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Sensazione percesione consapevolezza.pdf - Auditorium

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verso la superficie interna, ci sono migliaia di esili cellule capellute. Quando la membrana cambia<br />

forma in conseguenza di un’onda che la percorre in lunghezza, il movimento delle cellule capellute<br />

segue la direzionalità dell’onda stessa. Una cellula capelluta ha una estremità libera, delimitata da<br />

una membrana flessibile, messa in movimento dalle variazioni della pressione idrostatica del<br />

liquido cocleare. L’estremità opposta della stessa cellula è strettamente ancorata alla membrana<br />

basale, sovrastante la membrana flessibile. Questo polo basale della cellula capelluta è immobile.<br />

L’onda idrostatica passando lungo la membrana elastica (flessibile), stira e fa pressione sulle cellule<br />

capellute. Il fenomeno è basilare per la trasmissione degl’input dall’orecchio interno al cervello. Un<br />

aspetto singolare dell’intero processo è quello che permette la differenziazione precisa delle<br />

frequenze e dell’intensità sonora. La membrana flessibile ha una struttura complicata, potendosi<br />

modificare di spessore e potendosi distendere per tutta la lunghezza del canale cocleare. Nelle<br />

vicinanze della fessura ovale (o finestra ovale), nelle parti terminali della coclea, la membrana si<br />

assottiglia e si restringe, ma nel suo versante esterno s’ispessisce e si slarga. E’ stato visto che il<br />

versante esterno di questa membrana trasmette meglio i suoni ad alte frequenze. Al contrario, la<br />

superficie interna è ottimizzata per le basse frequenze. La coclea è divisa in tre scomparti pieni di<br />

fluidi:<br />

1. Un condotto superiore che accoglie le onde pressorie all’entrata della coclea: la scala<br />

vestibolare.<br />

2. Un condotto inferiore per le onde di partenza: la scala timpanica.<br />

3. L’organo del Corti con le rispettive cellule capellute.<br />

Attraverso la finestra ovale, le onde pressorie entrano nel liquido cocleare, percorrendo la<br />

membrana flessibile per l’intera lunghezza ed iniziando il processo di trasduzione. L’energia delle<br />

curve di pressione idrostatica va a finire sulla parte terminale della membrana flessibile,<br />

esternamente alla finestra ovale. Infatti, le onde pressorie si disperdono sulla sottile membrana,<br />

conosciuta come finestra rotonda, la parte terminale della scala timpanica. Con questa maniera<br />

efficiente di dissipazione delle onde pressorie, la coclea assicura che le successive onde di pressione<br />

non siano acusticamente contaminate dalle deflessioni e scontri con le precedenti. Ci sono analogie<br />

con la funzione oculare, dove la quantità di luce eccedente, non assorbita dai coni e dai bastoncelli è<br />

impregnata dalla parte posteriore del mantello retinico, evitando l’effetto rimbalzo dentro ed intorno<br />

alla retina. Le cellule capellute, fissate con la base alla membrana flessibile, si trovano all’interno<br />

del condotto cocleare e formano l’organo del Corti, una struttura complessa, chiusa in uno spazio<br />

ristretto. L’organo del Corti è anche chiamato il perno delle funzioni uditive. E’ qui che le<br />

vibrazioni meccaniche della membrana flessibile sono convertite in segnali elettrici. L’intera coclea,<br />

arrotolata su se stessa a spirale, assomiglia ad un minuscolo cucchiaio che contiene del liquido. A<br />

sua volta, il dotto cocleare occupa circa 1/6 del volume cocleare, anche se contiene circa 650<br />

segmenti mobili. La squisita delicatezza dell’organo del Corti necessita della massima protezione<br />

che l’organismo possa fornire. All’interno del dotto cocleare, l’organo del Corti è racchiuso nella<br />

spirale ossea della coclea, a sua volta scavata nella struttura più resistente dello scheletro: la parte<br />

petrosa dell’osso temporale. Nell’intero processo uditivo, l’organo del Corti funge da trasduttore. Al<br />

di fuori dell’organo del Corti, tutta l’energia è meccanica. Infatti, le onde sonore provocano le<br />

vibrazioni della membrana timpanica (energia di vibrazione) che mette in movimento (energia di<br />

movimento) i tre ossicini (martello incudine e staffa), l’ultimo dei quali genera onde di vibrazione<br />

(onde pressorie) sul liquido cocleare con conseguenti ondulazioni della sottile membrana flessibile.<br />

Nell’organo del Corti, tutte le funzioni sono di natura elettrochimica. In questo modo, uno dietro<br />

l’altro, i segnali arrivano al cervello spediti dall’organo del Corti. Con una straordinaria funzione, le<br />

cellule capellute trasformano tutta l’energia meccanica in elettrica.<br />

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