Sensazione percesione consapevolezza.pdf - Auditorium
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Nel processo visivo Giù – Su, esisterebbe una organizzazione neurale ripetitiva dove cellule<br />
retiniche contigue spediscono input alle cellule gangliari più contigue e queste a quelle del NGL<br />
(Nucleo Genicolato Laterale), tra loro contigue. Di conseguenza, la superficie bidimensionale della<br />
retina sarebbe schematizzata come una mappa in altre aree per esempio, nel collicolo superiore. Si è<br />
visto che i principi fondamentali dell’organizzazione retinotopica valgono anche per il nucleo<br />
genicolato laterale (NGL) e la corteccia visiva primaria come affermato da Bear M.F., Connors<br />
BW, Paradiso MC, (2005). L’organizzazione anatomica del NGL conferma l’idea che la retina<br />
origini correnti d’informazione Giù – Su, analizzate in parallelo ed i principi fondamentali<br />
dell’organizzazione retinotopica valgano sia per il NGL, sia per la corteccia visiva primaria (Bear<br />
M. et all., 2005).<br />
Negli anni Settanta del Novecento, mappe somatotopiche in cervelli di topi furono rilevati da<br />
Woolsey T, e Wan der Loos H. (1970, 1975), della Johns Hopkins University. La mappa<br />
somatotopica delle vibrisse nei roditori è visibile in sezioni istologiche dello strato corticale S1, con<br />
le cinque fila di cilindretti corticali corrispondenti alle cinque fila di vibrisse facciali. Secondo Bear<br />
MF, Connors BW, Paradiso MC (2005), analogamente al sistema visivo ch’elabora mappe<br />
retinotopiche, quello somatosensitivo ha diverse mappe del corpo. Sembrerebbe che il sistema Giù<br />
– Su avrebbe come base funzionale i principi della similitudine geometrica qui esposti.<br />
SIMILITUDINE GEOMETRICA. Due o più figure geometriche sono da considerarsi simili dal punto di<br />
vista geometrico se c’è corrispondenza biunivoca tra loro. Nella conseguente elaborazione<br />
percettiva, questo presupposto comporta che il rapporto di segmenti omologhi abbia un valore<br />
costante L che è preso come rapporto di similitudine geometrica, o scala di riduzione delle<br />
lunghezze. Il verificarsi di tale ipotesi conduce all’uguaglianza di segmenti omologhi, di angoli<br />
omologhi, ad un rapporto tra aree omologhe e ad un rapporto tra volumi omologhi. Tra le mappe<br />
somatotopiche retiniche, del NGL e delle aree visive primarie, avverrebbe un rapporto costante<br />
indicato con L, secondo la similitudine geometrica.<br />
A livello di attività neuronale, i processi cerebrali non sono la coscienza. L’attività neuronale al<br />
livello più basso causa la proprietà di livello più alto o di sistema: la coscienza. Se ciò è vero - e<br />
tutto ciò che sappiamo sul cervello fa pensare che lo sia - allora il concetto di sopravvenienza non<br />
aggiunge nulla a quelli già noti:<br />
• di causalità, inclusa la via “dal basso verso l’alto”;<br />
• di livelli più alti e più bassi di descrizione;<br />
• di realizzazione delle caratteristiche di ordine più alto nel sistema composto dagli elementi<br />
di ordine più basso.<br />
Nell’elaborazioni Giù – Su, le informazioni visive trasmesse nei vari segmenti neuronali, a<br />
partire dal tappeto retinico fino alle aree visive corticali superiori, avverrebbero secondo criteri di<br />
similitudine geometrica (tra segmenti, angoli, orientamento spaziale di contorni…). Idem, per le<br />
informazioni visive riferite ai colori ed al movimento. Fenomeni fisici - sensoraili trasformati in<br />
input elettrici lungo i vari segmenti neuronali coinvolti nel meccanismo della visione, si dicono<br />
simili se, dimensionando ciascuna delle grandezze fisiche di riferimento omogenee e costanti, le<br />
relazioni matematiche che li descrivono sono identiche, in un lasso di tempo fisico t.<br />
Aspetti omologhi del Giù – Su riguarderebbero tutti gli altri processi percettivi (acustici, olfattivi,<br />
propriocettivi, gustativi ecc.). Pur avendo un comportamento probatistico, il funzionamento<br />
d’insiemi neuronali nelle vie Giù – Su, potrebbe seguire i principi della similitudine geometrica,<br />
poche avvengano in un lasso di tempo molto breve. Gli stessi algoritmi di base del Giù – Su e forse<br />
anche quelli opposti del Su – Giù, sarebbero adattabili alla costruzione di figure geometriche.<br />
Un algoritmo è dato da regole procedurali applicate in modo ripetitivo ad un insieme di dati al<br />
fine di ottenere un risultato collocabile nell’insieme di partenza. L’operazione ricorsiva può<br />
fermarsi quando si raggiunge il risultato voluto. Nel caso in cui non lo si raggiunga, l’operazione<br />
ricorsiva può continuare virtualmente all’infinito nel tentativo di arrivare ad un risultato sempre più<br />
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