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18 dai club - Rotary2090 A Salvatore Sciarrino il Premio Rotary Umbria 2009 di Massimo Zangarelli Nel corso di una cerimonia essenziale e lineare svoltasi nel Salone dei Fasti di Palazzo Vitelli a S. Egidio è stato conferito al Maestro Salvatore Sciarrino, da quasi un trentennio residente a Città di Castello, il Premio Rotary Umbria 2009 dal Presidente del club Città di Castello Filippo Corsi, che ne ha evidenziato l’originale inventiva di linguaggi sonori nonché la fama internazionale, capace di accrescere la conoscenza dell’Umbria nel mondo come terra privilegiata di creatività artistica, sviluppo di cultura e amicizia tra i popoli. Dopo l’indirizzo di saluto del sindaco Fernanda Cecchini, la nota musicologa Mimma Guastoni ha tratteggiato la figura artistica del Maestro Sciarrino, oggi considerato il più grande compositore europeo vivente: la sua opera, autentica “sorpresa di vita”, e la sua coerenza stilistica, sinonimi di libertà espressiva e d’incredibile limpidezza di pensiero, sono capaci di trasportare in un’altra dimensione alla scoperta di nuovi orizzonti estetici con impalpabilità e insieme altissima tensione. Dopo aver raccontato l’emozione di una Salisburgo tappezzata di foto del Maestro nel corso del festival 2008, che a lui aveva dedicato un’intera sezione, Continente Sciarrino, la Guastoni ha definito in termini di magia l’ultimo di Ferruccio Fraternali RC Novafeltria - Alto Montefeltro Inni alla banda, un evento musicale e culturale dedicato alla Banda Minatori di Perticara, diretta dal Maestro Ermes Santolini, è un giusto tributo che il Rotary Club Novafeltria – Alto Montefeltro ha organizzato presso il Teatro Sociale di Novafeltria. Questo perché la funzione che le bande musicali hanno assolto per la formazione del gusto musicale, la diffusione della musica, la creazione di modi civili e collettivi di convivenza deve essere considerata seriamente. Quello delle bande musicali è un mondo da scoprire e da valorizzare. La prestigiosa Banda Minatori di Perticara risale ai primi anni dell’Ottocento e all’epoca i musicisti dovevano addirittura versare una quota mensile per poterne far parte. Anche oggi i bandisti sono mossi dalla passione per la musica, il gusto di socializzare, l’amicizia, i semplici valori di una volta che rimarranno sempre validi. Durante la manifestazione è stato anche presentato il libro Pensieri in libertà, una raccolta di poesie scritte dalla signora Er- Giorgio Splendiani, Salvatore Sciarrino e Filippo Corsi lavoro, La porta della legge ispirato a Kafka. E’ quindi intervenuto lo stesso Sciarrino, che ha sottolineato l’acustica straordinaria della sala, anche simbolicamente evocativa dell’epoca di gloria vitellesca e ha introdotto il momento musicale preparato per l’occasione: il giovane ma già affermatissimo flautista Mario Caroli, musicista di culto in Francia, che ha eseguito due brani degli anni ’80, suggestivamente contrapposti alla Sarabande dalla Suite n°3 in sol min. dell’autore seicentesco Jospeh Bodin de Boismortier; quindi il quartetto Prometeo, abituale esecutore delle composizioni del maestro si è esibito in due elaborazioni tratte da Esercizi di tre stili di Domenico Scarlatti, la prima delle quali riproposta anche in bis. A suggellare l’attribuzione della scultura in argento laminato in oro e smeraldi realizzata da Alberico Morena rappresentante un ulivo stilizzato su un piedistallo di marmo di Bruxelles, il governatore del Distretto 2090 Giorgio Splendiani si è detto onorato di consegnare il riconoscimento a un personaggio così eminente, ricordando come nella Leningrado bombardata i concerti serali continuavano a tenere alto il morale degli assediati; ha quindi annunciato una serie di iniziative di solidarietà rotariana per le zone terremotate dell’Aquila. Inni alla Banda nestina Monti, moglie del fondatore del nostro Club Paolo Suzzi. La poesia E quando nulla è stata letta e dedicata alle vittime del terremoto d’Abruzzo e i fondi raccolti durante la manifestazione saranno destinati all’iniziativa di ricostruzione dell’Università dell’Aquila promossa dal Distretto.Il concerto della Banda Minatori di Perticara è iniziato con l’esecuzione dell’inno del Rotary, Europeo e d’Italia. Gli altri brani sono stati intervallati da illustri relatori quali Giorgio Girelli del RC Pesaro Rossini, Franco Marini del RC Cagli Terra Catria Nerone e da Guido Zangheri, direttore emerito dell’Istituto Musicale G. Lettimi di Rimini, che hanno parlato del tema La banda nella società attuale. Infine il Rotary Club Novafeltria – Alto Montefeltro ha voluto premiare la Banda Minatori di Perticara con l’importante riconoscimento Certificate of appreciation e il suo direttore Ermes Santolini con l’onorificenza di Paul Harris Fellow. Una giornata all’insegna dei valori: musica, amicizia, solidarietà e Rotary.
