La Professione di Psicologo n. 2/2005 - Ordine nazionale Psicologi
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<strong>La</strong> battaglia contro l’accesso dei me<strong>di</strong>ci a psicologia clinica<br />
Nel decreto sono stati<br />
lasciati alcuni errori<br />
logici decisivi per la sua<br />
sorte, e per la sopravvivenza<br />
della nostra<br />
<strong>di</strong>sciplina<br />
10<br />
tivi, tramite trattamenti psicologici e psicoterapeutici,<br />
per in<strong>di</strong>vidui, coppie, gruppi e comunità, nelle strutture<br />
sanitarie e nelle istituzioni educative, socio-assistenziali<br />
e riabilitative, anche per forme <strong>di</strong> devianza giovanile<br />
ed adulti e <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza; l’analisi e le<br />
mo<strong>di</strong>ficazioni delle <strong>di</strong>namiche inter-e-intra-istituzionali;<br />
gli interventi preventivi ed educativi <strong>di</strong> comunità.”<br />
E dunque le scuole <strong>di</strong> psicologia clinica domani come<br />
oggi avranno lo scopo <strong>di</strong> formare specialisti preparati<br />
a svolgere gli interventi <strong>di</strong> psicologia, compresa la psicoterapia,<br />
in ambito in<strong>di</strong>viduale, <strong>di</strong> gruppo e istituzionale,<br />
sovrapponendo le proprie competenze a quelle<br />
degli psicologi abilitati allo svolgimento della psicoterapia<br />
ai sensi <strong>di</strong> quanto previsto dall’art. 3 della L.<br />
56 del 1989 che ha istituto e coor<strong>di</strong>nato la professione<br />
<strong>di</strong> psicologo.<br />
E sebbene ai me<strong>di</strong>ci sia consentito il solo esercizio<br />
della psicoterapia, come è chiaro nella legge, che - come<br />
risulta dalla descrizione che precede - è solo una delle<br />
modalità <strong>di</strong> intervento dello psicologo clinico, e sebbene<br />
la psicoterapia sia oggetto specifico della formazione<br />
dei me<strong>di</strong>ci - e solo dei me<strong>di</strong>ci - specialisti in Psichiatria<br />
(si veda il punto 4 descrittivo del relativo profilo <strong>di</strong><br />
approfon<strong>di</strong>mento), anche ai me<strong>di</strong>ci e soprattutto a loro<br />
è consentito <strong>di</strong> accedere ed esercitare una<br />
specializzazione il cui oggetto si sovrappone al contenuto<br />
tipico - e riservato - della professione dello psicologo,<br />
la cui con<strong>di</strong>zione prima è il conseguimento della<br />
laurea specialistica in psicologia, come è definita dall’art<br />
1 della l. 56/1989:<br />
“la professione <strong>di</strong> psicologo comprende l’uso degli strumenti<br />
conoscitivi e <strong>di</strong> intervento per la prevenzione la<br />
<strong>di</strong>agnosi la attività <strong>di</strong> abilitazione riabilitazione e <strong>di</strong><br />
sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al<br />
gruppo, agli organismi sociali e alle comunità…”<br />
Con questo decreto risulta perciò confermato un in<strong>di</strong>rizzo,<br />
contrario alla normativa positiva, alla cultura<br />
scientifica, alla <strong>di</strong>sciplina professionale in ambito comunitario<br />
che, nel consentire l’accesso alla<br />
specializzazione <strong>di</strong> psicologia clinica ai laureati specialisti<br />
in me<strong>di</strong>cina e chirurgia enon ai soli laureati in<br />
psicologia, <strong>di</strong>sconosce lo specifico della preparazione<br />
culturale necessaria per esercitare la professione dello<br />
psicologo che consiste appunto nell’esercizio della<br />
psicologia clinica. Ed è per queste ragioni che anche<br />
contro questo decreto il Consiglio Nazionale dell’Or<strong>di</strong>ne<br />
degli <strong>Psicologi</strong> non può che insorgere a tutela<br />
dell’esercizio della professione così come gli consente<br />
ed impone l’art. 28, comma VI, lett. d) della L. 56<br />
del 1999 che ne definisce le competenze<br />
II. <strong>La</strong> <strong>Psicologi</strong>a Clinica è stata definita dalla letteratura<br />
scientifica come “psicologia normale”, intendendosi<br />
per “normale” il classico ed usuale ambito <strong>di</strong> intervento<br />
dello psicologo.<br />
Ed infatti, essa stu<strong>di</strong>a “la personalità umana in tutta la<br />
gamma delle sue realtà, quin<strong>di</strong> non è lo stu<strong>di</strong>o della<br />
patologia psichica né una psicologia delle <strong>di</strong>fferenze ma<br />
si basa soprattutto sullo stu<strong>di</strong>o della psicologia c.d. normale.<br />
Essa ricerca e tenta <strong>di</strong> verificare la gamma delle<br />
modalità <strong>di</strong> adattamento della personalità sia a livello<br />
intra-psichico che nei confronti della realtà esterne” (L.<br />
