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settembre - Publidea95

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questa usanza, che ha già contagiato<br />

vari quartieri della capitale,<br />

si sono levate da più parti<br />

voci di protesta e si sono mosse<br />

anche le amministrazioni, con in<br />

testa il sindaco Alemanno che ha<br />

promesso di prendere provvedimenti<br />

seri, ritenendo pericoloso<br />

che si creino dei mercati fuori<br />

controllo. Infatti là dove sono<br />

stati trovati in vendita oggetti di<br />

dubbia provenienza il rischio è<br />

costituito non solo dal fatto che<br />

si accresca il circuito del commercio<br />

del rubato, ma anche che<br />

dietro tali attività presto o tardi<br />

finisca per inserirsi la malavita<br />

organizzata. Non sembra però<br />

questo, fino ad oggi, il caso di<br />

Ostia, dove più che altro si ha<br />

la percezione di un commercio<br />

tra poveri, basato sullo scambio<br />

di merce usata e sostenuto da<br />

compratori indigenti. Qualche<br />

acquirente si avvicina, forse,<br />

anche attratto dai prezzi bassi,<br />

qualcun altro dall’atmosfera un<br />

po’ “pittoresca” che queste vendite<br />

creano lungo la strada. Ultimamente<br />

è in corso una sorta di<br />

braccio di ferro tra gli abusivi e<br />

le forze dell’ordine. Nei mesi<br />

passati i mercatini si svolgevano<br />

la mattina presto e già alle<br />

prime luci dell’alba arrivavano<br />

carrettini e carrozzelle da neonato<br />

pieni di mercanzia, che veniva<br />

sistemata in terra su dei teli<br />

colorati. Ma l’intervento alter-<br />

nato di Vigili Urbani, Guardia di<br />

Finanza e Polizia ha modificato<br />

tale abitudine. La merce viene<br />

tenuta nascosta nei secchioni<br />

della spazzatura, alcune donne<br />

restano di vedetta, aspettando<br />

per ore che passi la ronda. Poi ad<br />

un segnale convenuto, sbucano<br />

da ogni parte i “mercanti”, che<br />

in men che non si dica recuperano<br />

gli oggetti nascosti e allestiscono<br />

la vendita. Ormai essa<br />

avviene solo a fine mattinata e<br />

anche la parte di strada occupata<br />

varia di settimana in settimana,<br />

pur continuando a svolgersi nei<br />

pressi dei mercatini bisettimanali.<br />

Se arriva una pattuglia, con<br />

grande rapidità il mercato viene<br />

smontato e la merce, frettolosamente<br />

avvolta nei teli viene di<br />

nuovo nascosta nei secchioni<br />

della spazzatura, dove rimane in<br />

custodia fino a che la strada non<br />

ridiventa “sicura”. Questo apri e<br />

chiudi delle pattumiere ha alimentato<br />

anche la convinzione<br />

che i rom vadano a rifornirsi di<br />

merce tra gli scarti e nella spazzatura.<br />

In verità sono solo nascondigli,<br />

sicuramente poco<br />

igienici, ma niente di più. Vero è<br />

invece che i rom sono esperti nel<br />

riparare oggetti gettati via perché<br />

rotti o danneggiati, che con<br />

una certa maestria riescono a far<br />

ritornare in uso. Accanto a questi<br />

mercatini, proprio in via Orazio<br />

dello Sbirro, di fronte al<br />

mercato rionale esiste un giro di<br />

vendita di articoli contraffatti,<br />

Cd, Dvd, accessori d’abbigliamento,<br />

portato avanti da un<br />

gruppo di ragazzi di colore, che<br />

ormai fa parte del panorama locale.<br />

Alcuni sono anche benvoluti<br />

dai residenti, ma ciò non<br />

sposta il problema dell’illegalità<br />

che si sviluppa dietro a questi<br />

commerci, di cui i venditori<br />

sono solo l’ultimo e più debole<br />

anello della catena. La responsabilità<br />

di tali illeciti va ricercata<br />

sicuramente nel giro dell’importazione<br />

di merci provenienti dall’oriente,<br />

un giro di miliardi che<br />

non finiscono certo nelle mani<br />

dei giovani venditori.<br />

Litoralemaggio2010<br />

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