Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Ho scritto qualche numero fa che l’edizione di questa stagione<br />
della Montepaschi è la più completa quadrata e forte di sempre… A<br />
me pareva una constatazione ovvia, e invece non tutti sono stati d’accordo.<br />
Spiego allora <strong>il</strong> perché di questa mia convinzione. Pur lasciando<br />
da parte i numeri e le vittorie a ripetizione che ci raccontano<br />
di una squadra pressoché imbattib<strong>il</strong>e in Italia e senz’altro alla pari con<br />
le grandi potenze in Europa, c’è un dato sopra a tutti che non lascia<br />
spazio ad interpretazioni di sorta: mai la Mens Sana ha avuto una cabina<br />
di regia così forte.<br />
Vado a memoria, ma nella oramai lunga parabola cestistica biancoverde<br />
solo l’accoppiata macedone Vrbica Stefanov-Petar Naumoski<br />
può essere accostata a questa formidab<strong>il</strong>e formata da Terrel Mc Intyre<br />
e Nikos Zisis. Sì, è vero, era di grande spolvero anche quella del secondo<br />
scudetto con <strong>il</strong> “barattolino” e Joseph Forte, ma troppo legata<br />
alle lune di Jo che, da parte sua, interpretava la regia come possesso di<br />
palla per sé …da <strong>scarica</strong>re agli altri quando ogni strada si chiudeva.<br />
Stefanov è stato semplicemente grandissimo, ma non credo di fargli<br />
un torto se dico che non era dotato della compressione fisica, esplosiva,<br />
del Mc. Lui si muoveva sulla seta, <strong>il</strong> Mc è un groviglio di energia<br />
devastante. Vrbica leggeva <strong>il</strong> gioco come pochi, aveva penetrazione e<br />
buon tiro dalla lunga, ma non aveva nelle sue corde l’attitudine fisica e<br />
caratteriale alla difesa a tutto campo che rende invece Mc Intyre unico.<br />
Naumosky – che a Siena abbiamo conosciuto ormai alla fine della<br />
sua splendida carriera, ma comunque in tempo per vincere <strong>il</strong> primo<br />
trofeo vero della nostra storia, quella Saporta che resta l’ultima coppa<br />
alzata in campo europeo da una squadra italica - aveva tutto, palleggio,<br />
passaggio, visione periferica, intelligenza, per comandare <strong>il</strong> gioco,<br />
ma era in primis un incredib<strong>il</strong>e tiratore e preferiva giostrare più in<br />
guardia che in play. La difesa, poi, era per lui un optional.<br />
E allora ? E allora questa è la Mens Sana più forte. E <strong>il</strong> valore aggiunto<br />
a questa Montepaschi la dà proprio Zisis. Certo possiamo<br />
esaltarci per le magate della vecchia guardia, per lo spirito guerriero<br />
roberto morrocchi<br />
zona franca<br />
L’importanza<br />
della regia<br />
39<br />
con <strong>il</strong> quale Stonerook e compagni entrano nell’arena, ma quel quid<br />
che ci distingue dalle grandi formazioni del recente passato ce lo regala<br />
proprio l’apollo ellenico.<br />
Zisis, che non a caso è <strong>il</strong> play titolare della Grecia, una delle nazionali<br />
più forti al mondo, sa tenere in mano una squadra con mirab<strong>il</strong>e<br />
autorevolezza. Non si esalta in voli pindarici ma con linearità e<br />
semplicità svolge fino in fondo <strong>il</strong> compito che gli viene assegnato. E<br />
mentre i compagni eseguono i giochi lui ti piazza quelle micidiali penetrazioni<br />
che spaccano <strong>il</strong> cuore delle difese avversarie…ma ha anche<br />
un buon arresto e tiro e difende decisamente bene.<br />
Recalcati lascia la nazionale. Lo ringrazio di cuore perché con lui,<br />
prima della bollitura di questi ultimi due anni, gli azzurri hanno colto<br />
risultati eccezionali, mentre la mia Montepaschi si cuciva sulla maglia<br />
<strong>il</strong> primo tricolore. Carlo lascia di sicuro una firma indeleb<strong>il</strong>e sulle pagina<br />
della nostra storia. Quella degli azzurri e quella dei biancoverdi.<br />
Grazie per tutto e auguri!<br />
Chi al suo posto? Io ci vedo solo e soltanto Simone Pianigiani. L’Italbasket<br />
è sempre stata guidata da tecnici vincenti nel nostro campionato.<br />
È stato così con Sandro Gamba, poi con Bianchini, Tanjevic,<br />
Messina, Recalcati. Ora la Federazione deve trovare <strong>il</strong> modo di fare i<br />
suoi interessi, salvaguardando quelli più che legittimi della Mens Sana.<br />
Simone può tranqu<strong>il</strong>lamente reggere <strong>il</strong> part-time, a patto che Bargnani,<br />
Belinelli e Gallinari siano della partita e che ci sia lo spazio e <strong>il</strong> tempo<br />
per portare la Montepaschi allo scudetto e alle final four.<br />
Se Dino Meneghin ci crede può trovare <strong>il</strong> giusto accordo con la<br />
Montepaschi e Ferdinando Minucci in tempi rapidi, a meno che non<br />
ascolti altre sirene romane..<br />
Io intanto faccio gli auguri a tutti e due (Menego e Ferdi) e, visto<br />
che oramai siamo in tema di strette di mano natalizie, auguro un<br />
mare di serenità a tutti gli sportivi, mensanini e non, con un occhio<br />
di riguardo ai miei quattro affezionati lettori.