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Trenta anni fa, mese di ottobre, giorno 24, anno 1979, fu l’unica volta in cui Siena mi accolse per un turno infrasettimanale di campionato. Troppo tardi rincasare a quegli orari con 2 ore e 15 di macchina da percorrere. Condizione ottimale fu l’essere ospitato nella contrada dell’Istrice da Stefano Sanarelli, impiegato MPS nella filiale di Sarzana, per poter rientrare il mattino presto. Serata inizialmente splendida per un Antonini Siena-Billy Olimpia Milano, il primo anno di Tonino Zorzi a Siena. Per un’infrasettimanale di campionato per il quale l’aspirazione massima era l’8° posto per entrare nei playoffs, si scomodarono circa 7000 spettatori. Difficile dare una spiegazione. O forse no. La risposta il pubblico senese la sa sempre dare. I 4900 spettatori della partita col Kaunas del mese scorso sono un dato equilibrato. In tutta sincerità, è più affascinante un anonimo Kaunas di Eurolega (con tutto il rispetto per la splendida scuola Lituana) o la Billy Milano di Dan Peterson e Mike D’antoni? Non c’è paragone. Per approfondire prendiamo il 2003, primo anno in cui la Mens Sana arrivò alle Final Four. Il 9 gennaio un’infrasettimanale di Eurolega, Mens Sana-Tau Vitoria, vide 3650 spettatori e non si scandalizzò nessuno, una sera ci può stare e teniamo presente che quello era il Tau di Ivanovic, Calderon, Nocioni, Palladino ecc.non certo roba da poco. 4900 contro il Kaunas è quindi un dato che conforta, un’inizio niente male. Ricordiamoci che per vedere 6000 spettatori a Siena in giornate che non siano festive bisogna saper aspettare le portate di prestigio, eccone alcune: nel 2003 per la sera della qualificazione matematica alle Final Four di Barcellona, contro la Fortitudo ci furono 6314 spettatori; nel 2004 sempre in Euroleague la super sfida con la Benetton, il primo aprile, giovedì , vide 6195 presenti, superati poco dopo, lunedì 31 maggio 2004, da gara 1 della finale scudetto, la primissima finale scudetto, con 6855 paganti sempre contro la Fortitudo. Più recentemente abbiamo avuto 6500 presenti nella prima fase di Euroleague contro il CSKA il mercoledì 19 dicembre 2007, ed il record assoluto per un’infrasettimanale con i 7800 paganti giovedì 12 giugno 2008 gara 5 delle finali scudetto contro Roma. In questo 2009, vanno invece segnalati i 6995 di gara 3 dei quarti di finale il 31 marzo contro il Panathinaikos. Si può quindi serenamente analizzare il dato dei presenti (5044) che ci ha confortato la sera di MPS-Barcellona, Insomma non generalizziamo su concetti come “assuefazione alla vittoria”. Ricordo per chiudere l’argomento che i record assoluti appartengono a gare giocate nel fine settimana, cioè gli 8172 di gara 3 della finale scudetto 2007 contro la Virtus Bologna e i 9636 di gara 3 della finale 2004 contro la Fortitudo. Pianigiani e l’azzurro Continuano le voci più assurde su quello che sarà il nuovo tecnico della Nazionale. Sappiamo tutti come la testata più storica della stampa cestistica, Superbasket, sopra le parti e con amore verso questo sport disse: “la soluzione alternativa può solo essere Pianigiani”. Da allora è successo di tutto dalle parti federali, non oso pensare quanto si scatenerebbe Aldo Giordani, ma la mia impressione è quella di una federazione confusa dalle sconsiderate affermazioni del presidente del CONI, che, sembra incredibile doverlo dire, ha fatto autogol allo sport dal quale proviene e nel quale ha conquistato importanza personale, proprio il basket. Sacripanti è un personaggio certamente di rilievo, grande a Cantù, bene, anzi molto bene con l’under 20, ma per ora non appartiene al grande palcoscenico europeo, e questo credo non possa essere un dato trascurabile. Su Repesa difficile trovare parole. Certamente Gentile ne ha parlato bene, ma basterà dire che è l’allenatore più sconfitto da Pianigiani nelle finali scudetto, 3-0 nel 2004 come assistente di Recalcati, 3-1 nel 2007 in semifinale, 4-1 nel 2008, di nuovo in finale , fino alla batostona nel girone