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- Embè, ncòpp’all’òsse e pàtreme Aitàne, si te permiètte ‘nata vota e sfòttere a fìgliema, quante dice ‘a storia o ‘a giografia, te spezze ‘e cosce! M’ha sentute bbuòne, pièzze ‘e stronza e zombaperete? - In quel momento, entrò Capasso con il codazzo della Direzione: il segretario, il maestro vicario, il responsabile di laboratorio ed il fiduciario del plesso. - Cosa sta succedendo qui ?- tuonò il dirigente, avendo notato il tafferuglio. Rivolto, poi, alla donna: - Chi è lei e cosa sta blaterando con una voce da pescivendola?- - Chi songh’ì ? – ripetè la donna riaccendendosi più di prima. - So’ ‘na mamma ncazzàta, va bbuò?- - Stia buona, altrimenti chiamo i carabinieri, ha capito? Io sono il responsabile della scuola e tutto ciò che accade mi riguarda!- replicò urlando Capasso. - Ah! Sei o responsabile? Tiè pigliati ddui pisce da ‘stà pisciaiòla !- Nell’atrio il rumore degli schiaffi ebbero l’effetto di tre colpi di pistola, tra gli occhi sbigottiti del codazzo e la furia dell’ardita energumena, che, sculettando vistosamente, si diresse verso l’uscita. Con sollievo generale, la virago scomparve, subito dopo, nello stretto vicolo adiacente al muro dell’edificio scolastico. IL GUSTO DELLA VITA – Franco Pastore 196
L’incontro si concluse senza altri incidenti, d’altronde quello era lo spirito della scuola, un continuo confronto con le famiglie ed i loro problemi. _________ 1) “Allora, ti giuro sulle ossa di mio marito Gaetano, che se ti permetti ancora di canzonare mia figlia, quando conferisce in storia o in geografia, ti spezzo le gambe! Hai capito bene?...” 2) “ …Accetta due schiaffi da questa pescivendola!” © 2006 – Realizzazione eBook Poetilandia.it 197
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IL GUSTO DELLA VITA (Racconti) - Fr
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A mio padre Ermando, nel cui ricord
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P r e m e s s a L A M I A T E R R A
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I Farnesi ed i Casati era i più gr
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Il tessuto cedette e la fanciulla c
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Bussò‚ poi spinse adagio la port
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- Don Filippo 'ò capurale" ha sver
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Sebastiano guardava il pozzo‚ com
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Micheluccio vuotò in fretta il bic
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IL CAPORALE IL GUSTO DELLA VITA - F
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Il sole stava tramontando sul mare
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- Questo, per la brava gente della
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Il giovane non rispose e‚ scenden
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In un 'altra zona del paese‚ inta
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- Ci soni due carabinieri che vogli
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Procuratori senza scrupoli‚ se ne
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Un unico sussulto li avvinse, mentr
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Riattraversò‚ di corsa‚ la cam
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Nel 1906 la Società Umanitaria‚
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Iniziò a frequentare la grossa fal
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La piccola stazione di Capaccio Sca
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Giuvanniello chiuse gli occhi a res
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Forse per un sensi di colpa verso i
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- Non dimenticare, mi ripeté più
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Il fischio del treno, che proveniva
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PAZZIA D’AMMURI Castello è un pa
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-Zuzù, vieni cu’ me !- Il volpin
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-Giorno!- mi rispose, sorridendomi
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- Si, si’ proprio crisciùto in f
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-Niente!- le risposi con gli occhi
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‘O MUNACIELLO Nelle campagne del
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-In nome di Gesù e di Maria, màng
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Una sera di dicembre, la buona donn
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DON GIULIANO DI TERRAMEZZANA Erano
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- Il caffé è finito, mi dispiace,
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Ma aveva imparato rapidamente tutte
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Per intanto, si vedevano e c’era
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- Certo, a mille chilometri di dist
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IL FAIANESE Il lungomare, dal porto
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- Ciao Vanni! - salutò una delle d
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Le vide in lontananza, che cercavan
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Quando alzava le gonne, erano risat
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Una grande famiglia, quella che si
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- Ho capito, guagliò, trovatevi la
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Il professore la prese con rabbia e
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SOGNO Ero stanco e fortemente depre
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Il viaggio sul traghetto era stato
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Chiesi un liquore tipico della Sard
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Cercò di mettersi a sedere, ma si
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Il seno armonioso, appena coperto d
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Il pappagallo si rovesciò ed un ma
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- Non preoccupatevi, ora metto l’
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Ovviamente, fui costretto, mio malg
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Sarei stato un professore di ricord
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Mia madre riviveva, tra i gerani, i
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In quell’istante, entrò mamma, c
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Le dita rapidamente si mossero sull
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La luna era alta nel cielo e l’ac
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MARIA IL GUSTO DELLA VITA - Franco
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- Si, giovedì - rispose Angelo, gi
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Era un fiore la sua Maria e solo a
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La moglie avevo messo troppo pepero
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Il treno, lentamente, s’allontan
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La portiera della vecchia Renault s
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Cercai di chiamarli, di rassicurarl
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Ad un tratto, scorsi tra la folla i
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Matrimonio in famiglia Non fu certo
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Il primo sole si intravedeva al di
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Telefonai a mia figlia spiegandole
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Erano le dodici circa, quando un be
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Tutti gli invitati avevano preso po
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