SVOLTA ELEZIONI - Cinque Quotidiano
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P<br />
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Dei Conciatori<br />
Parole al vento<br />
Nonsense a teatro<br />
A metà strada tra il nonsense teatrale di<br />
Karl Valentin e Ionesco e il graffiante teatro-cabaret<br />
di Achille Campanile, va in<br />
scena fino al 18 novembre ai Conciatori<br />
“Avresti un pò di tempo?” di Fulvio Calderoli,<br />
“una serrata, estenuante, infinita e irresistibile<br />
conversazione” fra i tre “non meglio definiti<br />
personaggi in un non meglio definito sottoscala<br />
adibito a sala prove per un non<br />
meglio definito pianista capitato lì per<br />
caso”. Un dialogo senza apparente canovaccio<br />
che affronta i più disparati temi dell’attualità<br />
con ironia ma senza volgarità.<br />
cinque<br />
martedì 13 novembre 2012 19<br />
Una pièce in cui Fabio Angeletti alla fine muore<br />
Luca Angeletti, il Giulio della serie tv Rai “Tutti Pazzi per Amore”, è protagonista di “Alla fine lui muore”, monologo di Daniele Prato in scena<br />
all’Ambra alla Garbatella fino al 25 novembre. Sul palco un bambino che parla e pensa come un adulto. Oggi è un giorno importante perchè<br />
deve incontrare Gesù Cristo, ma il piccolo preferisce raccontarsi in un flusso di coscienza sghembo e spensierato; si pone domande importanti,<br />
rivela le sue 75 opinioni. E affiora lentamente l’odio per i suoi genitori, il prematuro desiderio di fuga, la voglia di trovare già un amore vero.<br />
cinque<br />
opstar dal 1999, cantautore dal 2002. Poi, lo scorso<br />
maggio, s’è trasformato perfino in filosofo Cesare<br />
Cremonini, e ha pubblicato “La teoria dei colori”,<br />
più che un disco un vero e proprio manuale di emozioni<br />
scritto, per sua stessa ammissione, «senza i filtri del<br />
buonismo o del politically correct». Stasera l’artista<br />
emiliano lo suona dal vivo al Palalottomatica per la terz’ultima<br />
tappa del tour 2012, un giro d’Italia che si<br />
chiuderà sabato nella sua Bologna e che ha attraversato<br />
l’Italia, in lungo e in largo, da Torino a Napoli, nel nome<br />
dell’amore: sognato, vissuto, maledetto; idolatrato comunque<br />
e in tutti i suoi effetti. «Forse queste canzoni<br />
sono una reazione più o meno inconscia al periodo<br />
Avresti un pò di tempo?<br />
è scritto da Fulvio Calderoli<br />
tempolibero<br />
All’Ambra alla Garbatella il monologo interpretato dal Giulio di Tutti pazzi per amore<br />
CREMONINI<br />
stasera in concerto al<br />
Palalottomatica per la<br />
tappa romana del tour<br />
con i brani dell’album<br />
“La teoria dei colori”<br />
AVE<br />
CESARE<br />
difficile che stiamo vivendo, alle difficoltà che giorno<br />
dopo giorno macchiano l’esistenza di ciascuno di noi»<br />
spiega Cesare, che sottolinea come il suo non sia un<br />
concept album ma «senz’altro un album di concetto» il<br />
cui manifesto sta tutto nel singolo di lancio “Il comico<br />
(sai che risate)”, emblema, nel titolo come nel testo (“E<br />
il mondo ride se mi piange il cuore”), di quella tragicommedia<br />
dei sentimenti che l’ormai 32enne chansonniere<br />
racconta (anche) a colpi di rock: dall’entusiasmo quasi<br />
adolescenziale di chi si innamora in “Una come te” - che<br />
“ha una valigia per le scarpe che sembra un aeroplano”<br />
- fino alla sofferenza consapevole di chi implora: “Fammi<br />
a pezzi dandomi del tu” (dal brano “Non ti amo più”).<br />
Due<br />
Vittima e carnefice<br />
La storia di Era<br />
Scritto e interpretato da Cinzia Villari, “Era<br />
rosso”, al Teatro Due fino al 18 novembre,<br />
racconta una storia di sofferenza in famiglia<br />
e nell’amicizia, fra tradimenti, desideri e<br />
sangue. Tradita dal marito, uomo di grande<br />
potere, la protagonista Era decide di vendicarsi.<br />
E il suo monologo inizia a gesto<br />
compiuto, mentre attende in casa l’arrivo<br />
della polizia, lei che è insieme vittima e<br />
carnefice della sua azione. «Ero incastrata<br />
in un mondo di relazioni che non mi interessava<br />
– dice al pubblico suo interlocutore<br />
- ma non riuscivo a scappare».<br />
cinque<br />
Al Circolo degli Artisti<br />
Hip hop e reggae<br />
Il mix giamaicano<br />
di Babaman<br />
Sul palco del Circolo degli Artisti sale stasera<br />
Babaman, uno dei principali artisti di musica<br />
raggamuffin, reggae e hip hop in Italia consacrato<br />
prima dall’album “Raggasonico”, uscito il 12<br />
ottobre 2010, e ora dall’ultimo “La nuova era”,<br />
il progetto più<br />
ambizioso e maturo<br />
della sua<br />
carriera che<br />
vede - fra gli altri<br />
- la partecipazione<br />
in tracklist<br />
di due<br />
grandi nomi della<br />
scena giamaicana<br />
come Sizzla<br />
e Burru Banton.<br />
I quattordici<br />
brani del disco,<br />
protagonista di<br />
gran parte della<br />
scaletta del concerto,raccontano<br />
attraverso<br />
rime graffianti<br />
e dirette il cambiamento tutt’altro che positivo<br />
di un’intera società (e non solo quella dello stivale).<br />
E il desiderio di far riflettere in un<br />
momento storico così particolare è evidente sin<br />
dal primo ascolto. Classe 1975, Babaman non<br />
ha bisogno di grandi presentazioni. Per lo meno<br />
non più: in dieci anni di attività ha infatti già<br />
registrato otto album e due mixtape. Cresciuto<br />
a Rho, nell’hinterland meneghino, Massimo Corrado<br />
(questo il suo nome all’anagrafe) è nato<br />
musicalmente nell’hip hop per poi approdare al<br />
raggamuffin in un momento successivo. Ne viene<br />
fuori un mix fra generi che è una vera e propria<br />
primizia da noialtri: un reggae di rime sospese<br />
tra impegno e divertimento che sembra suonare<br />
direttamente da Kingston.<br />
cinque<br />
Lo spettacolo è incentrato<br />
sui tradimenti in famiglia