d’andata della scorsa stagione, Roma-Siena 68-88 che praticamente ne decretò l’esonero anticipato. Francamente resto davvero per- rudi simonelli vista da lontano Così è (se vi pare) 40 plesso su questa candidatura. Siamo d’accordo, Pianigiani vive un momento particolare della storia della Mens Sana, è chiaro che non potrà essere sempre così, ma così è se vi pare, scriveva proprio Aldo Giordani. Miglioramento Una prima considerazione tecnica sulla stagione va fatta per sottolineare l’arrivo di Nicos Zisis a Siena. Mai TMac ha avuto un sostegno di questo spessore nel ruolo di play. Zisis soprattutto sa andare a canestro nella miglior tradizione in questo ruolo, punta dritto con grande personalità, scegliendo il momento migliore per evitare l’intervento dei lunghi in difesa e depositare con il classico sottomano. Siena in questo è migliorata. Il pur bravo Vlado non aveva la stessa potenza, Forte era una guardia adattata a play. Siena è migliorata!!! Ma attenzione, a fronte dell’ennesima deludente partenza della Virtus Roma, la quale ha un roster di tutto rispetto, sarà da segnalare la Virtus Bologna, scopro l’acqua calda, che con il rientro di Collins e finalmente con un allenatore all’altezza della tradizione, si rivelerà la vera antagonista della MPS. È un pronostico, vediamo se si potrà smentire. Non scoraggi, invece la sconfitta pesante contro il Barcellona. Al contrario di quanto detto il divario di 19 ci sta tutto perché ha faticato tantissimo a stare sempre sotto di dieci punti, mollando sfinita in chiusura. Travolti dalla perfezione del gioco spagnolo, i ragazzi di Pianigiani solo dovranno reagire studiando ogni dettaglio tecnico, perché in un contesto a gara secca neanche il Barcellona è imbattibile Jennings, un americano a Roma Al momento in cui scrivo Brandon Jennings il diciottenne che l’anno scorso dopo il liceo venne a Roma per prepararsi in vista di una chiamata dell’NBA, sta sbalordendo il mondo della pallacanestro, trascinando Milwaukee ad una serie inattesa di vittorie a suon di prestazioni incredibili per un rookie, fino ai 55 punti realizzati in una partita dopo solo 7 gare nella Lega più importante del pianeta. Ovviamente, come sopra, è già stato scritto di tutto sull’argomento però da aggiungere resta una considerazione: l’NBA e l’America terranno sempre più in considerazione l’Euroleague e vedremo probabilmente altri giovani provare l’esperienza europea in virtù di una maturazione verso il grande palcoscenico della NBA. Se vogliamo, seppur leggermente diverse come scelte, in questa ottica vanno viste le decisioni di Von Wafer degli Houston e Randolph Childress di Atlanta, come Dee Brown dei Wizards giovani arrivati in Europa dalla NBA. E questo farà bene ai nostri ragazzi per un eventuale confronto, a partire dai semplici allenamenti. Monitoraggio sugli USA quindi, per il futuro degli stranieri MPS una volta che sarà finita l’epoca TMac/Shaun Stonerook, credo che Minucci non avrà problemi ad organizzarsi in tal senso.
Battuta 65 a 84 dal Barcellona, la Mens Sana matura la prima sconfitta stagionale che non arrivava in una partita ufficiale dalla serie della scorsa Euroleague col Panathinaikos. Una partita a senso unico fin dalle prime battute, con il Barcellona non impeccabile nei possessi offensivi (10 palle perse contro le 13 mensanine) ma comunque efficace, grazie al maggiore atletismo dei suoi esterni e lunghi, e una difesa che ha totalmente imbrigliato il gioco d’attacco di Pianigiani, che mai come questa volta ha visto i suoi in chiaro affanno e imbarazzo nel trovare buone soluzioni per andare a canestro. Da tre punti un vero pianto (30%), e alzi la mano chi si ricorda una percentuale così bassa avuta dai giocatori senesi negli ultimi tempi. Detto ciò era veramente difficile vincere con gli spagnoli a queste condizioni, ma la Mens Sana ha lottato ed è stata in partita comunque, salvo gli ultimi minuti dell’ultimo quarto dove ha mollato e ha permesso ai giocatori blaugrana (che per l’occasione sfoggiavano un’inguardabile casacca