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IL PAPA E LA FAMIGLIA:<br />
25 ANNI DI RIVOLUZIONI<br />
di Luciano Moia<br />
Giovanni Paolo Il ha donato forza al matrimonio,<br />
sacramento per raggiungere la "perfezione cristiana".<br />
E ha dimostrato che la santità nella vita domestica<br />
è un traguardo alla portata di tutte le coppie.<br />
Tra le numerose vie della missione e del m<strong>in</strong>istero<br />
della Chiesa la famiglia "è la prima e la più importante;<br />
una via dalla quale l’essere umano non può<br />
distaccarsi". Le parole <strong>in</strong>iziali della “Lettera alle<br />
famiglie” s<strong>in</strong>tetizzano tutta l’affettuosa premura<br />
che nel corso dei 25 anni del suo pontificato<br />
Giovanni Paolo II ha riservato alle nostre famiglie.<br />
Migliaia di pag<strong>in</strong>e scritte, altrettanti discorsi, dec<strong>in</strong>e<br />
di <strong>in</strong>terventi concreti, decisioni fondamentali,<br />
autentiche “rivoluzioni”<br />
nella storia della Chiesa.<br />
Così il Papa <strong>in</strong> questo quarto<br />
di secolo ha donato forza e<br />
consapevolezza "all’<strong>in</strong>tera<br />
verità e alla piena dignità"<br />
del matrimonio e della famiglia.<br />
Se oggi è possibile non<br />
abbandonarsi al pessimismo<br />
per la crisi che rischia di<br />
disgregare i valori familiari, è<br />
anche per la speranza che<br />
questo Pontefice ha saputo<br />
<strong>in</strong>fondere a noi famiglie,<br />
mostrandoci come il disegno<br />
di Dio sulla “chiesa domestica” riguardi l’uomo e la<br />
donna nella concretezza delle nostre esistenze quotidiane.<br />
In questi 25 anni l’attenzione di Giovanni Paolo II è<br />
sempre stata costante. Anzi, con il trascorrere degli<br />
anni la puntualità e il peso dei suoi <strong>in</strong>terventi sono<br />
andati via via aumentando, f<strong>in</strong>o a culm<strong>in</strong>are, il 18<br />
ottobre 2001, con la beatificazione dei coniugi<br />
Maria e Luigi Beltrame Quattrocchi, la prima coppia<br />
di sposi nella storia della Chiesa elevata alla gloria<br />
degli altari per le virtù cristiane esercitate nella<br />
quotidianità del matrimonio e della famiglia.<br />
Vent’anni prima, nell’esortazione apostolica<br />
Familiaris consortio, il Papa parlava del matrimonio<br />
31<br />
<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
come sacramento<br />
- per raggiungere la "perfezione cristiana" e, addirittura,<br />
- la "mutua santificazione" degli sposi,<br />
- attraverso il quale si partecipa "alla glorificazione<br />
di Dio".<br />
Quello che, allora, poteva sembrare solo un auspicio<br />
teologicamente corretto ma concretamente irrealizzabile,<br />
nei fatti, questo Pontefice, spalancando scenari<br />
<strong>in</strong>immag<strong>in</strong>abili, ci ha mostrato <strong>in</strong>vece che è traguardo<br />
alla portata di tutti noi, perché "la famiglia<br />
cristiana proclama ad alta voce le virtù presenti nel<br />
Regno di Dio e la speranza della vita beata".<br />
Giovanni Paolo II l’aveva già<br />
del<strong>in</strong>eato con chiarezza nella<br />
sua prima enciclica, la<br />
“Redemptor hom<strong>in</strong>is” (‘79),<br />
il documento che costituisce<br />
la traccia programmatica del<br />
suo pontificato. In quell’enciclica,<br />
parlando di consapevolezza<br />
alla vocazione e alla<br />
responsabilità, spiegava che<br />
<strong>in</strong> base a questo pr<strong>in</strong>cipio<br />
devono costruire la loro vita<br />
non solo i sacerdoti, i religiosi<br />
e le religiose, ma anche "gli<br />
sposi, i genitori, le donne e<br />
gli uom<strong>in</strong>i di condizione e di professione diverse". E<br />
più oltre, sottol<strong>in</strong>eando il valore decisivo della<br />
fedeltà alla vocazione, metteva sorprendentemente<br />
al primo posto "gli sposi, come esige la natura <strong>in</strong>dissolubile<br />
dell’istituzione sacramentale del matrimonio".<br />
Solo dopo elencava "i sacerdoti, atteso il carattere<br />
<strong>in</strong>delebile che il sacramento dell’ord<strong>in</strong>e imprime<br />
nelle loro anime".<br />
Questo non vuole <strong>in</strong>dicare nessuna classifica, ma la<br />
volontà forte da parte del Papa, collocando ord<strong>in</strong>e e<br />
matrimonio sullo stesso piano, di segnare una svolta<br />
anche questa storica rispetto a una certa mentalità,<br />
prevalente almeno a quel tempo. Che questo<br />
fosse il suo <strong>in</strong>dirizzo lo dimostrava due anni dopo,