12.06.2013 Views

scarica il pdf - Mese Sport

scarica il pdf - Mese Sport

scarica il pdf - Mese Sport

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Un tuffo in piscina è senz’altro un gesto semplice,<br />

quasi banale per chi ha un minimo di confidenza con<br />

l’acqua. La possib<strong>il</strong>ità di farlo durante la pausa<br />

pranzo o al termine di una giornata di lavoro è data<br />

per scontata. Magari qualche volta si deve convivere<br />

con tanta altra gente che non consente di tenere <strong>il</strong><br />

proprio ritmo, oppure si fa fatica a trovare un buco<br />

libero per cambiarsi o un attaccapanni per l’accappatoio.<br />

Tutti inconvenienti fastidiosi ma che, tutto<br />

sommato, vale la pena affrontare per godersi tre<br />

quarti d’ora di attività rigenerante. Giustamente si<br />

chiede a chi gestisce di limitare o eliminare ove possib<strong>il</strong>e<br />

ogni disagio, rivendicando <strong>il</strong> sacrosanto diritto<br />

ad usufruire delle piscine comunali nel modo più piacevole<br />

possib<strong>il</strong>e concentrandosi, come è naturale,<br />

sul proprio ambito di attività, al proprio segmento<br />

di spazio pubblico.<br />

Seppur con limiti e carenze dovute a fattori non<br />

sempre controllab<strong>il</strong>i, l’attività nelle piscine comunali<br />

della nostra città viene garantita per tutto l’anno.<br />

Questo viene dato per scontato, dicevamo, ma così<br />

scontato non è. Un’analisi a trecentosessanta gradi<br />

consente infatti, da una parte, di individuare l’importanza<br />

sociale e strategica che le piscine rivestono<br />

nell’ambito territoriale di riferimento, dall’altra mette<br />

a nudo una serie di criticità che spaventerebbero<br />

chiunque, o quasi.<br />

Il popolo dell’acqua della nostra città si conta nell’ordine<br />

delle migliaia e costringe a turni serrati per<br />

tentare di dire di no ad un numero <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e limitato<br />

di persone. Le liste di attesa sono dolorose<br />

per chi gestisce come per chi rimane fuori dai corsi;<br />

l’impegno della Uisp è quello di accontentare tutti,<br />

ma non è obiettivamente possib<strong>il</strong>e.<br />

Vale la pena riflettere su come la piscina sia uno<br />

dei pochi spazi pubblici adattab<strong>il</strong>i alle esigenze di<br />

tutti. Se scorriamo la giornata di uno degli impianti<br />

natatori comunali, scopriamo che l’attività al mattino<br />

comincia molto presto, quando gi addetti alle<br />

pulizie iniziano <strong>il</strong> loro giro ed i responsab<strong>il</strong>i delle manutenzioni<br />

