Sensazione percesione consapevolezza.pdf - Auditorium
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cieca. La scoperta dello scienziato francese può essere confermata da chiunque abbia una buona<br />
vista. Per esempio, si osservi un piccolo disco su uno fondo colorato. Si facciano questi movimenti:<br />
• Chiudere l’occhio destro.<br />
• Tenere la pagina col disco a circa 30 centimetri dalla faccia.<br />
• Concentrare lo sguardo su un quadratino a 10 cm dal disco, mentre si avvicina il foglio<br />
all’occhio sinistro.<br />
Ad una distanza critica, il disco viene a cadere nella macchia cieca e sparisce del tutto. In realtà, il<br />
cervello percepisce quella parte come se fosse stata ricoperta (riempita) dal colore del fondo.<br />
Questo processo visivo è noto come riempimento ( filling in).<br />
Nelle aree visive cerebrali, quando un individuo guarda un oggetto, si forma una rappresentazione<br />
percettiva dell’oggetto stesso. Invece, cogli oggetti che al di fuori del campo visivo (per esempio,<br />
situati dietro la testa), il cervello ricorre ad uno stratagemma per non perderne il contatto. In questi<br />
casi, il cervello crea ciò che, in senso lato, potrebbe definirsi una rappresentazione concettuale:<br />
qualcosa di analogo a una deduzione logica. La distinzione non è solo semantica. Le rappresentazioni<br />
percettive e concettuali si generano in aree corticali distinte e possono essere elaborate in<br />
modi molto diversi.<br />
Gli esperimenti di neuro-fisiologia in particolare di Vilayamur S. Ramachandran (1992) hanno<br />
evidenziato i seguenti aspetti.<br />
1. Le cellule della retina sensibili alla luce trasducono l’intensità luminosa ed il colore in<br />
impulsi elettrici.<br />
2. Gl’input arrivano alla corteccia visiva primaria tramite il nervo ottico.<br />
3. Nel nervo ottico, i neuroni smistano l’informazione visiva.<br />
4. L’informazione visiva è spedita a parecchie altre aree, ciascuna delle quali sembra essere<br />
specializzata per un tipo di elaborazione, riguardante per esempio il colore, il movimento<br />
e la forma.<br />
5. Il fenomeno del riempimento retinico avviene nelle parti iniziali del processo visivo e<br />
comporta la generazione di una rappresentazione percettiva, senza la quale non avverrebbe.<br />
6. L’area visiva per il riempimento del colore è diversa da quella responsabile del riempimento<br />
del movimento.<br />
Speciali illusioni ottiche. Alcune illusioni ottiche rimangono dopo che un fenomeno illusorio è<br />
stato dimostrato. La conseguenza è un senso d’incredulità che mette in discussione una serie di<br />
assunti, utilizzati dal cervello per capire la realtà del mondo circostante. Questi assunti non si<br />
riferiscono solo alle immagini visive. C’è interazione tra sensazioni visive ed uditive, indicata come<br />
effetto Harry McGurk, (Nature, 1976). L’effetto<br />
McGurk dimostra il predominio del sistema visivo<br />
sull’uditivo. Per esempio, l’osservazione di un<br />
video dove le labbra di una persona formulano la<br />
parola casa, mentre l’audio riproduce la parola<br />
cosa. Il cervello corregge l’audio facendoci udire il<br />
fonema legato all’immagine visiva: casa.<br />
Riascoltando l’audio senza guardare l’immagine,<br />
udiamo invece l’esatta parola contenuta nella traccia sonora: cosa. Sembra che siano le immagini<br />
visive quelle che fungono da guida e le altre seguono il flusso immaginifico delle antecedenti.<br />
L’effetto McGurk dimostra che il riconoscimento linguistico è multimodale, coinvolgendo<br />
informazioni da numerose sorgenti sensoriali. Prinz J. (2010), segnala dei fenomeni legati alle<br />
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