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la bellezza della salute lA rICChEZZA della diversità dott.ssa Marasco, oggi si parla tanto di integrazione: cosa ne pensa? Il concetto di integrazione è uno dei pilastri della mia pratica terapeutica: aiuto, infatti, i miei clienti a riscoprire che il benessere di ciascuno passa attraverso il dialogo e l’integrazione di varie parti di sé: l’immagine che mi evoca è quella di un prisma che, pur restando unito, presenta più facce. Se ciascuno riconosce e integra tutte le parti di sé, scoprirà non solo di possedere tante ri- dott. Valerio che cosa si intende per cultura lavorativa? Ciascun posto di lavoro o organizzazione lavorativa, piccola o grande che sia, ha un insieme di valori, scopi, ideali e regole che la contraddistingue a prescindere da cosa produca. Inoltre, ciascuna organizzazione è composta da persone che portano con sé la propria storia lavorativa e personale. Talvolta, per un individuo, integrarsi in azienda può risultare un processo faticoso: comprendere quali siano i valori importanti dell’organizzazione, confrontarsi con i colleghi con cui si lavora, sintonizzarsi con gli altri e stabilire nuovi equilibri è un processo energeticamente dispendioso ma imprescindibile. Integrazione, mediazione, gestione del conflitto sono temi “caldi” in azienda che, se ben gestiti, portano benessere sia ai sin- 40 Litoralemaggio2010 sorse, ma anche, adeguatamente supportato, di poterle potenziare consolidando il proprio benessere. E l’integrazione socio – culturale? L’integrazione socio – culturale è un processo che avviene su larga scala, poiché riguarda masse di individui. Coinvolgendo molte persone, i tempi di realizzazione di una vera e propria integrazione sono più lunghi. Il primo passo è quello dell’accettazione di una cultura diversa dalla propria: ac- testo// Riccardo Lo Faro A colloquio con... dott. Pierpaolo Valerio Psicologo del lavoro Personal Coach goli sia all’azienda e migliorando la vita lavorativa aumentano anche i livelli di produttività. Quindi la cultura lavorativa può influire sulla produttività aziendale? Sicuramente si e non è un elemento da sottovalutare. Ci sono culture lavorative più tese alla produzione ed altre più tese alla relazione ed altre che sono una perfetta via di mezzo. Grazie alla cultura lavorativa che si crea sul posto di lavoro persone di etnie diverse riescono a coesistere. Ogni posto di lavoro in quanto tale genera una cultura dove magari il datore di lavoro può incidere di molto ma poi è tutto il personale a concorrere nella sua costruzione. Una cultura organizzativa chiaramente espressa e compresa permette a ciascun membro dell’azienda di perse- testo// Riccardo Lo Faro A colloquio con... dott.ssa Ombretta Marasco Psicologo clinico e di comunità Psicoterapeuta cettazione e rispetto reciproco sono le basi sulle quali si può cominciare a dialogare. Il secondo passo è quello, appunto, del dialogo e del confronto; in questa fase “l’altro” non viene più percepito come ostile ma, al contrario, come colui che porta con sé una diversità tutta da scoprire. Come si può sostenere il processo di integrazione? A mio parere puntando sui giovani. I bambini e i ragazzi percepiscono la diversità come qualcosa di naturale, non presen- guire i propri obiettivi lavorativi in maniera ottimale, di aumentare il proprio grado di autoefficacia, di costruire reti lavorative cooperative o comunque in sintonia con l’ambiente, di percepirsi come risorsa per l’azienda. Se si verificano queste condizioni, i benefici ricadranno certamente sulla capacità produttiva dell’azienda tutta. Come si produce una cultura aziendale ottimale? Ottimale dal mio punto di vista significa in sintonia con gli obiettivi a breve, medio e lungo periodo che chi gestisce l’azienda si dà, quindi il primo passo per produrre cultura è la conoscenza di questi obiettivi. Il secondo è comunicarlo a tutti i dipendenti ed a tutte le persone che sono importanti per il business dell’azienda. Comunicarli non significa dettarli ma “vi- tano le barriere culturali che un adulto può avere. Molto lavoro per sostenere il processo di integrazione si fa nelle scuole, luoghi in cui la multi etnicità è una realtà consolidata. Anche lo sport può aiutare l’integrazione: lo sport abbraccia tutti senza distinzioni, la voglia di vincere contagia e fa sentire parte di un’unica squadra. Via Angelo Olivieri,34 00122 Ostia lido - roma Tel. cell. 349.8423298 lA CUlTUrA lAVOrATIVA unisce le diversità etniche verli” – agirli. In questo passaggio può accadere che il datore di lavoro non sappia bene quali siano gli obiettivi aziendali a breve, medio e lungo periodo e magari risultino simili tra loro decretando così la “morte” della strategia aziendale di gestione oppure ci può essere una non condivisione da parte dei dipendenti di tale strategia. In entrambi i casi io svolgo un’attività di facilitazione in questi passaggi di allineamento delle persone attraverso il coaching che produce poi una convergenza verso il business non considerando le differenze etniche come problema ma considerando semplicemente l’apporto che ogni singolo offre per il raggiungimento del bene comune. pierpaolo.valerio@email.it Tel. cell. 347.7021820
