Sensazione percesione consapevolezza.pdf - Auditorium
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stimolazione e non due. Le punte delle dita sono molto più sensibili, essendo la distanza di<br />
separazione meno di due millimetri. I risultati degli esperimenti sul tatto si raccordano molto bene<br />
con la distribuzione degli esterocettori nella pelle. Sulla punta di un dito, ci sono più di duecento<br />
recettori sensoriali per cm², due volte di più che nelle parti centrali della mano. Duecento recettori<br />
per cm² vuol dire che sulla superficie di un dito, in un’area come la testa di uno spillo, ci sono quasi<br />
sei recettori tattili. La foto indicata con la lettera R ritrae una talpa dal naso a stella. Al centro di una<br />
delle due formazioni si vede l’apertura della narice destra. In primo piano sono anche evidenti le<br />
forti zampe anteriori, usate per scavare nel terreno. La foto è tratta dal libro di Henshaw J.M., A<br />
tour of the senses (2012).<br />
Nella pelle, sembrerebbe esserci un continuum di tanti altri tipi di recettori oltre al tatto, come<br />
quelli termici e quelli per il dolore. E’ ipotizzabile che tutti questi corpuscoli nervosi sensoriali<br />
abbiano distribuzione uniforme. Gli esperimenti sulla sensibilità tattile dimostrano che ciò non è<br />
vero. Piuttosto che un avvolgimento uniforme nella pelle, i recettori o esterocettori, pur mischiati tra<br />
loro, sono addensati in alcune zone. Le parti di tessuto cutaneo meno sensibili (al tatto, al dolore, al<br />
calore ecc.) sono le più distanti dagli addensamenti sensoriali puntiformi.<br />
Questi aspetti evidenziano l’esistenza di una sensibilità cutanea,<br />
tattile in particolare, che è differente da individuo ad individuo.<br />
La via tattile protopatica, o fascio spinotalamico anteriore, si<br />
origina dalla testa del corno posteriore, attraversa la commessura<br />
grigia anteriore e situandosi davanti al fascio spino talamico<br />
laterale, raggiunge il talamo. Sopra il bulbo, le sue fibre si<br />
affiancano a quelle della sensibilità epicritica e cranialmente al<br />
bulbo, le due vie tattili: nocicettiva ed epicritica si fondono.<br />
I due fasci: spinotalamico laterale (sensibilità termica e<br />
dolorifica) e spinotalamico anteriore (sensibilità tattile protopatica) sono nel cordone laterale, con<br />
quest’ordine: anteriormente il fascio della sensibilità tattile e dietro quello della sensibilità<br />
dolorifica. Ancora posteriormente, c’è il fascio della sensibilità termica. Nell’insieme, formano il<br />
fascio « en croissant » di Déjerine.<br />
Dunque, il fascio spinotalamico anteriore termina nel nucleo<br />
ventrale posteriore del talamo. Da qui, partono le fibre talamo<br />
corticali, formanti la radiazione sensitiva che percorre la metà<br />
posteriore del braccio posteriore della capsula interna. La<br />
radiazione sensitiva termina nella corteccia cerebrale della<br />
circonvoluzione post-centrale del lobo parietale dell’emisfero<br />
cerebrale, sede dell’area sensitiva primaria (area 3,1,2).<br />
La foto indicata dalla lettera H indica una triplice<br />
terminazione nervosa tattile. Si vedono tre espansioni di tipo Pacini, sostenute da un’unica fibra<br />
nervosa afferente. Il tratto pre ternimale della fibra, diventa amielinica prima d’immettersi nella<br />
spessa capsula del corpuscolo. A livello dello strozzamento pre-terminale, avviene l’attivazione<br />
elettrica con l’apertura dei canali sodio. Ingr. 120 x – Impregnazione aurica del Ruffini.<br />
8. IL GUSTO.<br />
Le molecole dell’olfatto sono disperse nell’aria e quelle del gusto sono sciolte in acqua. L’insieme<br />
delle labbra, arcate dentali, ghiandole salivari e lingua forma tra l’altro, un recipiente acquoso in cui<br />
sono immerse le papille gustative. Mentre il fenomeno dell’olfatto è legato ai gas (aria), il gusto è<br />
correlato alla fase acquosa. Di là dai risultati, le cose da gustare sono limitate in comparazione alle<br />
centinaia di differenti odori percettibili. Nel gusto, è possibile fare distinzioni di tipo: dolce il<br />
contrario di salato. Non è possibile la discriminazione gustativa in base al grado: molto, o poco<br />
dolce. Si conoscono bene le papille gustative per il dolce, il salato, l’acido e l’amaro.<br />
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