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Ciao, sono Leo, dolce sorella, se puoi, prega per la pace
nelle nelle famiglie.Dio famiglie.Dio ti benedica, Leo -.
Guardai Guardai mamma, senza riuscire a spiaccicar parola,
del resto, ogni commento sarebbe risultato improprio.
Abbracciai la signora Assunta ed ed andammo via via annichilite.
Il braccio di mamma, mamma, appeso al mio, tremava. Entrammo
in casa e cercammo di spiegare cosa era accaduto, accaduto, ma con
penosi risultati. Dopo pranzo, i miei genitori andarono a
riposare, Matteo si rilassò rilassò fumando in terrazzo ed i ragazzi ragazzi
andarono a giocare nel parco. parco. Mi distesi distesi sulla sdraio e mi
addormentai senza volerlo. Una bussata piuttosto energica
mi scosse; mi alzai faticosamente ed andai andai ad aprire: erano
mia cugina Dora, Annamaria ed ed il marito Bernardo. Li feci feci
accomodare e mi diressi in cucina cucina per per preparare preparare il caffé,
ma il mio Matteo ci stava già pensando, allora allora andai ad
accomodarmi con con i miei ospiti.
- Come è bello bello quassù! – disse dora. dora.
- Sembra di stare stare in un'altra dimensione – aggiunse Anna
- A proposito di dimensione, non so se dirvelo, ma avrei
qualcosa da comunicarvi- dissi cautamente e spiegai
l’esperienza che avevo avuto quella mattina, parlai della
signora Assunta Assunta e di come questa questa fosse fosse in contatto con il
figlio Leo, morto prematuramente di tumore. tumore. Mi
ascoltarono attentamente attentamente e fu Anna a dire: dire:
- Madonna, potevamo chiedere notizie di mamma e papà!- papà!-
A questo punto, esclamai:
IL GUSTO DELLA VITA – Franco Pastore 176