L’invecchiamento cutaneo è dovuto sia al passare del tempo (chronoaging) che dall’esposizione da UV ( photoaging) che a numerosi fattori inquinanti (stress ossidativo e da radicali liberi). Le rughe rappresentano i segni indelebili dell’invecchiamento, qualunque sia la loro eziologia e da molti anni si è cercato di risolverle ricorrendo per lo più ad interventi chirurgici che spesso mutavano i tratti del volto e ne inquinavano la naturalezza. I grandi passi in avanti della medicina estetica negli ultimi anni hanno permesso di rispondere alle richieste dei pazienti con molta precisione ed inoltre hanno ridotto la necessità di ricorrere al bisturi. Di conseguenza è possibile ottenere risultati apprezzabili e soddisfacenti ottenuti con invasività minima e mantenendo una naturale freschezza e giovinezza della pelle e del volto. La ricerca si è evoluta sia riguardo la sicurezza ed efficacia dei materiali utilizzati ma anche nel capire la specificità del prodotto per il singolo distretto facciale e corporeo a seconda delle esigenze dell’individuo e delle caratteristiche relative al problema da risolvere o migliorare. Il Botulino viene utilizzato per eliminare le rughe definite “dinamiche” cioè causate dai continui movimenti dei muscoli facciali e quindi dalle espressioni del viso (mioinvecchiamento). Le zone che vengono A colloquio con... dott. Andrea garelli Specialista in Chirurgia Plastica ricostruttiva ed Estetica Rispondiamo alle numerose richieste di informazioni su trattamenti di medicina estetica più utili a contrastare l’invecchiamento cutaneo trattate sono: il collo, la fronte, le “zampe di gallina”, le sopracciglia. L’effetto dura dai 4 ai 6 mesi. I Filler si utilizzano per aumentare i volumi oppure per riempire le rughe determinate da invecchiamento (rughe statiche e profonde) o correggere cicatrici pregresse. Possiamo scegliere tra filler temporanei con durata media di 5-6 mesi (acido ialuronico e collagene); permanenti (Lipofilling, silicone); semipermanenti con durata media di un anno (poliammide e polimetacri- Come combattere i segni... del tempo lato). Le zone che vengono trattate, iniettando il prodotto di elezione, sono: labbra, rughe nasogeniene, zigomi, guance, tempie. Inoltre i filler contribuiscono a migliorare l idratazione della pelle. La Biostimolazione/biorevitalizzazione si effettua iniettando vitamine di vario tipo, sali minerali, aminoacidi, acido ialuronico. Si utilizza con lo scopo di ottenere un viso luminoso e naturale stimolando il collagene e rigenerando così il tessuto ripristinando quegli elementi naturalmente perduti con l’età. Questo trattamento ha anche la caratteristica di far aumentare la concentrazione di acqua nelle zone trattate aumentandone visivamente il turgore e l’idratazione. Le zone di trattamento sono il viso, le mani, il collo e il decol- lette. Sono necessari due cicli di trattamento all’anno. Il laser utilizzato in medicina estetica è una tecnica che sfrutta impulsi di luce intensa e per questo più comunemente chiamato Fotoringiovanimento. Mira soprattutto a ripristinare i cambiamenti della pigmentazione cutanea causati dall’invecchiamento o dall’esposizione dannosa dei raggi UV, molto utilizzato anche nella correzione delle cicatrici e per eliminazione di tatuaggi. L’impulso luminoso emesso penetra nel derma senza dannneggiare le strutture sopra o sottostanti, riuscendo ad aumentare la quantità di collagene ed eliminando selettivamente le zone di pigmentazione anomala. Il numero e la durata delle sedute sono soggettive al problema e all’individuo, solitamente si effettua un trattamento ogni 2-4 settimane e i risultati ottenuti sono permanenti. E’ importante rivolgersi sempre a professionisti autorizzati e specializzati. dott. Andrea garelli Via del Mar giallo, 20 Ostia lido Tel. 06.56368500 e-mail: andreagarel@tiscali.it Litoralemaggio2010 41
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