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Comunità in cammino - Coccaglio

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La meraviglia è l'unica bussola che possa dirigerci<br />

verso il polo del significato (A. J. Heschel)<br />

Natale è per tradizione la festa della famiglia che si ritrova,<br />

<strong>in</strong> un clima di serenità e di pace, a condividere la gioia<br />

di stare <strong>in</strong>sieme. Natale è la festa dell'amore che genera la<br />

vita. La preparazione al Natale può essere allora l'occasione<br />

per riflettere sulla vita e sui condizionamenti culturali<br />

che portano a far perdere la coscienza o ad attenuare<br />

la gravità degli attentati che cont<strong>in</strong>uamente vengono<br />

perpetrati nei confronti della vita.<br />

Il mondo contemporaneo è stato profondamente trasformato<br />

dal progresso scientifico, al punto che ogni<br />

momento della nostra esistenza è segnato dalla tecnica.<br />

Nascere, vivere, morire rischiano di diventare esperienze<br />

sempre meno umane e sempre più fatti da prevedere, pianificare,<br />

orientare secondo precisi parametri sociali e culturali.<br />

Per avere un’idea di questo è sufficiente guardare<br />

alle <strong>in</strong>numerevoli tecniche con le quali l’uomo oggi può<br />

determ<strong>in</strong>are alcune caratteristiche biologiche dell’<strong>in</strong>dividuo,<br />

scegliere le modalità del concepimento e, se è il caso,<br />

valutare l’opportunità che un essere umano prosegua il<br />

suo sviluppo, giungendo alla nascita.<br />

Ricorda Giovanni Paolo II: “Il concepimento, la gravidanza<br />

e la nascita non vengono più <strong>in</strong>tesi come modi per<br />

cooperare con il Creatore al compito meraviglioso di<br />

donare la vita a un nuovo essere umano” (Discorso<br />

18/06/01), ma spesso sono ridotti ad un puro fatto tecnico.<br />

Come “guardare’ alla vita umana nascente? Questo <strong>in</strong>terrogativo,<br />

semplice se non addirittura banale, è <strong>in</strong> realtà<br />

determ<strong>in</strong>ante per il modo di considerare la vita e di<br />

affrontare i problemi concreti ch’essa pone a ciascuno di<br />

noi. Dallo sguardo, come atteggiamento <strong>in</strong>teriore e spirituale,<br />

dipende il comportamento esteriore e concreto, e<br />

dunque la risposta che viene data ai problemi della vita<br />

stessa.<br />

La vita è un miracolo che rimanda al Creatore. Ma se perdiamo<br />

la capacità di guardarla con meraviglia e stupore,<br />

di riconoscere e di ammettere il miracolo, sulla vita tutto<br />

diventa possibile. L’esperienza quotidiana ci fa capire<br />

come non sia davvero facile possedere e vivere uno sguar-<br />

OBIETTIVO VITA<br />

28<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

Il Natale ci parla dell’amore<br />

per la vita<br />

do contemplativo sulla vita umana. Ad offuscarlo basta<br />

poco: bastano l’abitud<strong>in</strong>e e la fretta di cui sono segnate le<br />

nostre giornate e il nostro lavoro, e soprattutto la pressione<br />

culturale dom<strong>in</strong>ante, che tende a considerare la tecnologia<br />

come un assoluto, e concepisce la “qualità della<br />

vita” secondo i criteri dell’avere, del potere e del godere,<br />

del produrre.<br />

In un simile contesto è assolutamente necessario, come<br />

scrivono i Vescovi italiani, “un percorso <strong>in</strong>teriore di conversione<br />

tale da aprire il cuore allo stupore delle grandi<br />

meraviglie che Dio compie nella vita di ogni creatura<br />

umana” (Messaggio per la Giornata della vita 2002). Se<br />

nel mondo del tecnicismo e della pianificazione dell’esistenza<br />

non c’è molto posto per lo stupore e per la meraviglia,<br />

questi sentimenti possono r<strong>in</strong>ascere laddove la vita<br />

è colta <strong>in</strong> tutta la sua sacralità.<br />

Non basta riconoscere la vita umana come dato biologico,<br />

bisogna anche <strong>in</strong>terrogarsi sul senso del vivere e, viste<br />

le prime avvisaglie di battaglia sull'eutanasia, avere anche<br />

il coraggio di sp<strong>in</strong>gersi oltre, sulla frontiera della sofferenza<br />

e della diversità. Per confermare la nostra attenzione<br />

alla difesa della vita è importante 'vigilare', approfondire<br />

i temi att<strong>in</strong>enti alla vita umana e le frontiere scientifiche<br />

che la <strong>in</strong>teressano: sono discussioni che riguardano<br />

il nostro futuro e di quelli che verranno. Ed il Natale è<br />

proprio la festa che ci costr<strong>in</strong>ge a riflettere sulla sacralità<br />

di ogni nascita, sul significato profondo di ogni vita<br />

umana per collocarla nella prospettiva dell’“essere”, liberandola<br />

dalla logica del diventare.<br />

Dal momento <strong>in</strong> cui un bamb<strong>in</strong>o nasce si mette <strong>in</strong> moto<br />

la macch<strong>in</strong>a sociale per farlo 'diventare'. Ed è fatta: l’unica<br />

cosa che gli rimane da fare è solo crescere, crescere<br />

per diventare. Famiglia e scuola <strong>in</strong> prima fila si battono<br />

per questo, perché se non si diventa qualcosa o qualcuno<br />

si rischia di rimanere un nulla. Uno nasce ed è poco o<br />

niente, perché si nasce solo per diventare (figuriamoci<br />

cosa era prima di nascere quando ancora si trovava nel<br />

grembo materno! Una società che considera tra le sue più<br />

grandi conquiste una legge sull’aborto - fosse anche per<br />

la cosiddetta salvaguardia dei diritti e della vita della<br />

donna -, è frutto di una cultura che ha ben poca conside-

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