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IL CALITRANO N. 23

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N. <strong>23</strong> n.s. – Maggio-Agosto 2003 <strong>IL</strong> <strong>CALITRANO</strong><br />

La Signora Ciampi vuol provare, incuriosita, il modellino delle ruote quadrate<br />

presente, è riuscito a rinnovare un’attenzione<br />

ormai allo stremo.<br />

Ed è stata una bellissima lezione, con<br />

la quale abbiamo appreso l’originalità<br />

culturale e musicale del nostro inno nazionale<br />

il quale – diversamente da quelli<br />

di altri Paesi (Francia, Stati Uniti, Germania…)<br />

che godono forse di maggiore<br />

apprezzamento – non è copiato da inni<br />

già esistenti ed è stato scritto e musicato<br />

proprio nel periodo di cui ha cantato gli<br />

ideali.<br />

L’inno francese, invece, deriva dal<br />

“Chant de guerre pour l’armée du Rhin”,<br />

che i volontari di Marsiglia in marcia<br />

verso Parigi durante la rivoluzione francese<br />

adottarono come canto e solo nel<br />

1795 divenne “La marsigliese”; quello<br />

americano, poi, e quello tedesco sono<br />

presi “a prestito” l’uno da un motivo inglese,<br />

l’altro da un canto austriaco!!!<br />

E alla fine il giovine signore dall’eloquio<br />

così travolgente è riuscito a farcelo<br />

cantare. Abbiamo cantato l’inno con il<br />

cuore davvero rivolto verso i valori nazionali,<br />

essendo entrati a poco a poco<br />

nell’ottica in cui gli aspetti musicali, storici<br />

e patriottici si fondevano meravigliosamente.<br />

Anche la rivalutazione dell’inno di<br />

Il salone in cui è avvenuta la cerimonia. Di spalle il Presidente e la Signora Ciampi, a destra<br />

Gianmichele Toglia e Luisa Ciano mentre presentano il modellino delle ruote quadrate<br />

5<br />

Mameli, abbiamo arguito, è volontà precisa<br />

dell’attuale Presidente della Repubblica.<br />

A questo punto, ed era ormai mezzogiorno,<br />

ci è stata annunziata una sorpresa:<br />

l’arrivo del Presidente con la moglie,<br />

la signora Franca. Non tutti i mesi, a<br />

causa dei suoi innumerevoli impegni,<br />

egli può salutare gli studenti in visita al<br />

Palazzo. Questa volta siamo stati proprio<br />

fortunati!!<br />

Alla sua presenza due scuole tra le<br />

presenti sono state chiamate ad esporre i<br />

loro progetti. E, insieme all’Istituto Nautico<br />

di Viareggio, è stata chiamata la nostra<br />

Scuola!!!<br />

Emozionati ed eccitati nel contempo<br />

siamo balzati tutti in piedi per sistemarci<br />

contro la parete laterale della sala e poter<br />

meglio osservare il professore Cerreta<br />

che con Gianmichele Toglia e Luisa Ciano,<br />

due studenti dell’IIS, si avvicinava<br />

alla coppia presidenziale per fare loro<br />

dono di un modellino delle ruote quadrate,<br />

realizzato per l’occasione dal maestro<br />

falegname Vito Cerreta.<br />

La signora Franca è stata invitata a<br />

sperimentare il modellino, mentre Gianmichele<br />

Toglia spiegava le leggi fisiche<br />

che ne stanno alla base. Un oggetto quadrato<br />

che rotola naturalmente su delle<br />

gobbe arrotondate desta una ovvia curiosità.<br />

Il Presidente e la moglie sono<br />

parsi molto divertiti e interessati dal fenomeno<br />

e hanno chiesto delucidazioni,<br />

che il nostro amico ha dato molto puntualmente.<br />

Luisa Ciano, che è intervenuta subito<br />

dopo, ha presentato il Progetto “Apprendimento<br />

e insegnamento interattivo” che<br />

consente agli studenti delle Scuole superiori<br />

di Calitri un particolare approccio<br />

sperimentale ai fenomeni della fisica.<br />

Partecipando a questo Progetto noi studenti<br />

delle Scuole di Calitri abbiamo due<br />

opportunità, quella di svolgere un corso<br />

esperienziale di Meccanica, Ottica, Elettromagnetismo,<br />

Percezione umana ecc.,<br />

che prelude alle lezioni scolastiche teoriche,<br />

e quella di diventare istruttori di altri<br />

ragazzi. Infatti, quando la mostra viene<br />

richiesta in una qualsiasi città italiana,<br />

gli studenti che hanno seguito il corso,<br />

sono invitati a loro volta a «formare» i<br />

loro coetanei della Scuola della città richiedente.<br />

Questa «collaborazione tra pari»<br />

risulta didatticamente molto produttiva,<br />

tanto che i ragazzi della città ospitante<br />

poi riescono a gestire la mostra sulla<br />

sola base conoscitiva fornita durante<br />

questo rapporto paritario.<br />

Il professore Cerreta, nel presentare<br />

la nostra Scuola, ha illustrato il paese di<br />

Calitri in cui essa ha sede, descrivendo<br />

la tenacia e la laboriosità dei suoi abi-

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