SVOLTA ELEZIONI - Cinque Quotidiano
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18<br />
AGENDA<br />
Argot<br />
La bellezza di Irina<br />
e L’odore del mondo<br />
Ispirato a un articolo di Concita de Gregorio,<br />
all’Argot va in scena fino al 18 novembre<br />
“L’odore del mondo”, un monologo che<br />
racconta la vita di una ragazzina moldava<br />
cresciuta nel mito della sua bellezza; un<br />
mito destinato a decadere dopo un avvenimento<br />
che all’età di 12 anni sconvolge la<br />
sua vita. Attraverso le tre fasi della<br />
narrazione, la fanciullezza, l’età della fertilità<br />
e della consapevolezza, Irina intraprende un<br />
viaggio intimo che le fa rivalutare il valore<br />
della propria avvenenza, che da vanto è divenuta<br />
per lei una maledetta zavorra.<br />
cinque<br />
martedì 13 novembre 2012<br />
WEB: cinquegiorni.it<br />
@: info@cinquegiorni.it<br />
Campione d’incassi nel 2010 al cinema, torna sul palcoscenico la pièce<br />
di David Seidler sul monarca balbuziente. «Una commedia politica» dice<br />
l’attore e deputato «sul senso profondo di responsabilità etica e morale»<br />
U<br />
n parlamentare alle<br />
prese con un testo che<br />
lui stesso ha definito<br />
in sede di presentazione «altamente<br />
politico sul senso<br />
profondo di responsabilità<br />
etica e morale». E’ Luca Barbareschi,<br />
protagonista da stasera<br />
al 2 dicembre sul palco<br />
del Teatro Quirino con “Il<br />
discorso del re”, la pièce<br />
scritta da David Seidler già<br />
apprezzatissima nel 2010 sul<br />
grande schermo nella grande<br />
interpretazione di Colin Firth.<br />
In scena, in una Londra surreale<br />
a cavallo tra gli anni<br />
’20 e ’30, le vicende di Albert,<br />
secondogenito balbuziente<br />
del re d’Inghilterra Giorgio<br />
V e succeduto sul trono alla<br />
morte del padre dopo la rinuncia<br />
del fratello maggiore<br />
Edoardo, che divenne sì monarca<br />
ma che, per amore di<br />
Wallis Simpson, abdicò neppure<br />
un anno dopo. Il percorso<br />
personale del timido,<br />
complessato e assai poco<br />
istituzionale sire (al secolo<br />
Re Giorgio VI) si intreccia<br />
nella pièce con la Storia della<br />
corona inglese, dando il là a<br />
una «commedia umana, - sottolinea<br />
Barbareschi - sempre<br />
in perfetto equilibrio tra toni<br />
Ispirato a un articolo<br />
di Concita de Gregorio<br />
tempolibero<br />
Al Teatro Belli il celebre testo di William Shakespeare adattato da Armando Pugliese<br />
Vanessa Gravina s’arrabbia. È la bisbetica domata<br />
L’attrice Vanessa Gravina è “La bisbetica domata”, in scena fino al 25 novembre al Teatro Ghione. In una Padova reinventata dall’autore e regista<br />
Armando Pugliese, viene descritta la vigorosa conquista dell’irrequieta Caterina da parte del caparbio Petruccio (Edoardo Siravo), avventuriero<br />
veronese, che sposa e soggioga l’intrattabile donna attirato soprattutto dalla sua dote. Il testo shakespeariano è affrontato da Pugliese come<br />
una commedia nella commedia, con i due protagonisti personaggi a loro volta di una rappresentazione cui altri personaggi assistono in scena.<br />
cinque<br />
Al Golden<br />
Debutta al Quirino “Il discorso del re”<br />
Sesso bugie e interfono<br />
In scena il Maldamore<br />
delle coppie moderne<br />
Un parlamentare sul trono<br />
BARBARESCHI è GIORGIO VI<br />
Sesso, bugie e al posto del videotape del celebre<br />
film di Steven Soderbergh un interfono lasciato<br />
acceso nella stanza dei bambini, che rivela accidentalmente<br />
le avventure extragoniugali di due<br />
(fino a quel momento) irreprensibili mariti. De-<br />
butta oggi al Teatro Golden “Maldamore”, storia<br />
di infedeltà e riconciliazioni scritta e diretta da<br />