color vomito) di aumentare il divario e di fare anche spettacolo con alcuni alley-oop da applausi. Nonostante la pesante debacle Siena però non esce ridimensionata nelle sue ambizioni europee, anzi una sconfitta del genere non può che aiutare la squadra a capire i propri limiti, potenziare la tenuta mentale e tenere alta la guardia in vista delle prossime gare contro squadroni del ge- Game 1 21.10.09 3.12.09 FENERBAHCE ULKER–REGAL FC BARCELLONA 59-82 CIBONA ZAGABRIA–MONTEPASCHI SIENA 40-85 ZALGIRIS KAUNAS–ASVEL VILLEURBANNE 71-52 Game 2 29.10.09 10.12.09 ASVEL VILLEURBANNE–FENERBAHCE ULKER 76-78 MONTEPASCHI SIENA–ZALGIRIS KAUNAS 84-64 REGAL BARCELLONA–CIBONA ZAGABRIA 81-59 Game 3 4.11.09 16.12.09 FENERBAHCE ULKER–CIBONA ZAGABRIA 67-62 ZALGIRIS KAUNAS–REGAL BARCELLONA 70-77 ASVEL VILLEURBANNE–MONTEPASCHI SIENA 65-82 Game 4 11.11.09 6.01.10 FENERBAHCE ULKER–MONTEPASCHI SIENA 83-87 REGAL BARCELLONA–ASVEL VILLEURBANNE 76-62 CIBONA ZAGABRIA–ZALGIRIS KAUNAS 64-52 Game 5 26.11.09 13/14.01.10 ZALGIRIS KAUNAS–FENERBAHCE ULKER 78-84 ASVEL VILLEURBANNE–CIBONA ZAGABRIA 71-68 MONTEPASCHI SIENA–REGAL BARCELLONA 65-84 claudio coli nere, visto che in campionato le partite sono poco più di allenamenti impegnativi. Inoltre, come ha detto Pianigiani è sicuramente meglio perdere nel girone eliminatorio che in una fase successiva, dove ogni partita vale la vita. Intendiamoci, il Barcellona si è mostrata una gran bella squadra, con ottimi giocatori, ma nessuno veramente fenomenale. Navarro, ovviamente il più temuto, nonostante i 13 punti era piuttosto spento, Rubio è un playmaker puro con lampi di classe eccelsa, ma non è un realizzatore, e i punti sono arrivati soprattutto dai centri N’Dong e Vasquez che con la loro fisicità hanno dominato sotto i tabelloni, confermando l’ormai atavico problema di Siena nei lunghi e sfruttando la forma precaria di Lavrinovic. Quindi era battibile con una partita più accorta, ma d’altronde vincere sempre e comunque non è possibile, e poi il Barcellona punta forte alla Final Four e ci arriverà senza ombra di dubbio. Dando un’occhiata al girone, Siena rimane comunque alle spalle dell’imbattuto Barca a 4 vittorie e una sconfitta, e mantiene saldamente il secondo posto, meritatissimo dopo le vittorie in trasferta a Villeurbanne (con un avvio choc sotto di quasi venti punti) e col Fenerbahce, che a meno di sorprese dovrebbe passare terzo. La lotta per l’ultimo posto valido per la fase seguente sarà fra Zalgiris, Cibona e Villeurbane, tutte con il record di 4 perse e una vinta. Gli altri gironi: nel gruppo B vola la sorprendente Malaga, che nonostante i mille problemi e infortuni ha vinto sempre ed è in testa al girone e potrebbe incontrarsi proprio contro Siena se passa seconda. Gli spagnoli, in totale emergenza, hanno aggiunto al roster l’esperto Shammond Williams e il veterano Lewis, e vantano alcuni giocatori che si stanno confermando a grandi livelli: i vari Taquan Dean (visto a Biella), il play Cook e il prospetto Freeland. Dietro Malaga grande equilibrio, con l’alterno Olympiacos a spingere e il Lietuvos Rytas, entrambi con 3 vinte e due perse. Deludente l’Efes con 2 vinte e 3 perse e che se la lotta col Partizan, sempre fabbrica di giovani talenti e con una marcia in più fra le mura amiche. Ultimo, con 0 punti e virtualmente eliminato, 41 basket l’Entente Orleanaise. Nel C al comando il Maccabi, che sta tornando grande (ma va detto che fa giocare 6 giocatori statunitensi…) e ha battuto in trasferta Roma che dopo il super inizio comincia a declinare, e si trova dietro agli israeliani con 3 vinte e due perse in compagnia del Caja Laboral Vitoria e del CSKA di Mosca. Fanalini di coda Union Olimpija e Maroussi. Nel D invece gran lotta per il primo posto fra il Real Madrid di Ettore Messina, il Pana e il Khimki di Scariolo tutte con 4 vittorie e una sconfitta. Pessima invece Milano, solo una vinta su 5, ma che ancora può sperare di passare come quarta, al pari di Prokom e Ewe Baskets. 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