effettuano i controlli di routine. Poco<br />

dopo inizia l’attività dedicata soprattutto alle fasce<br />

paolo ridolfi<br />

Una giornata-tipo in piscina all’insegna del divertimento,<br />

della salute e dell’agonismo<br />

Dove le differenze<br />

si annullano<br />

della cosiddetta grande età che svolgono un’attività<br />

specificatamente studiata per evitare traumi, facendo<br />

comunque un lavoro fisico importante. L’atmosfera<br />

di queste prime ore è ovattata e r<strong>il</strong>assante ed è per<br />

questo che anche i corsi di preparto in acqua vengono<br />

collocati in questa fascia.<br />

Subito dopo, spesso, <strong>il</strong> clima subisce un brusco<br />

cambiamento con l’arrivo degli scuolabus che riversano<br />

nell’ambiente le grida dei ragazzi delle scuole.<br />

L’acqua li accoglie e si adatta alle loro esigenze, diventa<br />

strumento di gioco, svago, divertimento.<br />

Si arriva alla pausa pranzo e negli spogliatoi ci si<br />

sf<strong>il</strong>ano giacche cravatte e si indossano cuffie costume<br />

ed occhialini. Il contatto con l’acqua libera dalla fatica<br />

mentale di una mattinata davanti al computer,<br />

costretti in una innaturale posizione seduta, e lascia<br />

che <strong>il</strong> corpo ritrovi la propria armonia nell’elemento<br />

primordiale.<br />

Già da un po’ in un angolo ci sono signore di<br />

varie età con <strong>il</strong> busto fuori dall’acqua che sembrano<br />

galleggiare in modo innaturale, ma che in realtà bruciano<br />

energie pedalando sulle hydrobike. In testa, al<br />

posto della cuffia, molte indossano una bandana...<br />

come se sapessero che era <strong>il</strong> segno distintivo del mitico<br />

pirata che sui pedali sfidava le montagne. Le accompagna<br />

una musica che dà loro ritmo ed energia<br />

e fa da sottofondo a tutto l’ambiente. Dopo pranzo,<br />

anzi, dopo la scuola, arrivano gli agonisti che con<br />

l’acqua vivono quasi in simbiosi. Il loro obiettivo è<br />

quello di vincerne la resistenza nel minor tempo possib<strong>il</strong>e<br />

o danzare in acqua e quasi a far rivivere <strong>il</strong> mito<br />

delle sirene. Sognano medaglie ed applausi, hanno,<br />

o avranno, un fisico scultoreo. Li aspettano gare ma<br />

anche tanti momenti di allegria con i compagni coi<br />

quali hanno condiviso e condividono trasferte, cene,<br />

vittorie, sconfitte, sacrifici, gratificazioni e delusioni<br />

che li faranno crescere e maturare.<br />

Dopo le quattro iniziano i corsi e la confusione<br />

aumenta in maniera esponenziale. “Merito” dei<br />

bambini, ma anche delle mamme, dei babbi dei<br />

nonni e delle tate che svolazzano con accappatoi,<br />

salviette, merendine e merendone, affinché le loro<br />

32 sport per tutti<br />

creature non prendano freddo e non svengano perchè<br />

colte da un improvviso mancamento dovuto alla<br />

fame scatenata dai quaranta minuti di corso.<br />

Le ombre iniziano poi ad allungarsi fuori dalle vetrate<br />

e l’età dei frequentatori torna ad aumentare<br />

fino alle ore del dopo cena quando si ritrovano<br />

gruppi di amici che decidono di chiudere in acqua le<br />

proprie giornate perfezionando, chi più chi meno, <strong>il</strong><br />

proprio st<strong>il</strong>e natatorio ed esaltando la definizione dei<br />

propri muscoli. La voglia di acqua costringe taluni a<br />

fare le ore piccole per nuotare o giocare in acqua.<br />

Ancor più piccole sono le ore di chi deve chiudere<br />

l’impianto alla fine dei corsi quando l’acqua della<br />

vasca ritrova la sua naturale calma piatta.<br />

Non si può a questo punto dimenticare lo spettacolo<br />

del sabato mattina quando spuntano dagli spogliatoi<br />

tanti piccoli batuffoli, alcuni hanno passato più<br />

tempo in acqua, nel grembo materno, che in aria. E si<br />

vede subito che quell’elemento gli è naturalmente fam<strong>il</strong>iare,<br />

viene da pensare che in realtà siano lì per insegnare<br />

come si fa a chi non se lo ricorda più. Ci sono poi<br />

i più grandicelli, che comunque non arrivano ai due<br />

anni, ed hanno qualche resistenza in più a trovarsi a<br />

proprio agio, ma poi si ricordano...e la magia ricomincia<br />

... può capitare di vederne uno che ride più degli<br />

altri, che si muove più degli altri, forse è perchè nell’acqua<br />

ritrova quell’autonomia che fuori non ha, te ne<br />

accorgi solo quando tutti gli altri escono e si allontanano<br />

calzando le loro ciabattine variopinte, mentre lui<br />

si allontana in braccio a qualcuno continuando a sgambettare<br />

come se continuasse a nuotare nell’aria....<br />

Grande è la capacità dell’acqua di eliminare le differenze<br />

ed è per questo che le attività in piscina sono<br />

particolarmente importanti per i diversamente ab<strong>il</strong>i.<br />

Le numerose associazioni che usufruiscono gratuitamente<br />

degli spazi danno la possib<strong>il</strong>ità a tante bambine,<br />

bambini e adulti, affetti da patologie anche<br />

gravi, di trovare in acqua armonia e serenità.<br />

Tutto questo non può essere dato per scontato<br />

ma vissuto come patrimonio di assoluto valore per la<br />

nostra comunità e come tale deve essere tutelato e<br />

salvaguardato

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!