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SVOLTA ELEZIONI - Cinque Quotidiano

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martedi 13 novembre 2012 5<br />

istituzioni<br />

COMUNE La rabbia nelle parole di addio del delegato del sindaco per le politiche a favore dell’handicap<br />

Disabili, Guidi abbandona Alemanno<br />

«Il peggior percorso politico<br />

della mia vita»: l’ex ministro<br />

per la Famiglia ha spiegato<br />

così le difficoltà con<br />

l’Amministrazione<br />

L<br />

o ha definito «il peggior percorso<br />

politico» della sua vita, spiegando<br />

di finire qui la collaborazione con la<br />

giunta Alemanno. Ma più che un annuncio<br />

di dimissioni, quello di Antonio Guidi, è<br />

sembrato lo sfogo di chi se ne va sbattendo<br />

la porta in faccia davanti a un padrone<br />

di casa distratto e noncurante.<br />

L’ex ministro della Famiglia e solidarietà<br />

sociale nel primo governo Berlusconi (e<br />

sottosegretario alla Salute nel secondo)<br />

non ha usato mezzi termini ieri nel comunicare<br />

agli organi di stampa la sua<br />

decisione. «Ho appena rassegnato le mie<br />

dimissioni da collaboratore per le politiche<br />

della disabilità della giunta Alemanno,<br />

per non costituire in alcun modo un alibi<br />

in questa delicata fase politico-amministrativa<br />

di Roma Capitale» ha spiegato<br />

alle agenzie di stampa alle quali ha voluto<br />

mostrare anche il clima in cui ha lavorato<br />

in questi anni. «Per il bene del mondo<br />

della disabilità ho per molto tempo continuato<br />

a lavorare con le mie sole forze<br />

ed il supporto del territorio. Ad una giunta<br />

che non è stata fin da subito in grado di<br />

concepire un approccio di sistema al mondo<br />

della disabilità, ma ha risposto con<br />

politiche tappabuco e assistenzialistiche<br />

alla criticità del territorio, io dico basta».<br />

Toni severi e secchi, di chi con amarezza<br />

e consapevolezza ha dovuto constatare<br />

SOCIALE<br />

Duecentottantatre euro al mese. Tanto costa mediamente nel<br />

Lazio mandare il proprio figlio all'asilo nido comunale, per<br />

una spesa che rimane comunque al di sotto della media nazionale<br />

(pari a 302 euro). È quanto emerge da un’indagine di Cittadinanzattiva<br />

nella quale Roma con 146 euro è il capoluogo<br />

meno caro, anche se la lista di attesa è ancora lunga e ben il<br />

27 per cento dei bambini resta fuori dall’asilo. La media nazionale<br />

è del 23,5 per cento. In compenso, secondo l’associazioni<br />

dei cittadini «le tariffe sono rimaste invariate in tutti i capoluoghi»<br />

nel confronto tra lo scorso anno e quello precedente.<br />

Il maggior numero di asili è ovviamente presente in provincia<br />

di Roma (299, con 18.162 posti), mentre la provincia di Rieti<br />

ne registra il numero minore (solo 4, con 205 posti). I dati<br />

sono on line su www.cittadinanzattiva.it: «L'analisi, svolta<br />

dall'Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva ha considerato<br />

una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3<br />

anni) con reddito lordo annuo di 44.200EUR e relativo Isee di<br />

19.900 euro. I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti<br />

ufficiali (anni scolastici 2010/11 e 2011/12) delle Amministrazioni<br />

comunali interessate all'indagine (tutti i capoluoghi<br />

di provincia) - spiega l’associazione - Oggetto della ricerca<br />

sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale<br />

per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e,<br />

dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno),<br />

per cinque giorni a settimana». «Dall'indagine effettuata è<br />

evidente che ancora oggi manca nel nostro Paese un sistema<br />

l’inadeguatezza di chi lo ha circondato.<br />

La conclusione suona come una sentenza<br />

amara: «Finisce così questo percorso<br />

che dal punto di vista politico si è rivelato,<br />

nella mia lunga esperienza, il peggiore<br />

da sempre. Continuerò ad occuparmi di<br />

sociale, questa volta con chi fa del sociale<br />

un impegno primario e non di facciata, il<br />

Psi del quale sono responsabile Nazionale<br />

dello Stato Sociale».<br />

Guidi dunque se ne va e riparte da un incarico<br />

di partito, dopo aver toccato con<br />

mano non solo l’enorme difficoltà a ottenere<br />

risultati a favore dei disabili in una<br />

città come Roma, ma soprattutto l’inadeguatezza,<br />

a suo dire, della giunta guidata<br />

dal sindaco Alemanno. Da uno come Guidi,<br />

da sempre impegnato per le politiche dell'handicap,<br />

non ci si aspettava un discorso<br />

così polemico, se non altro per il profilo<br />

professionale dato alla sua azione. Par-<br />

Il convegno<br />

«Valorizzare l’Agenzia per le tossicodipendenze»<br />

«La giunta Alemanno ha inanellato una lunga sfilza di fallimenti, spesso<br />

conditi da gestioni clientelari. Non fa eccezione ciò che è successo con<br />

l’Agenzia capitolina sulle Tossicodipendenze, che oltre ad aver escluso realtà<br />

consolidate ed efficienti del territorio romano, ha mostrato quanto sia<br />

sbagliato e pericolosa l’approccio che tende all’esclusione di coloro che<br />

sono tossicodipendenti". Lo ha detto ieri il senatore del Pd Francesco Ferrante,<br />

