimo Di Milia,<br />
Giuseppe Di Napoli, Vito Di Napoli, Angelo<br />
Gallo, Giuseppina Gautieri, Riccardo<br />
Iannella, Giuseppe Maffucci, Antonella<br />
Maglione, Giuseppina Marchitto,<br />
Giuseppina Montano, Roberta Strollo,<br />
Rossella Tita, Gianmichele Toglia, Martina<br />
Nicoletta Zarrilli.<br />
Passata la notte in un albergo della<br />
Capitale, ci siamo levati di buon’ora per<br />
arrivare al Palazzo in tempo per la colazione,<br />
svoltasi nel Salone delle Feste.<br />
C’è stato bisogno di un tempo considerevole<br />
per accedervi, dovendo passare attraverso<br />
le maglie e i detector del sistema<br />
di sicurezza che protegge il Capo dello<br />
Stato.<br />
Subito dopo, in un’altra delle sontuose<br />
sale del Palazzo, una funzionaria del<br />
Quirinale ci ha spiegato che la nostra<br />
presenza al Quirinale derivava dal proposito<br />
del Presidente della Repubblica<br />
ANTONELLA CESTONE<br />
VISITA AL QUIRINALE<br />
Il professore Cerreta presenta l’IIS “A. Maffucci” di Calitri al Presidente e alla Signora Ciampi<br />
Carlo Azeglio Ciampi di avvicinare i giovani<br />
alle istituzioni, specialmente nella<br />
sua dimora ufficiale.<br />
Ogni mese, infatti, alcune Scuole,<br />
che si mettono in evidenza in ambito nazionale<br />
per la didattica, sono invitate al<br />
Quirinale per vivere una giornata nella<br />
dimora di colui che rappresenta tutti noi<br />
italiani e riassume in sé l’unità e la continuità<br />
dello Stato.<br />
Il Palazzo, come l’incaricata ci ha ancora<br />
spiegato, ha innanzitutto un decoro<br />
da mantenere e molte sono le persone<br />
che sono addette a questo compito. Abbiamo<br />
avuto modo di conoscerne alcune,<br />
altamente specializzate nel loro settore,<br />
le quali si sono presentate a noi e con<br />
grande comunicativa ci hanno parlato<br />
delle mansioni che sono state chiamate a<br />
svolgere: gli addetti al restauro e alla manutenzione<br />
dei mobili; i responsabili dei<br />
giardini e, nel contempo, delle composizioni<br />
di fiori freschi che, giornalmente e<br />
nelle occasioni particolari, abbelliscono<br />
le sale del Palazzo; le signore a cui è affidato<br />
il compito di rinfrescare periodicamente<br />
e restaurare gli arazzi; i corazzieri,<br />
impegnati, grazie anche all’imponente<br />
statura, nella difesa della sicurezza<br />
del Quirinale e in compiti di rappresen-<br />
4<br />
tanza, allorquando le delegazioni straniere<br />
sono in visita al Capo dello Stato.<br />
Un’altra funzionaria, poi, con l’aiuto<br />
di immagini, ha svolto una lezione di<br />
educazione civica riportandoci alla mente<br />
i dieci presidenti che si sono susseguiti<br />
dalla proclamazione della Repubblica<br />
ad oggi e gli atti più rilevanti da<br />
loro compiuti. Essa, interrogando noi ragazzi<br />
con fare garbato, ha verificato la<br />
conoscenza, nostra e degli allievi delle<br />
altre scuole, della Costituzione e devo<br />
dire che il nostro gruppo si è distinto meritevolmente<br />
citandone a memoria alcuni<br />
articoli e suscitando l’ammirazione dei<br />
presenti.<br />
Dopo ciò, quando ormai l’attenzione<br />
di noi tutti dava segni evidenti di stanchezza,<br />
abbiamo visto arrivare un giovine<br />
signore che, con un piglio tra il serio e<br />
il faceto, ci ha annunciato che stava per<br />
parlarci di un argomento che ci avrebbe<br />
scandalizzato o perlomeno avrebbe sollevato<br />
le nostre riserve, per la poca considerazione<br />
che tra noi italiani esso ha:<br />
l’inno nazionale. E, con uno stile accattivante,<br />
muovendosi rapidamente sulla pedana<br />
dalla quale ci parlava, raccontandoci<br />
aneddoti, drammatizzando situazioni<br />
verosimili con l’aiuto del pubblico