Pinkus, Metodologia Clinica in <strong>Psicologi</strong>a, Armando,<br />
Roma, 1975).<br />
<strong>La</strong> psicologia clinica si pone, per così <strong>di</strong>re, in rapporto<br />
da genere a specie con la psicoterapia, che è invece<br />
il trattamento dei <strong>di</strong>sturbi emotivi e dei <strong>di</strong>sturbi della<br />
personalità attraverso strumenti psicologici. E’ evidente<br />
quin<strong>di</strong>, da un lato, che non possono essere ricondotte<br />
alla “species” psicoterapia, tutte le altre applicazioni e<br />
specializzazioni proprie del “genus” psicologia,<br />
appannaggio culturale, scientifico e legislativo degli<br />
psicologi.<br />
Dall’altro, che la <strong>Psicologi</strong>a Clinica è branca della <strong>Psicologi</strong>a<br />
e non della Me<strong>di</strong>cina; appartenenza esclusiva<br />
che è uniformemente riconosciuta, non solo in America<br />
e nel mondo anglossassone ma anche nel resto<br />
del mondo e, soprattutto, in Europa.<br />
E, per quanto qui <strong>di</strong> particolare interesse, si sottolinea<br />
sin d’ora che nella <strong>di</strong>sciplina comunitaria la psicologia<br />
clinica non è riconosciuta quale specializzazione<br />
me<strong>di</strong>ca.<br />
III. <strong>La</strong> specializzazione in <strong>Psicologi</strong>a Clinica <strong>di</strong> cui all’<br />
impugnato provve<strong>di</strong>mento confligge dunque con la<br />
L. 56 del 1989, istitutiva della professione <strong>di</strong> psicologo,<br />
con la quale l’esercizio della psicologia e dei suoi<br />
rami, ivi compresa la specializzazione nella psicologia<br />
clinica, è stata riservata ai laureati in psicologia abilitati<br />
alla relativa professione.<br />
L’istituzione delle scuole come afferenti alla facoltà <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>cina confligge inoltre con la normativa comunitaria<br />
che, nell’ottica della libera circolazione dei me<strong>di</strong>ci,<br />
vuole (e riconosce) scuole <strong>di</strong> specializzazione<br />
uniformi per tipologia e durata.<br />
DIRITTO<br />
I. Violazione <strong>di</strong> legge - Violazione degli artt. 1, 2 e 3<br />
della L. 56 del 1989 in relazione agli artt. 1, 2, 3 del<br />
D.P.R. 10 marzo 1982, nonché ai D.M. 3 novembre<br />
1999 n. 509 e 22 ottobre 2004 n. 270 e all’art.<br />
16 della L. 168 del 1989 - Contrad<strong>di</strong>ttorietà - Eccesso<br />
<strong>di</strong> potere per <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> presupposto.<br />
1. <strong>La</strong> Specializzazione in <strong>Psicologi</strong>a Clinica ha lo scopo<br />
<strong>di</strong> formare specialisti preparati a svolgere interventi<br />
<strong>di</strong> psicologia clinica, compresa la psicoterapia,<br />
in ambito in<strong>di</strong>viduale, <strong>di</strong> gruppo e istituzionale.<br />
Le scuole rilasciano il titolo <strong>di</strong> specialista in <strong>Psicologi</strong>a<br />
Clinica<br />
2. L’or<strong>di</strong>namento della specializzazione confligge con<br />
la L. 56 del 1989 istitutiva della professione <strong>di</strong> psicologo.<br />
Solo l’esercizio della psicoterapia come specializzazione<br />
della psicologia e della me<strong>di</strong>cina e chirurgia, è consentito<br />
oltre che ai laureati in psicologia, anche ai laureati<br />
in me<strong>di</strong>cina e chirurgia. Poiché la L. 56 del 1989<br />
ha specificamente <strong>di</strong>sciplinato il conseguimento della<br />
specializzazione e l’esercizio della psicoterapia, in via<br />
transitoria (art. 35) e in via definitiva (art. 3) come<br />
unica area comune delle professioni dello psicologo e<br />
del me<strong>di</strong>co, il titolo <strong>di</strong> specialista in psicologia clinica<br />
e l’accesso alle relative scuole <strong>di</strong> specializzazione, non<br />
può che essere riservato solo ai laureati in psicologia,<br />
ancorchè le suddette scuole forniscano anche una formazione<br />
in psicoterapia (ma non solo).<br />
Di conseguenza l’accesso alle scuole <strong>di</strong> specializzazione<br />
che rilascino titoli <strong>di</strong>versi da quelli in psicoterapia, non<br />
può che essere riservato ai soli laureati in psicologia.<br />
3. Sia in virtù della norma generale (16 della L. 168<br />
del 1989), sul valore legale dei titoli rilasciati dalle<br />
Università, che della previsione dell’art. 1 lett. b)<br />
del D.P.R. 162 del 1982, che assegna alle scuole <strong>di</strong><br />
specializzazione universitaria il compito <strong>di</strong> rilasciare<br />
<strong>di</strong>plomi “che legittimino nei rami <strong>di</strong> esercizio pro-<br />
la <strong>Professione</strong> <strong>di</strong> <strong>Psicologo</strong> 2/05