presente al convegno “Il fenomeno del consumo di droghe e delle<br />

dipendenze. La proposta del Partito Democratico”. Per Emanuela Droghei,<br />

responsabile politiche sociali per il Pd Roma «E’ necessario rimettere in<br />

discussione il ruolo dell’agenzia comunale per le tossicodipendenze, che<br />

storicamente ha avuto grandi meriti per la città ma che oggi rischia di essere<br />

sorpassata, penalizzata anche dalla cattiva gestione sotto la Giunta<br />

Alemanno».<br />

Nidi, il 27% resta fuori dalla porta<br />

Secondo l’indagine di Cittadinanzattiva Roma è la<br />

città meno cara del Lazio, ma l’offerta è inadeguata<br />

e le liste di attesa sono ancora lunghissime<br />

di servizi per l'infanzia equamente diffuso ed accessibile su<br />

tutto il territorio e adeguate agevolazioni fiscali a sostegno<br />

dei nuclei familiari con bambini piccoli - dichiara Antonio<br />

Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva - Le misure<br />

a favore di tali servizi rappresentano un investimento intergenerazionale<br />

che produce effetti nel lungo periodo e quindi<br />

di scarso »appeal« per una classe politica poco lungimirante<br />

e concentrata sul consenso immediato. D'altro canto la riduzione<br />

delle risorse a disposizione degli enti locali e la rigidità del<br />

patto di stabilità non aiutano a far ripartire gli investimenti<br />

in tal senso anzi contribuiscono a tagliare sempre di più le risorse<br />

destinate alla spesa sociale.<br />

liamo di un medico specializzato in neuropsichiatria<br />

infantile, in passato docente<br />

universitario e a lungo impegnato in<br />

difesa dell’handicap in istituzioni pubbliche,<br />

sindacati italiani e europei, fino ai<br />

prestigiosi incarichi di governo negli anni<br />

'90.<br />

Che il sindaco Alemanno non avesse dato<br />

il giusto rilievo al ruolo del collaboratore<br />

che lui stesso aveva voluto accanto con<br />

un incarico gratuito sancito dalla Delibera<br />

numero 198 del 17 luglio 2008 (nella<br />

quale si elogiava peraltro la professionalità<br />

del neo collaboratore), lo si era<br />

già capito lo scorso ottobre, quando dopo<br />

la denuncia del regista Bernardo Bertolucci,<br />

che da tempo è su una sedia a rotelle,<br />

sulle condizioni di inaccessibilità<br />

della capitale ai disabili, Guidi disse:<br />

«Quando si è insediato il sindaco Alemanno<br />

mi aveva promesso di liberare il<br />

cuore storico della città dalle barriere<br />

architettoniche. Alla fine del suo mandato<br />

siamo ancora molto lontani» e aggiunse<br />

«potrei lasciare, ma mi impegnerò di<br />

più». Poco meno di un mese ed ecco le<br />

dimissioni. Un annuncio, quello di Guidi<br />

che fa pensare di non essere stato ascoltato<br />

da nessuno. Fino all'ultimo. Un’altra<br />

tegola sulla giunta Alemanno, che nelle<br />

linee programmatiche del 2008 parlava<br />

per il quinquennio appena trascorso dell'obiettivo<br />

di una «“Roma Città dell’accessibilità”»<br />

che «promuove il valore<br />

della pariteticità delle condizioni sociali,<br />

contro ogni forma di discriminazione, e<br />

che ambisce al ruolo di “punto di eccellenza”<br />

nell’elaborazione di politiche riconoscenti<br />

il valore delle parità sociali e<br />

delle pari opportunità». Ambizioni ancora<br />

piuttosto lontane da realizzare, a quanto<br />

pare.<br />

F.U.<br />

Associazioni<br />

Da “Equality” il<br />

manifesto per i diritti<br />

L’associazione Equality lancia un appello<br />

per Roma e Lazio per rafforzare l’impegno<br />

sui diritti. Mercoledì 14 novembre<br />

alle 18.00, a Roma, sarà presentato il<br />

manifesto “Diritti: Nuove Energie per<br />

Roma e Lazio” rivolto alla cittadinanza,<br />

alle istituzioni, agli attori sociali, politici<br />

ed economici di Roma e del Lazio.<br />

L’evento che si terrà presso Eataly a<br />

Piazzale XII Ottobre 1492 si propone di<br />

formulare proposte immediate di cambiamento<br />

e di innovazione sul tema dei<br />

diritti civili e umani nel nostro territorio.<br />

Ad aprire la manifestazione, moderata<br />

dal giornalista Giovanni Anversa, saranno<br />

Amedeo Fadda, Portavoce di<br />

Equality Roma e Lazio e Nicola Farinetti<br />

di Eataly, che ha messo a disposizione<br />

un luogo importante e ormai di riferimento<br />

del territorio romano per lanciare<br />

il manifesto - appello per i diritti civili.<br />

Tra gli altri interverranno: Aurelio Mancuso,<br />

Presidente Equality Italia; Francesco<br />

Rocca, Commissario Straordinario<br />

Croce Rossa; Valeria Baglio, Municipio<br />

Roma XI; Daniela Conti, Presidente liberi<br />

nantes, diritti dei migranti; Ilaria Cucchi,<br />

Diritti e Carcere; Massimo Ghini, Diritti e<br />

Cultura; Cosimo Rega, co-protagonista<br />

del film "Cesare deve morire" dei fratelli<br />

Taviani; Irene Pellegrini e Sergio Mauceri,<br />

Università La Sapienza Roma.

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