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JoJo: Un giorno, vicino a casa, vidi un cerchio all’interno del quale<br />

i ballerini si esibivano uno dopo l’altro. Era una sfida. Non mi feci<br />

scappare l’occasione; saltai nel cerchio e feci il mio. La gente accalcata<br />

intorno mi applaudiva e mi incitava. Quella sensazione era fantastica,<br />

così continuai ad allenarmi. Il fenomeno si diffondeva a macchia<br />

d’olio, c’erano sempre più giovani che ballavano e ogni giorno<br />

si formavano nuove crew. Nelle jam sembrava di vedere un arcobaleno,<br />

i colori delle maglie erano tantissimi, in rappresentanza delle diverse<br />

crew. Tutti avevano un proprio nome, un proprio stile, una<br />

propria identità. Ognuno voleva diventare il migliore del Bronx.<br />

Trac2: Nell’estate del 1975 mio fratello e io eravamo alla piscina<br />

di Crotona e notammo due ragazzi di colore con una radio aggirarsi<br />

fra la gente come se stessero cercando qualcuno. Si fermarono davanti<br />

a un portoricano. Non riuscivamo a sentire cosa si stessero dicendo,<br />

poi il portoricano si alzò per chiamare un amico, che uscì dalla<br />

piscina. La radio fu posizionata per terra e partì un pezzo, The<br />

Mexican di Babe Ruth. Iniziarono a sfidarsi. I due tipi di colore fecero<br />

qualche passo in piedi per poi andare a terra con un velocissimo<br />

gioco di gambe. In risposta il ragazzo portoricano, Vinny, iniziò a fare<br />

toprocking, poi dei movimenti che potevano rimandare al mambo<br />

per buttarsi in seguito a terra. Nei dieci minuti di durata della battle<br />

– la sfida – Vinny ebbe la meglio su entrambi i ragazzi di colore, che<br />

dimostrarono il giusto rispetto per il vincitore e gli strinsero la mano.<br />

A quel punto il ragazzo portoricano si buttò in acqua come se niente<br />

fosse successo... La cosa mi intrigò parecchio!<br />

L’anno seguente incontrai un altro ragazzo, Bobby Lee, che scoprii<br />

essere membro della stessa crew di cui faceva parte Vinny, la Salsoul<br />

Crew, la prima crew di b-boy portoricana. Vidi Bobby Lee ballare<br />

su un pezzo rock in un seminterrato tra la Valentine Avenue e la<br />

181esima strada. Quell’edificio abbandonato era il nostro luogo<br />

d’incontro, ci andavo con mio fratello e i suoi amici che erano parte<br />

di una crew di writer, la Bronx Family Crew. Ci andavamo a far festa,<br />

molti si appartavano in stanze isolate; un giorno vidi Bobby Lee fare<br />

toprocking, ma i passi che eseguiva avevano uno stile diverso, più<br />

funky, più mambo, salsa, gioco di gambe... Qualcosa che non avevo<br />

mai visto prima. Qualche mese più tardi incontrai il fratello di<br />

Bobby, che era affiliato sia alla The Bronx Family che ai Salsoul. Vedendolo<br />

ballare decisi di diventare suo amico; uscivamo insieme, dipingevamo<br />

insieme e iniziai a imparare i fondamenti del ballo.<br />

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