Angelo Longoni e interpretata da quattro popolarissimi<br />
attori della commedia all’italiana di<br />
oggi come Tosca d’Aquino, Ugo Dighero, Stefano<br />
Pesce e Michela Andreozzi. Protagonisti della<br />
vicenda sono due coppie tra i trentacinque e<br />
quarantanni, Marco e Veronica e gli amici Paolo<br />
e Sandra. La loro vita, in apparenza serena,<br />
viene sconvolta quando, durante una festa di<br />
compleanno, il dispositivo per controllare i piccoli<br />
rimbomba da una camera all’altra fino alle orecchie<br />
delle ignare mogli. E ciò che sentono lascia<br />
poco spazio all’immaginazione. Si grida al tradimento<br />
e fra i quattro sposini esplode la fatidica<br />
crisi. Dalla quale, più che cornuti e mazziati,<br />
escono tutti sconfitti, fragili e consci di non<br />
aver saputo affrontare i problemi che la vita di<br />
coppia inevitabilmente comporta. Lo spettacolo<br />
è in replica fino al 2 dicembre.<br />
Fra. Ga.<br />
drammatici e leggerezze, ricca<br />
di ironia ma soffusa di<br />
malinconia, a tratti molto<br />
commovente, ma capace anche<br />
di far ridere». I temi<br />
forti del testo sono il senso<br />
di responsabilità, la dignità,<br />
la solidarietà familiare e la<br />
forza di volontà, che permette<br />
di superare ostacoli apparentemente<br />
insormontabili.<br />
La balbuzie di Albert è il la-<br />
Millelire<br />
scito di un’infanzia poco amata,<br />
trascorsa nelle mani di<br />
una bambinaia che lo detesta<br />
e mortificata dall’imposizione<br />
di apparecchi ortopedici e<br />
dalla correzione del mancinismo.<br />
Ma è anche il simbolo<br />
della forza della normalità<br />
di un uomo che ha saputo<br />
andare oltre i meccanismi da<br />
“ditta” della famiglia reale,<br />
formando lui, a sua volta,<br />
Pugni e filosofia, la<br />
boxe è sentimentale<br />
Il combattimento come metafora della vita.<br />
Fino al 18 novembre è in scena al Millelire<br />
“Il pugile sentimentale”, brillante commedia<br />
di Alberto Rigettini che racconta la storia di<br />
un boxeur giunto all’incontro più importante<br />
della sua carriera. Ma Frank (interpretato<br />
da Davide Mancini) è un atleta intellettuale<br />
e una volta sul ring inizia a perdersi nei<br />
suoi pensieri e a filosofeggiare infilandosi<br />
con la testa in situazioni paradossali ed<br />
esilaranti, tra gli incitamenti dell’allenatore,<br />
un coach alle prime armi, e i montanti sferratigli<br />
dall’avverario Van Terrible.<br />
cinque<br />
una famiglia basata sull’amore<br />
e sulla comprensione con<br />
una donna che non aspira<br />
alle luci della ribalta, ma che<br />
è perfettamente in grado di<br />
sostenerlo nei momenti difficili<br />
e di assumersi lei stessa<br />
responsabilità più grandi del<br />
previsto. Come quella di spingerlo,<br />
dopo numerosi tentativi<br />
falliti, a chiedere l’aiuto<br />
di un logopedista australiano<br />
(Logue) dai modi inconsueti,<br />
col quale Albert sviluppa un<br />
rapporto conflittuale che<br />
però è basato su una grande<br />
fiducia, così grande da fargli<br />
preparare insieme il temutissimo<br />
discorso con cui l’ormai<br />
re Giorgio VI annuncia<br />
al popolo britannico l’imminente<br />
entrata in guerra, guadagnandosi<br />
al tempo stesso<br />
il rispetto del governo e dell’intera<br />
nazione. E’ «eccellente,<br />
preciso, determinante<br />
- spiega ancora Barbareschi<br />
- il peso che ha ciascun personaggio<br />
della commedia,<br />
che oltre ai due protagonisti<br />
(Albert e Logue) riesce a rappresentare<br />
sapientemente il<br />
risvolto umano, psicologico,<br />
storico anche di tutti gli altri<br />
personaggi».<br />
cinque<br />
Protagonista nel ruolo<br />
del pugile Davide Mancini