Prodotti gastronomici del polesine - Istituto Alberghiero Cipriani Adria
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il cacciatore e la sua barca, dove lo stesso rimane in attesa <strong>del</strong>l’arrivo degli uccelli. In<br />
taluni casi, particolarmente in presenza di fondali con pochi centimetri di acqua, le canne<br />
possono non essere infisse nel fondo: in questo caso il sito viene allestito con il solo taglio<br />
di piccole quantità di canna (“chiaro”) per poter penetrare con la barca; le canne tagliate<br />
vengono poste intorno al natante per meglio mimetizzarlo. La “coeggia palco” è una<br />
struttura un po’ più sofisticata <strong>del</strong>la precedente, ed è<br />
normalmente ubicata nei laghi aperti. Si tratta di una struttura fissa costituita da un<br />
palchetto in legno <strong>del</strong>le dimensioni di circa mt. 1 x 2, sostenuto da pali in legno infissi nel<br />
fondo, e da una barriera di canne palustri che accerchiano e celano l’intera struttura, il<br />
cacciatore e la barca.<br />
Il “palco” ha la stessa struttura <strong>del</strong>la precedente con la sola differenza che non esiste<br />
nessuna barriera in canna palustre che possa celare il cacciatore.<br />
Oltre che da appostamento fisso, la caccia alle anatre viene praticata da appostamenti<br />
temporanei, costituiti da nascondigli tra la vegetazione o da imbarcazioni in secca. Tali<br />
postazioni possono mutare di giorno in giorno.<br />
All’interno <strong>del</strong>le valli private, strutturate in Aziende Faunistico Venatorie oggetto di<br />
concessione da parte <strong>del</strong>la Provincia, sono presenti centinaia di appostamenti fissi<br />
denominati “botti”. Trattasi di parallelepipedi in cemento, sprofondati nel fondale, con<br />
diametro di circa 1 metro, il cui bordo sporge di poche decine di cm dal pelo <strong>del</strong>l’acqua.<br />
Sono ubicate sia nel mezzo dei laghi, soprattutto per la caccia ai grandi branchi di<br />
fischioni, sia tra le barene e le canne. Ogni valle è dotata di una quindicina di queste<br />
postazioni, ognuna <strong>del</strong>le quali spesso “doppia” (botte e controbotte), ovvero in grado di<br />
ospitare due cacciatori contemporaneamente; non sono quasi mai, però, utilizzate tutte<br />
contemporaneamente, ma turnate a seconda <strong>del</strong> numero di cacciatori presenti, <strong>del</strong>la<br />
stagione <strong>del</strong>l’anno, e <strong>del</strong>le condizioni meteorologiche.<br />
Il ricco territorio <strong>del</strong>la provincia di Rovigo permette anche l’esercizio di altre forme di<br />
caccia, meno praticate ma non meno avvincenti.<br />
Tra queste spiccano quella da appostamento alla Pavoncella (detta Paonzìna),<br />
tipicamente praticata nei medicai, e recentemente anche quella da appostamento<br />
temporaneo al Colombaccio, specie in notevole incremento numerico, presente in inverno<br />
con branchi anche di 10.000 individui.<br />
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