Tornano a Porto San Giorgio i Canottieri Piceni di Norberto Dionisi RC Fermo Bello ed entusias m a n t e l’incontro tenutosi al Teatro Comunale in cui un’iniziativa del Rotary Club di Porto San Giorgio Riviera Fermana, per la determinazione del presidente Paolo Intorbida e del Consiglio, ha fatto rivivere l’antica ‘Società dei Canottieri Piceni’ che si era costituita a Porto San Giorgio nell’anno 1881 per iniziativa di un gruppo di amici amanti del mare e dell’agonismo e che si era sciolta nel 1935 con l’ultimo Presidente Conte Ernesto Garulli, per ricostituirsi oggi, trascorsi 74 anni grazie al service rotariano del Club affermato con sensibilità unica, come unica è stata la vita, le glorie sportive, la fama in quegli anni dei Canottieri Piceni e della loro Porto San Giorgio, quando il paese fra le due guerre acquisiva la notorietà di ridente cittadina balneare alla moda. La società dei Canottieri Piceni subito ne fu un connotato per Porto San Giorgio e per il mondo sportivo dell’epoca, un esempio felice riuscito di socialità e sportività e che a quel tempo fu secondo soltanto alla Società Sportiva ‘Tevere Remo’, costituitasi a Roma non molti anni prima e ancora esistente, da cui la Società dei Canottieri Piceni assunse le forme statuarie, l’animosità delle sfide fra equipaggi in mare, quelle movenze di vita sociale che ancora nel ricordo di molti, l’avrebbero resa unica in tutta la costa adriatica. Al tempo, la vacanza d’estate era di venire a Porto San Giorgio, scendere al Grand Hotel, godersi il sole, incontrarsi la sera in giardino nei molti villini sul mare, frequentare la Società dei Canottieri Piceni come fece anche Gabriele D’Annunzio che più volte in quegli anni soggiornò a Porto San Giorgio per i molti amici che aveva tra i Canottieri Piceni. Poi, dopo tanto clamore, tutto si è spento e dei Canottieri Piceni è rimasto il ricordo attraverso le coppe, i trofei, i guidoni, gli stendardi sbiaditi nella Sezione della Lega Navale Italiana e nelle carte d’archivio di Luciano Scafà, un rotariano speciale amante del suo paese, che non poco ha contribuito a restituirci le immagini di un sodalizio che si era perso nel tempo, fra ricordi e tante foto ingiallite. Solo un sentimento forte di service rotariano nel Club di Porto San Giorgio poteva far riuscire nell’impresa, così nelle parole di Paolo Intorbida e dalla esposizione programmatica del suo Presidente Francesco Rotary2090 - dai club 19 R a c c a m a d o r o Ramelli che ha illustrato le linee organizzative del sodalizio, gli intenti immediati a creare corsi sportivi di canottaggio per giovani e per il futuro un impegno nel’agonismo, l’organizzazione di manifestazioni sportive, la partecipazione dei Canottieri Piceni a gare nazionali e internazionali ma con l’auspicio di un entusiasmo fra i giovani che vorranno impegnarsi a vivere una bella avventura sportiva. Questo è il Rotary, un’opportunità data a chi abbia idee e la determinazione per realizzarle. Poi, il farle vivere sarà un impegno di tutti ma il farle nascere è una prerogativa di pochi.
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